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Provinciali Sardegna 2010: crollo verticale del PdL, PD primo partito

Provinciali Sardegna 2010: crollo verticale del PdL, PD primo partito

Si sono profilati nelle ultime ore i risultati elettorali delle Amministrative 2010 in Sardegna, dove si è votato per il rinnovo delle 8 province e di 176 comuni.
 
Il dato più sconfortante è l’affluenza alle urne, calata del 12% rispetto a cinque anni fa, testimonianza (come si è già detto tantissime volte quest’anno) di un rifiuto generale verso la politica, ormai disinteressata alla crisi e ai problemi del Paese.
 
Per quanto riguarda i dati ufficiali segnaliamo la vittoria del centrosinistra in 3 province: Carbonia-Iglesias con Salvatore Cherchi (PD), Medio-Campidano con Fulvio Tocco (PD) e la grossa provincia di Sassari, con Alessandra Giudici In Fogu (PD).
 
Il centrodestra vince invece in due provincie: Olbia-Tempio con Fedele Sanciu (PdL), strappando la provincia al centro-sinistra, e Oristano, con la vittoria schiacciante di Massimiliano De Seneen (PdL), ma qui il risultato era già ben atteso.
 
Per quanto riguarda i comuni, segnaliamo soltanto la vittoria del PdL con Mauro Contini a Quartu Sant’Elena, terza città della Sardegna. La precedente giunta era di centro-sinistra, e negli anni si sono sempre alternate le due coalizioni.
 
Per quanto riguarda i ballottaggi, si profila una vittoria del candidato di centro-destra Giuseppe Farris in provincia di Cagliari, dove ha già una forbice di vantaggio del 13% sul presidente uscente Graziano Milia. Si prevede invece una vittoria netta del centro-sinistra in provincia di Nuoro, nonostante ieri abbiamo vinto il candidato di centro-destra Luigi Crisponi. Il centro-sinistra ha infatti presentato due candidati, ed i voti di Efisio Arbau confluiranno probabilmente su Roberto Deriu (PD).
 
Unica provincia in dubbio, quella dell’Ogliastra, in cui i candidati sono molto vicini e si prevede una lotta all’ultimo voto.
 
Per quanto riguarda l’analisi dei risultati, sembra più che evidente che i risultati hanno seguito la tradizione dell’elettorato (a Oristano e Olbia-Tempio è storicamente forte la destra, mentre a Nuoro, Sassari e Carbonia la sinistra).
 
Piuttosto dai risultati è evidente come il PD sia il primo partito dell’Isola, capovolgendo la disastrosa situazione delle elezioni regionali dello scorso anno. In particolare, nonostante il partito si attesti attorno al 20% (sembra un crollo generale del bipolarismo), è risultato vincitore nelle città più inaspettate, tra cui Oristano e Cagliari (ed in quasi tutte le province, tranne Olbia e Ogliastra, in quest’ultima quasi pari con il PdL). Anche tra i comuni, il PD è prevalentemente ovunque il primo partito, staccando di quasi il doppio, in molti casi, il Popolo delle Libertà.
 
Curioso invece che il partito di Silvio Berlusconi, che l’anno scorso era molto forte nell’isola, abbia perso circa il 20%, superato in molti comuni e provincie da UDC, Partito Sardo D’Azione e Riformatori.
 
In provincia di Cagliari il PdL non ha raggiunto il 16% (il PD quasi il 20%), un po’ meglio in provincia di Sassari e Oristano (2-3 punti sotto il PD). 
 
Per quanto riguarda gli altri partiti, buon risultato di Italia dei Valori (circa 6-7%) e Sinistra Ecologia e Libertà (circa 4-5%). Ottimo risultato dell’UDC (tra il 7 e il 9%), nonché come detto del PSD’Az e dei Riformatori, realtà locali.
 
I partiti più grossi facciano un esame di coscienza e la smettano di interessarsi solo alle poltrone e poco ai veri problemi del Paese.
 

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