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 Home page > Tempo Libero > Incredibile ma vero! > Richard Benson ancora in circolazione

Richard Benson ancora in circolazione

Il re del trash romano nella musica underground ancora dà spettacolo: il 16 giugno il nuovo album "L'inferno dei vivi".

Malandato di salute, claudicante, barcollante sui palchi e confuso quando suona: ma combattivo come sempre! Recentemente sposatosi con la mitica Ester, il metallaro fanfarone, autodichiaratosi ingaggiato per il prossimo film di 007, nonché tra l'altro stretto conoscente di Obama come di Marilyn Manson, famoso per storie come quella del Cristo Canaro nonché per l'odio per il cantante Pappalardo, era ormai dai più dato per spacciato.

Le ultime, rare, esibizioni pubbliche, lo avevano visto affaticato nello scontro permanente con il pubblico a suon di urla, insulti e lancio di oggetti (polli in modo particolare), per cui da tempo non sale più su un palco senza una rete protettiva; per non dire delle performances musicali sempre più rare e il diradarsi anche delle apparizioni televisive. Gli ammiratori però non mancano, soprattutto a Roma e dintorni, al punto che la polizia è più volte intervenuta (veramente!) per disperdere gli assembramenti di persone rimaste fuori dalle sale che avevano ormai esaurito i posti per poterle accogliere: non tanto attirate dalle doti musicali (indubbiamente presenti, almeno finché la salute reggeva), quanto dal personaggio in sé.

Lo stesso suo nome inglese è messo in dubbio dai fan, che ritengono una traduzione da un più veritiero italiano Riccardo Benzoni, a cui l'artista risponde con ira e mettendo disperatamente in circolazione fotocopie degli orginali documenti d'identità col nome anglofono. Come può vedersi, però, il vocione tonante non ha mai ceduto.

Ebbene, per rispondere ai fan, che già lo vorrebbero in tomba e sepolto, Richard trova ancora la grinta di pubblicare un nuovo album, "L''inferno dei vivi", questo con una vera casa discografica. Ecco il singolo già diffuso: gli acquirenti certo non mancheranno e aiuteranno a far quadrare i magri conti dell'artista.

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