Salento: culla di braccianti, emigranti e prelati
Oltre che per il mare tratteggiato da sfumature azzurro - verde - blu, le costiere mozzafiato, i suggestivi panorami e tramonti, le doviziose e splendide bellezze artistiche, le temperature miti e leggere durante tutto l’anno, il senso di calda e spontanea ospitalità che vi sgorga, il Salento è storicamente e comunemente noto come area di eccellenza per ciò che riguarda la produzione di olio d’oliva, vino e tabacco.
Desidererei soffermarmi proprio sulle figure dei conterranei che, scelta ed intrapresa la strada della vocazione religiosa, sono riusciti ad emergere e, grazie alle loro qualità e al loro impegno, ad affermarsi ad altissimo livello. L’obiettivo delle mie osservazioni converge, in particolare, su un circoscritto ambito della provincia di Lecce, a me familiare, esattamente sui comuni confinanti di Tricase, Andrano e Spongano, rientranti nel sud Salento, verso il Capo di S.Maria di Leuca.
Attualmente, come si sa, il vivere quotidiano risulta letteralmente intessuto, in ogni campo, di sondaggi e di statistiche: pur tuttavia, forse, ai più non sono noti e possono, anzi, addirittura apparire desueti e irrilevanti, i dati e le notizie che sono andato a focalizzare e, attraverso i presenti appunti, passo ad esporre.
Sono, invece, originari di Andrano gli arcivescovi Mons. Luigi Rocco Accogli (da poco scomparso), già Nunzio Apostolico con accrediti in vari Stati e Mons. Bruno Musarò, rappresentante della Santa Sede in Guatemala.
Perciò, un piccolo fazzoletto di territorio ha generato, addirittura, un Principe della Chiesa e ben cinque alti prelati. Al che, mi sorge spontaneo di parafrasare ed adattare alla specificità della circostanza i versi con cui il profeta Michea, oltre duemila anni fa, accostò la realtà del villaggio di Betlemme, il più piccolo dei capoluoghi della Giudea, al più eccezionale evento della cristianità, cioè la venuta al mondo del figlio di Dio.
Quanto sopra, senza dire che dalla cittadina di Tricase, si raggiunge in un attimo il centro di Alessano, dove è nato un altro eccezionale esponente della Chiesa, spentosi una decina d’anni addietro e già fatto oggetto di profonda venerazione, Mons. Antonio Bello - per la gente, Don Tonino - preposto, in vita, anche lui alla Chiesa locale di Molfetta e, inoltre, Presidente del Movimento Pax Christi.
Mi piace concludere queste spigolature con la notazione che, all’eccezionale anzidetta “nidiata”, fanno corona, con ulteriore lustro per il Grande Salento, altri insigni Pastori della Chiesa originari di Lecce e dintorni: il Cardinale Salvatore De Giorni - Arcivescovo emerito di Palermo, Mons. Donato Negro - Arcivescovo di Otranto, Mons. Angelo Massafra – Arcivescovo di Scutari (Albania), Mons. Luigi Pezzuto - Arcivescovo, Nunzio Apostolico in S. Salvador e Belize, Mons. Fernando Filoni - Arcivescovo che ricopre il prestigioso incarico di Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, Mons. Vito De Grisantis - Vescovo di Ugento / S.Maria di Leuca, Mons. Marcello Semeraro - Vescovo di Albano Laziale.
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