• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Processo TAV: 26 condanne ma lo scherzo continua

Processo TAV: 26 condanne ma lo scherzo continua

Dovevano costruire 79 km di tratta ad alta velocità fra Bologna e Firenze, di cui 73 in galleria e finire i lavori entro il 2003 al costo di 5810 miliardi di lire.

Oggi, a marzo 2009 a quasi 13 anni dall’inizio dei cantieri, l’opera, altamente pericolosa in quanto costituita da 73 km di gallerie monotubo prive della tunnel parallelo di soccorso, è già costata 4,8 miliardi di euro e non è ancora stata terminata.

In compenso i lavori, eseguiti dal consorzio Cavet nel quale Impregilo ha fatto la parte del leone, hanno determinato danni ambientali stimati in 750 milioni di euro, conseguenti al disseccamento o impoverimento di 81 corsi d’acqua, 37 sorgenti, una trentina di pozzi e 5 acquedotti, comportando la perdita di 100 miliardi di litri d’acqua. Oltre all’inquinamento di vaste parti di territorio a causa del deposito delle terre di scavo contaminate dagli idrocarburi.

Ieri dopo 5 anni il processo a carico di Cavet si è concluso con 27 condanne, da 3 a 5 mesi, e 150 milioni di euro di risarcimento, per il solo reato di smaltimento illecito di rifiuti. Mentre il consorzio Cavet è stato assolto da tutte le accuse legate ai danni determinati alle falde acquifere ed ai torrenti, con uno di quei colpi di spugna a cui la magistratura italiana ci ha ormai abituato.

Per comprendere la reale dimensione della sentenza “farsa” è sufficiente osservare la reazione degli avvocati della difesa che si sono detti certi del fatto che nei prossimi gradi di giudizio neppure l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti reggerà, lasciando in questo modo Cavet totalmente impunita, dopo avere inquinato pesantemente i terreni e distrutto gli equilibri idrogeologici di un territorio montano di rara bellezza.



Nei prossimi anni invece toccherà a Firenze, il cui sottoattraversamento comporterà lo scavo di 2 tunnel della lunghezza di 8 km ciascuno, perpendicolari alla linea di flusso della falda freatica e la costruzione di una stazione sotterranea ubicata sotto il letto del torrente Mugnone. Scavi che metteranno a rischio di cedimento almeno 170 edifici, fra cui perfino la Fortezza da Basso.

Solo con allarme, alla luce anche di quanto accaduto oggi a Colonia, dove i lavori di scavo di una nuova linea del metrò hanno provocato il crollo del palazzo dell’archivio, travolgendo un numero ancora imprecisato di persone, si può guardare a questa nuova parte del progetto, tanto più delicata dal momento che riguarderà una città dagli equilibri estremamente fragili.
 
Non resta che domandarsi se alle stesse imprese che hanno distrutto il Mugello verrà permesso anche di devastare Firenze, ma purtroppo si tratta solo di una domanda retorica di cui sappiamo già la risposta.

Commenti all'articolo

  • Di Giorgio Floris (---.---.---.103) 4 marzo 2009 14:49

    "... con uno di quei colpi di spugna a cui la magistratura italiana ci ha ormai abituato..."
    Potresti essere un po’ meno generico? Giusto per non sembrare un cazzaro da bar.
    Non pensi che per commentare una causa complessa come questa bisognerebbe almeno leggere le relazioni tecniche dei periti? O credi che il giudice abbia valutato personalmente i dettagli tecnici?
    Non pensi che in appello la sentenza potrebbe essere ribaltata contro la Cavet, come è successo per il crollo della scuola San Giuliano (mi pare)?

    • Di Primetta (---.---.---.202) 4 marzo 2009 17:28

      Evidentemente è sempre più facile chiacchierarre che fare informazione.

    • Di maurizio carena (---.---.---.230) 4 marzo 2009 19:22
      maurizio carena

       solo gli ignoranti non sanno che la magistratura italiana e’ specializzata in colpi di spugna.
       invece di dare del "cazzaro" a chi scrive begli articoli, perche’ non ti informi sulle assoluzioni ad Andreotti assolto (in primo grado), sui vertici assassini di Porto Marghera tutti assolti, sui vertici di mediobanca, sull’omicidio Notarbartolo, sul giudice carnevale, eccetera eccetera, gli esempi sarebbero milioni.
       complimenti, invece, all’autore del pezzo, nella speranza che questa classe dirigente criminale delle "grandi opere" finisca un giorno in "grandi galere".
       m.c.


    • Di Giorgio Floris (---.---.---.103) 4 marzo 2009 21:58

      Alè...giusto per non generalizzare...
       Ovviamente hai letto gli atti di tutti i processi che hai citato ed hai rilevato scandalose interpretazioni,omissioni e chissà che altro, commessi dai magistrati, e le potrai almeno elencare...
      Certamente si può escludere che gli avvocati degli imputati che hai citato, che "forse" sono stati pagati profumatamente per lavorare a tempo pieno su quei casi e "forse" dispongono di collaboratori e mezzi economici adeguati, abbiano combattuto ad armi impari contro un PM che deve trattare 1500 fascicoli l’anno e che può dedicare in media 20 ore ciscuno,lavorando anche durante le ferie.
      Giusto?
      Poi,ovviamente, è colpa dei magistrati se devono applicare delle leggi e delle procedure fatte apposta per allungare i processi, favorire la prescrizione, e proteggere i colletti bianchi.
      Hai ragione, mi ero sbagliato.

    • Di Marco Cedolin (---.---.---.154) 5 marzo 2009 15:51
      Marco Cedolin

      Gentile Floris,
      probabilmente se nel suo commento avesse portato qualche argomento concreto e lo avesse fatto con educazione, le avrei risposto che aveva equivocato il senso delle mie parole, vedendo in esse un attacco frontale verso i giudici tutti, mentre erano rivolte contro l’intero sistema giudiziario italiano.

      Per quanto la cosa possa lasciarla basito, ho avuto occasione non soltanto di leggere una parte delle relazioni tecniche cui lei allude, ma anche di vedere in loco i meravigliosi effetti della "cura Cavet" e le assicuro che si tratta in entrambi i casi di esperienze illuminanti.
      Non ho citato le "motivazioni" in virtù delle quali Cavet è stata assolta, solamente per non infierire sul penoso stato in cui versa la giustizia italiana. Dal momento che Repubblica citava "il giudice ha ritenuto invece che questi gravissimi danni siano stati causati da negligenza o imperizia, cioè siano colposi e il codice penale non prevede il reato di danneggiamento colposo. Da questa accusa perciò tutti gli imputati sono stati assolti". Nonchè come molti dei reati siano caduti in prescrizione durante il processo e la legge Galli del 99 abbia depenalizzato l’illecito impossessamento di acque pubbliche per usi industriali.

      Vorrei altresì precisare che se la Redazione fosse interveuta per sanzionare qualcuno, avrebbe dovuto iniziare da lei che si è permesso di tacciare come "cazzaro da bar" l’autore di un articolo, dando esempio di estrema raffinatezza e bon ton. Così come tengo a sottolineare che questa mia replica è da imputarsi unicamente al rispetto che porto alla Redazione stessa, dal momento che non amo interloquire con i maleducati, essendo generalmente in faccende più serie impegnato.

      Un saluto
      Marco Cedolin

    • Di (---.---.---.103) 5 marzo 2009 18:08

      Egregio Cedolin,
      nei miei commenti ho affrontato solo l’argomento del suo attacco alla magistratura mettendo in evidenza come fosse gratuito nel contesto del resto del suo articolo, e l’ho fatto con toni proporzionati ai suoi che si permettere di gettare gratuitamente delle ombre sul lavoro tutti i magistrati (parla dei colpi di spugna della magistratura, non di qualche magistrato) senza giustificare nel merito la sua critica nei confronti dei magistrati che si sono occupati del caso in questione nè quella estesa a tutta la loro categoria.

      Secondo lei tutti i magistrati che fanno onestamente il proprio lavoro non dovrebbero sentirsi offesi dalle sue basse e gratuite insinuazioni?

      Chi vuole criticare il sistema giudiziario italiano, come lei dice, non ha bisogno di paventare presunti e presuntamente frequenti colpi di spugna della magistratura, può facilmente parlare delle storture gradualmente introdotte nella procedura penale dai nostri governanti, quelli che hanno fatto le porcate e quelli che non le hanno abrogate, per essere chiari.

      Non resto affatto basito per il fatto che lei abbia letto le perizie tecniche della causa in questione, mi incuriosisce invece il fatto che non ne abbia parlato. Il suo articolo sarebbe stato efficace ed avrebbe introdotto interessanti spunti per i commenti ed altri articoli.

      Se il giudice, come lei dice, non ha ravvisato dolo, per cui, in sede penale, non ha potuto condannare gli imputati, la responsabilità, se c’è, è del giudice o di che fa le leggi?
      Perchè non ha criticato i legislatori, quelli che hanno abbreviato la decorrenza della prescrizione ed hanno promulgato la legge Galli che lei stasso ha citato, invece di attaccare la magistratura, tutta?

      Complimenti per l’ottimo articolo, obiettivo e circostanziato.
      Esemplare!





    • Di (---.---.---.103) 5 marzo 2009 19:12

      Nel precedente commento ho dimenticato di firmarmi Giorgio Floris

  • Di dana (---.---.---.154) 5 marzo 2009 00:34

    certo Floris, è stato un meteorite ad inquinare le falde e a far sparire le fonti..
    non ci avevo pensato..
    parrebbe tu l’abbia letti gli atti del processo e ne hai dedotto cosa?
    Che i periti hanno attribuito la scomparsa delle falde e delle acque ad una siccità improvvisa?
    Se c’è qualcuno che si deve informare prima di dare dei giudizi sprezzanti sei tu, hai solo la fortuna evidentemente di non dover patire dalla mancanza di quell’acqua che non era proprietà privata di Cavet.
    Intanto paga la tua quota del TAV e gioisci

  • Di Giorgio Floris (---.---.---.103) 5 marzo 2009 08:30

    Una sentenza di assoluzione non si può emettere per un capriccio o una prepotenza di un giudice. Se così fosse la sentenza sarebbe facilmente ribaltata in appello e/o in cassazione,dato che anche il PM si può appellare (per quanto?).
    Io gli atti del processo non li ho letti nè commentati.
    Qualcuno di voi che li ha commentati li ha letti?

    • Di maurizio carena (---.---.---.230) 5 marzo 2009 12:34
      maurizio carena

        Ma quanto ti pagano, floris, per propalare le tue frgnacce?
      Ma cosa vuol dire "hai letto gli atti del processo"? Se dovessimo applicare il tuo pretestuoso principio alla vita reale non dovremmo piu’ parlare di un c...zo!
       E invece no. Noi, parte civile contro i sudici speculatori che tu difendi, parliamo di tutto cio’ che ci interessa.
       Tu ricordati bene queste parole: non 6 nessuno per dire agli altri di cosa devono o non devono parlare. Qui c’e’ un articolo, un bell’articolo, e di quello si parla. Ed e’ giusto cosi’.
       Gli atti del processo sono un risibile pretesto per ostacolare una profiqua discussione e per seminare un dubbio strumentale e disonesto.
       Qui scrivono, dovrebbero scrivere, quelli che sono contro il palazzo, contro la casta, contro quella bancarotta morale italiana difesa, in modo tanto maldestro quanto ignorante, da quelli come te. E ce ne sbattiamo delle sinecure (poi ti spiego cos’e’) usate dai guastatori del par tuo.

       Quanto ti pagano, floris, abbi il coraggio di confessarlo e poi sparisci.
      m.c.


