Santoro: la carica dei centomila

Santoro ha fornito la prova che ci può essere un nuovo editore: i centomila cittadini che hanno risposto al suo appello finanziando “servizio pubblico” sono a tutti gli effetti gli editori e lo saranno finchè il programma corrisponderà alle loro aspettative.
Però quanto prima si dovrà affrontare la questione di strappare dalle grinfie dei partiti politici
La sola sede in cui si può parlare a milioni di persone di restituire
In linea di principio, per avere una democrazia effettiva, è obbligatorio impedire le concentrazioni di potere mediatico e la soluzione è solo quella che sia
Solo così i cittadini possono controllare un contrappeso alla televisione privata e se il “servizio pubblico” rappresenterà brillantemente i loro bisogni, farà sentire la loro voce, ci farà vedere il paese reale e ci darà le informazioni che contano, i centomila potranno diventare milioni e pagare il canone convinti di fare un affare.
Oggi la stragrande maggioranza degli italiani che pagano il canone obbligatoriamente vive questa cosa come una prepotenza, in quanto è una tassa a favore del potere dei partiti e di “servizio pubblico” non vi è proprio nulla.
Se non si otterrà una riforma del genere, sarà opportuno non pagare più il canone RAI, farla fallire e finanziare le iniziative di Santoro.
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