• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Roma: malato di mente viveva chiuso in gabbia come animale

Roma: malato di mente viveva chiuso in gabbia come animale

C’è a chi viene diagnosticata una malattia mentale e chi, invece, resta immune da diagnosi ma più pericoloso di un pazzo.

Sì, perché se una qualsiasi sana mente umana riesce a chiudere un malato - indipendentemente dalla malattia - e prima ancora una persona in una gabbia, è davvero grave, oltre al suo atto anche la patologia dalla quale è affetta la sua mente.

L’aggravante in questa “pazza” storia arriva dal vincolo di sangue che dovrebbe garantire amore. Qui, invece, era garante di tortura. Un uomo di 30 anni è stato scoperto questa mattina, durante un intervento dagli agenti della polizia di Roma, chiuso in una sorta di gabbia dai suoi familiari, tenuto come un animale a causa dell'aggressività scatenata dai suoi problemi psichici.

Ironia della sorte il posto dove si trovava si chiama Terribile… proprio come la storia: l'uomo era recluso in una stanza chiusa a chiave dall'esterno con una cancellata di ferro e senza finestre. Viveva tra i suoi stessi escrementi. Nell'appartamento c'era sporcizia e cattivo odore, emanato soprattutto dalla “gabbia” nella quale era tenuto il giovane.

Nella stessa abitazione vivevano la madre, la zia, il fratello con la propria convivente e il figlio di 4 mesi. Gli agenti del commissariato di Porta Maggiore erano giunti nell'appartamento dopo una segnalazione per una lite familiare, tra il fratello del giovane 30/enne e la convivente. Il giovane con problemi psichici è stato portato dal 118 nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Giovanni. Il bimbo di 4 mesi e la madre di 22 anni sono stati affidati ai servizi sociali.

Gli agenti del commissariato di Porta Maggiore stanno valutando le responsabilità dei familiari del giovane in merito all'episodio.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares