• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Rischiare gli affetti per un’idea

Rischiare gli affetti per un’idea

Non pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera (Matteo, 10, 34-36)

Quante volte leggendo il Vangelo mi sono chiesta cosa mai volessero dire queste parole, come mai il simbolo del bene, Gesù Cristo, che aveva amato tanto gli uomini da morire per loro, avesse potuto dire cose tanto crudeli, addirittura sconcertanti.

Quante volte...

E ora eccomi in una situazione che di colpo svela il senso profondo delle parole di Gesù, che mostra quanto non siano metaforiche ma reali, ma concrete, ma contemporanee. E alla fine ancora mi si conferma la potenza del Vangelo, sia che venga letto come messaggio umano che soprattutto come messaggio divino.

Venendo al dunque, da qualche tempo insieme ad alcuni amici ho promosso una petizione contro dei cartelli xenofobi e francamente sgradevoli nella forma oltre che nel contenuto posti alle vie d'accesso alla città di Varallo Sesia, dove io lavoro.

Il sindaco è l'onorevole Buonanno, ormai noto per alcune sue uscite inerenti la padania e il grana padano e l'uso dei lanciafiamme contro i comunisti della CGIL e la scuola. Questo sindaco, onorevole leghista, ha una notevole influenza nella valle che controlla pienamente, a cominciare dagli organi di stampa. La gente ha paura a firmare la petizione perché teme ritorsioni, che puntualmente avvengono: chi scrive è prova di questo.

Il discorso fatto sinora è premessa necessaria per capire il mio stato d'animo.

Io invito a firmare quanti più posso, invito soprattutto gli amici e più sono stretti più vorrei condividessero questa mia lotta.

Però poi avviene che qualcuno non firma. Avviene che non so se dire a qualcun altro di firmare perché, avendo timore, mi direbbe di no.

Se dico a qualcuno di firmare e non lo fa, se taccio di fronte a un altro, scatta qualcosa di brutto fra noi, qualcosa che ci divide. Allora mi dico: “Non chiedo a nessuno così non litigo, così non sento disistima, così non rovino l'amicizia”. Ma nel momento in cui decido di tacere ecco nella testa il passo del Vangelo, in tutta la sua luminosa chiarezza psicologica e spirituale. E quindi ho deciso che se per un'idea, per una battaglia ci si deve dividere pazienza: così sia. Ma che dolore, che titubanza, che sollievo quando l'amico firma, o ti precede e ti affianca nella battaglia. E che dispiacere se l'altro si defila, se ti guarda come se tu gli portassi solo fastidi, come se tu ti sentissi chissà chi, come se tu volessi imporgli qualcosa, come se già si dolesse di deluderti, ma non potesse farne a meno...

Eppure nonostante tutto, se anche Gesù è venuto per dividere su certe cose addirittura le famiglie, noi dobbiamo correre il rischio di qualche screzio fra amici.

Intanto ecco il link alla petizione e, giacché non vi conosco, ve la propongo con molta determinazione:

http://www.firmiamo.it/rimozione-dei-segnali-di-intolleranza-a-varallo-sesia

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.167) 30 dicembre 2011 11:56

    Nel momento in cui fa qualcosa, si toccano sempre gli interessi di qualcuno, inevitabilmente. Ma se si crede fermamente che una cosa vada fatta, soprattutto se è l’applicazione di un sistema di valori nel quale si crede, si va avanti e si accettano critiche, polemiche e divisioni. Non è possibile essere d’accordo con tutti poiché ciò finirebbe per azzerare qualunque idea a un muto conformismo.

    Fabio Musati
  • Di (---.---.---.22) 30 dicembre 2011 19:39

    Vi sono dei Valori e dei Principi che sono alla base della convivenza civile e che sono inderogabili ancor più per un Cristiano. Coraggio, non abbiate paura, facciamo soffiare, sempre più forte, il vento del Cambiamento! 
     Luciano Gualdi

    • Di (---.---.---.238) 5 gennaio 2012 19:40

      A Lei , perche’ scelto da alcuni cittadini , dedico alcune MASSIME definite forse antiche (credo siano di DEMOCRITO)
      "Non per paura, ma per dovere astieniti dalle colpe"
      "Bello ostacolare chi commette ingiustizia ; se no , non associarsi a chi commette ingiustizia"
      "Ricchezza di pensieri, non erudizione , occorre coltivare" anche perche’ "Molti eruditi non posseggono intelligenza"

      Alla Prof.ssa Pantè invece porgo la mia piu’ forte e sincera solidarietà. E’ vero si rischiano sempre molti affetti quando si decide di portare avanti delle scelte importanti come questa.
      perchè "molti, pur non apprendendo cosa sia ragione, vivono secondo ragione"
      Carla Boccone

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares