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 Home page > Tribuna Libera > Quello che non ho... (le parole sono pietre o un imbroglio?)

Quello che non ho... (le parole sono pietre o un imbroglio?)

Approfitto della trasmissione su La7 di Fazio e Saviano, che giustamente vuole ridefinire il senso delle parole abusato e stravolto dalle convenienze di chi è al potere, per aggiungerne qualcuna anche io.

- Equità: termine apparentemente inequivocabile, che sta a significare decisioni bilanciate equamente, sbeffeggiato dal premier Monti che lo usa per definire la sua politica totalmente orientata a colpire i redditi delle classi subalterne, mentre si lasciano intatti gli indecenti stipendi dei parlamentari, il finanziamento pubblico ai partiti, le auto blu, gli sprechi di denaro pubblico per acquisto bombardieri, missioni militari all’estero, TAV, province, enti inutili, finanziamenti 8 e 5 per mille, pensioni d’oro, e via elencando.

- Cristiano: il capo della CEI, cardinale Bagnasco, massimo esponente della gerarchia cattolica in Italia, ha svolto per molti anni la funzione di cappellano militare nell’esercito italiano, fino alla pensione che riscuote dallo Stato italiano con il grado di generale.

Alle parole cristiano dovrebbe essere obbligatorio associare i dogmi fondanti la religione cristiana, primo tra tutti il “non uccidere”, e appare assurdo vedere il capoccia dei vescovi italiani aver benedetto per tutta la vita la massima struttura programmata per uccidere, l’esercito, mentre si difende a spada tratta la vita di feti surgelati e si complotta contro la legge sull’aborto e contro la contraccezione.

Come si vede il termine “cristiano” viene usato a sproposito e la maggior parte delle persone che si definiscono “cristiane” non si comporta come tale a cominciare dalla massiccia partecipazione di “cristiani” a progettare, produrre e usare armi infischiandosene del “non uccidere”.

- Antipolitica: termine cinicamente usato per arginare l’unico movimento in Italia che vuole restituire alla politica dignità e credibilità, facendo proposte serissime ed inedite, con regole capaci di garantire il costante rinnovamento della classe dirigente (le due legislature come tempo massimo della vita politica), l’essere incensurati (cosa che si richiede normalmente anche per fare il bidello), l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria, la fine della spartizione della RAI fra i partiti politici.

Chi parla di antipolitica teme solo di perdere privilegi e potere. L’attuale politica è in mano ad oligarchie finanziarie, industriali, mediatiche, ecclesiastiche, massoniche, mafiose, legate ad una casta di politici a vita, che ci hanno portato in questa crisi senza via d’uscita.

L’antipolitica sono loro poiché hanno trasformato la democrazia in oligarchia, e il “popolo sovrano” non conta nulla.

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.171) 16 maggio 2012 14:51

    Concordo in pieno con l’iniziativa e con i tre esempi proposti.

    E’ da tanto tempo che mi domando perchè mai dobbiamo subire certe violenze linguistiche.

    Perchè se timbro su un biglietto la data di utilizzo devo accettare che mi si dica che lo ho "obliterato", cioè cancellato?
    Perchè chi compra lavoro deve essere chiamato "datore" di lavoro invece che "prenditore"?
    Perchè mai una tangente o un pizzo possono essere chiamati "dazioni" come ogni legittimo versamento?
    Perchè il ns ministero della guerra (che compera i cacciabombardieri e manda i soldati in paesi che non ci hanno attaccato ne’ pensano di farlo) si può chiamare "ministero della difesa" ?
    Perchè se i matti girano per strada abbandonati a se stessi si dice che è colpa della legge Basaglia e non che è colpa della mancanza dei centri Basaglia?
    Perchè si parla di uscita dall’euro di paesi che invece soffrono che non possono più uscirne (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo...) mentre non si parla di uscita dall’euro della Germania che è forse l’unico paese che potrebbe uscirne e tornare al suo marco?
    Perchè si dice che il governo Monti non è stato eletto dal popolo italiano se la "democrazia" italiana è di tipo rappresentativo e quindi i governi non vengono mai eletti dal popolo ma dal parlamento?
    Perchè in Italia le scuole private si possono chiamare "parificate" e così eludere la costituzione che ne proibisce il finanziamento?
    Perchè in Italia si possono costituire delle società con soldi pubblici e chiamarle "private" come se fossero costituite da privati cittadini ed eludere così il controllo sulla spesa pubblica?
    Perchè quando i partiti non riescono ad accordarsi su una spartizione di poltrone si dice che c’è un "problema politico" invece che un "disaccordo partitico"?
    Perchè i partiti italiani si sono potuti legiferare un finanziamento a carico dello stato e chiamarlo "rimborso elettorale" se non ha alcun rapporto con le spese elettorali?
    Perchè in Italia si può presentare una legge che annulla i processi in corso e chiamarla "processo breve"?
    Perchè i governanti italiani possono usare espressioni inglesi tipo "spending review" per non dire invece chiaramente in italiano quel che vogliono fare (rivedere la spesa)?

    Ripeto: gran bella iniziativa, forse varrebbe la pena di istituire in Agoravox una rubrica apposita, in cui gli affezionati possano dire la loro contro questa neo-lingua orwelliana (cioè: prevista da Orwell nel suo libro "1984").

    Geri Steve

  • Di (---.---.---.135) 16 maggio 2012 18:58

    Il mio contributo sono tra parole : " Si vabbè però" queste costituiscono la vera e unica norma generalmente osservata e che abroga qualsiasi altra norma, sia giuridica che religiosa, consuetudinaria, di morale o di comportamento. Es. "Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge... Si vabbè però...; "Non rubare"... Si vabbè però..; La Repubblica incoraGGIA E TUtela il risparmio....." si vabbè però...,

    Visto? l’unica norma effettivamente vigente è semplice: solo tra parole.
    Con amarezza. Emanuele Triggiani
  • Di (---.---.---.52) 17 maggio 2012 17:43

    bravissimo Steve Geri, in particolare l’osservazione sul ministero della difesa 

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