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 Home page > Tempo Libero > Moda e tendenze > Riciclare è bello anche in tempo di crisi

Riciclare è bello anche in tempo di crisi

E’ vero ormai che da un pò di tempo siamo in crisi in svariati settori produttivi e per quanto riguarda i consumi di beni considerati superflui. Ma una cosa agli italiani non bisogna certo toglierla, la voglia di festeggiare, vuoi nel settore sportivo, così come per normali ricorrenze quali compleanni, matrimoni e, perché no, anche onomastici. In genere al festeggiato è d’obbligo, e di buon augurio, portare un regalo per ricordare piacevolmente la ricorrenza. Ma se la festa finisce e ne rimarrà un lieto ricordo, magari con un video girato da amici e qualche foto da rivedere tutti insieme, dopo i festeggiamenti rimangono i regali. In genere la maggior parte graditi ed apprezzati, alcuni inutili e superflui. Cosa fare allora di pensieri che magari sono doppi o tripli perché già posseduti, o peggio ancora di oggetti che non ci piacciono o non stanno bene nell’arredamento della nostra casa? 

Niente paura. Nell’era di internet e siti come eBay, tutto quello che è confezionato e spesso inutilizzato può diventare un affare quasi piacevole. Si sa che fare un regalo ad un amico o amica può essere bello, quasi come farlo a se stessi, ma riciclarlo in certi casi può essere anche meglio. Il dopo festa si da quindi appuntamento su internet con una serie di offerte speciali inserite dallo stesso utente, come privato cittadino.

Si stima che sulla rete sono presenti attualmente più di 8.000 annunci pubblicati. Nel precedente Natale circa il 44% dei regali ricevuti è già stato rivenduto on line portando un giro di affari di circa 790 milioni di euro. Si pensa che in quest’anno la cifra potrebbe essere di certo superiore. Una miriade quindi di piccoli o grandi oggetti vengono acquistati sulla rete, sperando anche che parenti ed amici di riferimento, non siano assidui frequentatori di vendite o acquisti on line, riconoscendo, non senza rammarico, il loro dono rivenduto.

Ma esiste anche un altro modo più pratico e meno visibile per sbarazzarsi di oggetti che non sono di nostro gradimento. Attualmente in tutta Italia ci sono i mercatini della domenica, ma anche in svariati giorni della settimana dove è possibile recarsi e vendere direttamente o acquistare gli oggetti. Si va dal bene riciclato, quello che in precedenza ci è stato regalato, agli oggetti nuovi o quasi nuovi di cui vogliamo sbarazzarci o che non ci piace più avere in casa. Ci sono in mostra suppellettili di un certo tipo, oggetti da collezione, lampade da tavolo, mobili antichi e magari anche bambole appartenute magari a parenti di una o due generazioni fa.

Ma proprio riguardo alla crescita del fenomeno del riciclo o dell’acquisto di oggetti nei mercati, ci viene spontaneo fare una considerazione ormai evidente agli occhi di tutti: il mercato del dono prende così piede ormai in tutto il mondo, proprio in proporzione all’impoverimento generale delle famiglie e dei singoli individui. Si genera quindi lo stato di necessità, che ci fa passare sopra anche al senso di colpa che si ha pensando di vendere una cosa che magari ci è stata regala con il cuore. Quindi si può tranquillamente parlare di crisi riciclabile. Ma metterci sempre il cuore, anche quando decidiamo di vendere un oggetto che è stato a noi regalato può e deve essere visto anche in senso positivo. Se noi ci disfiamo di un oggetto che non ci piace, ma nello stesso tempo chi lo acquista al posto nostro ne crea utilità se non piacere nell’acquistarlo, perché non sentirsi felici di aver fatto una cosa positiva, quasi alla pari di una buona azione? La crisi quindi c’è ma qualche volta genera anche pensieri e risvolti positivi. 

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