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Rocca di Papa, Ivano e Casapound

Nella scoppiettante televisione in stile Telese e Parenzo, un duo comunicativo che non ha eguali al mondo e che pone inquietanti interrogativi sulla antropologia umana e culturale, è entrato di prepotenza IVANO. Tutti a sentire quello che ha detto Ivano, ovviamente non solo su La 7, ma anche sulle altre emittenti televisive nazionali.

Ma chi è questo IVANO ? Ivano è un omone, ovvero un signore dotato di stazza considerevole con una faccia tutto sommata bonaria; l'inviata di "IN ONDA " de La 7 , evidentemente di proporzioni in scala da 1 a 5, per intervistarlo si è presa sicuramente un torcicollo, dovendo puntare la testa verso l'alto, quasi al cielo. Poi dicono che fare il giornalista è una professione comoda. Ma andiamo con ordine.

A Rocca di Papa, cittadina della cintura romana, stanno arrivando i migranti sdoganati dalla nave Diciotti e presi in carico dalla Diocesi romana. Ad attenderli, l'un contro l'altro armate, due fazioni antagoniste tenute divise da un cordone di polizia per evitare lo scontro diretto, con conseguenze immaginabili. Da una parte i militanti di Casa Pound, notoriamente di estrema destra per non dire fascisti, che sensibilizzano la popolazione locale ad opporsi alla venuta dei migranti. Dall'altra formazioni di sinistra, dichiaratamente antifasciste, oltre alle organizzazioni che promuovono l'accoglienza senza se e senza ma, provenienti anche da zone limitrofe a Rocca di Papa. Megafoni in funzione, teoria di insulti come da copione, minacce di pestaggi, lancio di oggetti non identificati, insomma il solito corollario che contraddistingue il buon esercizio della democrazia, forse un tantino mal interpretato.

Tra i manifestanti pro accoglienza tout court e dichiaratamente antifascista, spicca appunto Ivano. Spicca per via proprio della sua ingente mole, alla quale risulta proporzionato il volume sonoro delle sue invettive, anche in assenza di megafono. Ed ecco come ha sbottato Ivano (sintesi) alla giornalista che lo intervistava" Noi antifascisti siamo qui per accogliere questi poveretti che, dopo la navigata e dieci ore di pullman devono pure godersi 'sta rottura di coglioni ", rivolta con gesto eloquente all'indirizzo della fazione avversa. 

Bene, forse non ci crederete, ma questa reprimenda esplicitata con linguaggio che rifugge dalla moderazione stilistica di stampo salottiero, nel giro di nano secondi ha fatto il giro del web, si dice che abbia ricevuto 500.000 clic di approvazione. Vero o no, una cosa è certa, abbiamo scovato un nuovo opinion maker che a breve riempirà le trasmissioni di informazione politica, alla Telese e Parenzo appunto.

 E così dopo il rustico filosofo e scrittore delle Alpi che risponde al nome di Corona, avvezzo ad esternare sbracciato di fronte al caminetto e con una brocca di vino e del buon formaggio a portata di mano, dopo il grande fotografo Oliviero Toscani, che ci intrattiene in acute riflessioni sui disastri che sta combinando questa maggioranza di governo dopo lo splendore di chi li ha preceduti, dopo il vignettista Vauro che incarna l'essenza del marxismo in salsa casereccia, abbiamo trovato un nuovo personaggio da ospitare nelle televisioni, per apprezzarne gli spunti di riflessione.

Qualcuno dirà "sempre meglio di quei rottami politici, impresentabili e più o meno ristrutturati, che ci vengono propinanti tra uno spot pubblicitario e l'altro".

Come non dargli ragione.

 

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