  • Di Giorgio Floris (---.---.---.103) 5 marzo 2009 14:35

    Ma di che parli?
    Quello che ho scritto è riportato sopra a disposizione del giudizio dei lettori.
    Non ho scritto una parola nel merito del processo nè dei fatti di cui parla l’articolo, tanto meno ho preso le difese degli imputati.

    Ho evidenziato un commento del tutto gratuito contro la magistratura che non è stato minimamente argomentato e circostanziato dall’autore dell’articolo.
    Questo commento (dell’autore) è evidentemente del tutto inutile nel contesto dell’articolo. Se non lo leggi l’articolo ed il suo contenuto informativo restano tali e quali.

    L’autore poi argomenta l’affermazione secondo cui la sentenza sarebbe una farsa col fatto che gli avvocati difensori si dicono certi di spuntarla del tutto in appello.
    Secondo te cosa avrebbero dovuto dichiarare gli avvocati? " Che fortuna, eravamo certi di perdere. Speriamo che l’accusa non ricorra in appello".

    Veniamo adesso a te.

    Ti cito: 
    "Ma cosa vuol dire "hai letto gli atti del processo"? Se dovessimo applicare il tuo pretestuoso principio alla vita reale non dovremmo piu’ parlare di un c...zo!"

    Secondo te è giusto pubblicare un articolo in cui si spara ad alzo zero sulla magistratura (o su chiunque o su qualunque altra cosa) senza verificare i fatti (nel caso specifico: cosa è successo in quel processo)?

    Ti rendi conto del danno che causi al sito ed all’informazione libera in rete, già aggredita dai media tradizionali, accampando il diritto di parlare di qualunque argomento senza verificare le fonti ed i fatti?

    Mi sembra che su questo sito si vorrebbe fare libero giornalismo, informazione (molti lo fanno egregiamente) non esercitare il mero diritto di parola. Per quello ci sono i blog ed i bar...per esempio.

    A questo punto mi chiedo se i moderatori e la redazione centrale di Agoravox non si debbano esprimere.


  • Di g. tripoli (---.---.---.112) 5 marzo 2009 14:51

    a Colonia le cause del crollo sono tutte da accertare; in tutto il mondo, Italia per prima, si realizzano opere sotterranee urbane, senza causare eventi del genere; l’articolista mostra ignoranza di merito e tipicità di allarmismo e scandalismo, aspetti di cui tutti faremmo volentieri a meno nella stampa ufficiale

    • Di Marco Cedolin (---.---.---.154) 5 marzo 2009 16:04
      Marco Cedolin

      Gentile Tripoli,
      senza dubbio esiste l’eventualità che il palazzo di Colonia sia caduto a causa del vento o della rotazione terrestre, cò non toglie che finchè (per un solo giorno) i media italiani hanno seguito la vicenda, gli scavi del metrò risultassero essere di gran lunga la causa più accreditata.
      La ringrazio per l’attribuzione alla mia persona d epiteti quali "ignoranza di merito, tipicità di allarmismo e scandalismo", un altro esempio di bon ton che va a fare il paio con quello del simpatico Floris.

      Le consiglio caldamente di leggere unicamente la stampa ufficiale, che certo apprezza, poichè dice quello che probabilmente lei gradisce sentirsi dire, dal momento che dell’informazione "altra" potrebbe infastidirla, raccontando quello che accade sul serio.

      Un saluto
      Marco Cedolin

  • Di Emanuele (---.---.---.247) 8 marzo 2009 17:55

    Trovo l’articolo interessante ma, come dice Floris, troppo generico nelle affermazioni sui colpi di spugna a cui ci ha abituato la magistratura.
    E’ sicuramente difficile sintetizzare anni di eventi in poche righe. Molto meglio quando poi viene integrato delle altre informazioni riportate dall’autore.

    Saluti a Cedolin e Floris. Sicuramente siete entrambi attenti e preparati, sono sicuro che potrete contribuire a rendere questo sito ancora migliore!

    Cordialmente,
    Emanuele

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares