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Russia: animali domestici accudiscono una bambina di 5 anni

Questa storia di degrado umano, di maltrattamenti, di indifferenza e di abbandono subiti da una bambina di cinque anni da parte del padre, dei nonni paterni e della mamma, che alcolizzata ha abbandonato la casa due anni fa, ha dell’assurdo.

Gli animali anche se maltrattati dall’uomo, sono più amorevoli e rispettosi verso tutti gli altri esseri viventi compreso l’essere umano.

Ma questa storia di degrado umano, di maltrattamenti, di indifferenza e di abbandono subiti da una bambina di cinque anni da parte del padre, dei nonni paterni e della mamma, che alcolizzata ha abbandonato la casa due anni fa, ha dell’assurdo.
 
In Russia e precisamente a Cita, in Siberia, la polizia, avvisata dai Servizi sociali per l’infanzia, sono entrati in una casa “topaia”, senza riscaldamento e senza acqua, aprendo la porta di una stanza e si è trovata di fronte una scena raccapricciante. Ha trovato una bambina piena di lerciume, macilenta, cresciuta allo stato selvatico, che li ha accolti abbaiando continuamente. A salvare questa bambina dalla morte certa sono stati proprio i “genitori adottivi”, i cani e i gatti, finiti in quella segreta per chi sa quale motivo.
 
Questa bambina, per cinque anni, non ha mai avuto contatti con il mondo esterno, i nonni paterni ed il padre, che, abitavano nella stessa casa, non hanno sentito mai il bisogno di dare un bacio o fare una carezza a questa meravigliosa creatura.
La Russia intera a questa notizia si è commossa perché in loro è ancora vivo il ricordo di un episodio accaduto circa un anno fa, dove una madre lasciò vivere un bambino, per sette anni, con alcuni volatili al punto che il bambino si esprimeva cinguettando.

In Russia questi casi, purtroppo, non sono isolati, tanto che, poco tempo fa, il Presidente Dmitrij Medvedev aveva chiesto alla Polizia e ai servizi sociali di intervenire per mettere fine alle violenze sui bambini, ammettendo che in Russia ci sono circa settecentosessantamila minori in condizioni socialmente degradate. 

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