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Rivoluzione dei Gelsomini: le famiglie delle vittime chiedono giustizia

Venerdì 11 aprile il Tribunale Militare di Tunisi ha dichiarato i responsabili de vecchio regime di Zine el-Abidine Ben Ali colpevoli di “omicidio involontario”, in merito agli eventi che hanno provocato 338 morti e 2174 feriti durante la cosiddetta Rivoluzione dei Gelsomini.

Oggi i familiari delle vittime si sono mobilitati in protesta nella capitale tunisina per contestare la sentenza che ha coinvolto i volti più noti dell'ex regime: Ali Seriati, ex generale, Rafik Haj Kacem, ex ministrod ell'Interno, Jalel Boudriga, capo delle truppe speciali, Adel Touiri, ex direttore generale della Sicurezza Nazionale e Lotfi Zouaoui, ex direttore generale della Sicurezza Pubblica.

L'accusa iniziale, nel 2011, era stata quella di “omicidio premeditato”, e lo slittamento dell'accusa a “omicidio involontario” ha riempito d'indignazione tutto il popolo tunisino. Questa scelta da parte del Tribunale Militare, inoltre, fa rimbalzare contro il muro le domande e gli interrogativi sulle effettive responsabilità dei colpevoli delle centinaia di vittime, di cui ben il 66% è stato colpito dalle pallottole.

Ed è proprio per avere delle risposte concrete che oggi i familiari dei martiri della Rivoluzione dei Gelsomini hanno manifestato a Tunisi chiedendo giustizia direttamente all'Assmblea Nazionale Costituente.

 

Foto: Wikipeidia

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