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Regeni: l’Egitto vuole dare lezioni all’Italia su come "fare" giustizia sull’omicidio

Non è bastato che gli affari tra Italia ed Egitto siano triplicati, ad esempio nel mercato delle armi, che si sia stretto un patto strategico sul gas, con l'eastmed, no.

Adesso l'Egitto vuole dare lezioni all'Italia su come fare le indagini e gestire la giustizia sull'omicidio di Giulio. Come è noto si è svolto l'ennesimo incontro tra le procure. Interessante notare però cosa è stato sottolineato da parte egiziana. Il Consigliere Hamada Al-Sawy,Procuratore della Repubblica, come riporta la stampa egiziana "ha sottolineato l'unità di intenti tra la parte egiziana e quella italiana nonostante i diversi sistemi legali tra di loro, poiché l'obiettivo delle autorità investigative in tutti i paesi del mondo - nonostante le loro differenze nei sistemi legali - è raggiungere la verità" , Ha affermato che "la “Pubblica Accusa egiziana” si è occupata in totale trasparenza di questo fascicolo, non essendoci procedure o fatti da nascondere, e non adotta un punto di vista preciso per difenderlo. Ha affermato che è tempo che le squadre investigative egiziane e italiane si incontrino e condividano le loro esperienze e idee per raggiungere la verità in questo caso, e che lo scopo degli incontri e delle riunioni tenutesi tra di loro non dovrebbe essere semplicemente quello di difendere diversi punti di vista, sottolineando la necessità che tutti si occupino del fascicolo del caso come giudici che presentano ciò che hanno acquisito e quali informazioni hanno raggiunto. Quindi le due parti valutano la situazione insieme, confermando la fiducia reciproca e il rispetto di ciascuna squadra per le regole, le legislazioni e le leggi della controparte, e ciò su cui le due parti potrebbero non essere d'accordo non è una questione di controversia, ma piuttosto un impegno da parte di ciascuna parte di tutelare le disposizioni dei propri sistemi legali". Quindi l'Egitto dà lezioni all'Italia su come si devono fare le indagini, su come ci si deve comportare, su come fare giustizia. Mica male. D'altronde il regime egiziano che ha ucciso Giulio come potrebbe condannare se stesso? Vi immaginate il Tribunale speciale per la difesa dello Stato del regime fascista processare i gerarchi fascisti? Impossibile. Monterebbero su una grande farsa. Intanto giungono voci dai media arabi che l'Italia valuterebbe il ricorso all'Interpol. Una delle ultime armi rimaste a disposizione sul fronte investigativo.

mb

Commenti all'articolo

  • Di Truman Burbank (---.---.---.5) 3 novembre 2020 12:16
    Truman Burbank

    Ma se sai già tutto, come si deduce dalla tua frase "il regime egiziano che ha ucciso Giulio come potrebbe condannare se stesso?" dovresti solo sollecitare il governo italiano a interrompere ogni rapporto con l’Egitto.

    Se invece qualche dubbio lo hai, ecco coordinare Italia e Egitto per andare a sollecitare Londra, che ha mandato Regeni al macello e non ha mai risposto ad alcuna domanda, potrebbe essere un’idea interessante. Ecco, mettiamola in altre parole, anche supponendo "il regime egiziano bla bla …" scoprire chi aveva inviato Regeni e perché, a fare cosa, con quali strumenti, quali scambi ci sono stati con la Gran Bretagna, sarebbe molto interessante. Chi vuole capire deve sempre ricostruire gli avvenimenti. Poi in base alle carte che la Gran Bretagna non dovrebbe avere problemi a fornire, si potrebbe capire dov’era Regeni e che faceva.

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