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Roma è pronta per il Giubileo? E’ già scandalo

Chi abita a Roma lo sa: non si respira affatto “aria di Giubileo”. Spiego… Il prossimo 8 Dicembre, si inaugurerà il Giubileo voluto da Papa Francesco. La Capitale, per ovvie ragioni territoriali (è la Città in cui è incastonata la Città del Vaticano) è il palcoscenico del Giubileo. Fin qui, nulla di male. Non fosse per il fatto che, la Città di Roma, al di là dell’essere ormai tristemente nota a livello internazionale per gli scandali legati a ogni tipo di corruzione, situazione – e inchiesta in atto - denominata “Mafia Capitale”, non è affatto la Città perfetta per accogliere milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Roma, ormai da molti anni, è una città lasciata alla deriva. Lo sappiamo bene noi che ci abitiamo. Nessuna amministrazione, fra quelle che si sono succedute negli ultimi anni, ha preso in carico i tanti problemi di un territorio che dovrebbe essere il fiore all’occhiello, il biglietto di visita della nazione nei confronti dell’Estero e anche, delle altre regioni italiane.

Dal centro alle estreme periferie, il manto stradale è un pallido ricordo. Le buche sono voragini, dappertutto. I marciapiedi, quando esistenti, obbligano i pedoni a dribblare costantemente fra buche e radici di alberi che fuoriescono dappertutto.

Vogliamo parlare del servizio di trasporto pubblico? Non bastava la vergogna di dover chiedere in prestito gli autobus alle regioni del Nord: la notizia di stamane la dice lunga sullo stato comatoso della rete metropolitana capitolina. Crollano controsoffitti sulla sicurezza e l’incolumità delle persone. Si urla allo scandalo, ma sono 40 anni che la manutenzione di linee Metro e Bus, viene fatta alla bell’è meglio.

Tutto ciò che accade nella Capitale, quando si tratta di problemi nella manutenzione di qualsiasi struttura, viene lasciata fermentare fino all’assurdità di non metter mano a nulla. Un esempio per tutti: quest’estate, nel trafficatissimo Tunnel Giovanni XXIII, che collega la zona Nord di Roma al Centro, è capitato un incendio. Ovviamente, è stata subito bloccata la circolazione nel tratto aggredito dalle fiamme. Per lungo tempo, si è potuto transitare fino a un certo punto: a chi procedeva dal centro verso Nord, si chiedeva di uscire all’altezza di Via Cortina d’Ampezzo e inerpicarsi per le strade di Roma per giungere a destinazione. Malgrado si fosse nel periodo estivo, spesso le file erano enormi.

Poco tempo fa, il tratto di tunnel è stato riaperto alla circolazione. Mi è capitato di guidare su quel tratto, per scoprire – troppo tardi – che nel punto dove è avvenuto l’incendio, non sono state ripristinate le luci, i muri completamente anneriti non fanno altro che creare il buio più estremo. Entri in un tunnel e ti ritrovi con la possibilità di andare a sbattere contro un muro

A parte ciò, tornando al Giubileo, a mio parere è già scandalo. Di grandi lavori se ne registrano pochi, tranne alcune tracce per cui tutti ci chiediamo le ragioni. Ad esempio: perché il Sindaco Marino e la sua giunta, hanno deciso di togliere i sampietrini nell’area intorno alla Stazione Termini e in Via Nazionale? Non se ne comprende bene la ragione e oltre questo, la zona è fortemente limitata al traffico a causa dei lavori che, si dice, saranno Ultimati entro tre mesi, entro cioè l’inizio del Giubileo. Mi si consenta il dubbio che non riusciranno a completare un bel nulla entro quella data.

C’è anche da porsi un quesito: tolti i sampietrini, che notoriamente consentono il drenaggio dell’acqua, siamo davvero certi che la copertura di asfalto verrà fatta a regola d’arte?

Le somme per i lavori, 50mln di euro, presi direttamente dalla Cassa depositi e Prestiti che però, persino per gli addetti ai lavori, serviranno a poco e nulla. Insomma: è già scandalo.

La Presidente di Commissione Lavinia Mennuni, è sconcertata: pochissima programmazione dei lavori e persino, lavori inutili. Come nel caso delle “opere di rifacimento di carreggiate e marciapiedi del Lungotevere spesso non necessarie“ come ha recentemente dichiarato.

Lascia peraltro basiti il comportamento di Ignazio Marino, Sindaco latitante da tempo. Invece di stare in pianta stabile in riunione con gli assessori a programmare attentamente i lavori da svolgere entro una manciatina di tempo, se ne va negli USA a rincorrere Papa Francesco che, proprio oggi, ci ha tenuto a precisare che no, non è proprio stato lui a invitare Marino a Philadelphia.

Insomma, uno scandalo preannunciato, che non lascia presagire nulla di buono. Intanto, in attesa degli effetti catastrofici sulla città, che sono facilmente immaginabili in ragione del numero di pellegrini che giungeranno da ogni parte del pianeta, e che si troveranno immersi nel caos di una Capitale che ormai lo è solo sulla carta, vorremmo tutti avere un “piano B”. Che non arriverà. Come accade normalmente in un sistema paese che è giunto oltre l’ammissibile. Corruzione, incoerenza, nessuna gestione della cosa pubblica. Arrivederci Roma, in tutti i sensi…

(Foto: Jorge González/ Flickr)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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