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Primavere promesse, le poesie di Roberto Marri

Alla Feltrinelli di Verona vendute subito 90 copie del nuovo volume del professore-poeta. Reduce dal Salone del Libro di Torino, l’autore presenterà le sue opere anche giovedì 17 maggio a Valgatara di Marano di Valpolicella.

Il professor Roberto Marri bissa il successo dell’aprile 2017. Di recente, alla libreria Feltrinelli di Verona di via Quattro Spade, si è tenuta la presentazione del suo nuovo volume Primavere promesse (Prospero Editore, pp. 88, euro 8) alla quale hanno partecipato circa duecento persone. Del libro di poesie sono state subito vendute 90 copie. L’autore, insegnante veronese di italiano e storia all’Anti di Villafranca (VR), con questo volume replica l’ottimo risultato di un anno fa, quando proprio alla Feltrinelli andarono a ruba le prime 70 copie disponibili di Sete (Prospero Editore, pp. 170, euro 9,90), suo romanzo d’esordio ambientato nel Nord Italia sul disagio di periferia e sul desiderio di libertà e di ricerca. Il docente, dialogando con la giornalista Miryam Scandola, ha recitato e spiegato alcuni dei suoi 34 componimenti poetici raccolti nel nuovo libro dove al centro stanno, in particolare, l’ebrezza dell’attesa, la distanza che separa, la ricerca del sublime, e le parole che danno la cifra di questa lontananza riuscendo a volte, per poco tempo, a cancellarla. Di certe liriche è stata illustrata anche la genesi, come la poesia intitolata Père-Lachaise, il noto cimitero parigino degli artisti: «Nel 2012 ero a Parigi in gita scolastica con una classe. All’ingresso di questo camposanto, dove c’è una piantina che serve a trovare le tombe dei personaggi celebri, ci siamo domandati: se quei grandi, da Oscar Wilde a Jim Morrison, potessero tornare in vita almeno un giorno soltanto, quale scelta avrebbero fatto? Un po’ di tempo dopo, sono usciti i versi di Père-Lachaise…», ha detto Marri. Nella poesia Ulisse, il professore-poeta ricorda anche la «strage spietata» del protagonista dell’Odissea: «Rileggendo più volte l’Odissea e alcune sue riscritture novecentesche, ma non solo, mi sono accorto che Ulisse è diventato un po’ il paradigma dell’uomo ideale occidentale, quello che segue “virtute e canoscenza”, che viaggia… Questo è ciò che emerge da tutte le riscritture di Ulisse, da Tennyson a Pascoli a Saba. Però, della violenza di Ulisse non si parla mai… Ulisse non è violento solo alla fine, quando uccide i Proci, ma è violento con i compagni che osano contraddirlo, con la nutrice quando lei lo riconosce dalla cicatrice e lui la minaccia di morte».

  Roberto Marri e Miryam Scandola alla Feltrinelli di Verona - Foto di Marco Scipolo

 

Scandola ha elogiato Marri perché con i suoi versi «è molto bravo a pennellare immagini». Tra il pubblico una signora, giunta da Mantova, ha chiesto all’autore: «Con la sua sensibilità, come si sente in questa epoca digitale, di rivoluzione 4.0? Avrebbe voluto nascere in un’altra epoca?». E Marri ha risposto: «Bella domanda. Mi sento bene. Se la poesia ha la capacità di cambiare, credo che abbia sempre uno spazio fondamentale. Alla fine, questo è uno spazio di riflessione umana. Penso che non dobbiamo abbandonare l’arte come spazio di riflessione su noi stessi, sull’umano che ci sta attorno. E la lingua deve cambiare e adeguarsi. Ritengo che ci sia spazio anche per la poesia, senza rimpiangere altri tempi. Anzi, forse la poesia oggi può esprimersi con un linguaggio un po’ più libero e contemporaneo. Anche a scuola, quando si affrontano alcuni poeti contemporanei con ragazzi di qualsiasi età, anche molto giovani: la poesia arriva e sa dire qualcosa». Nella prefazione, firmata da Alessandro Quasimodo, si legge: «È notevole la capacità dell’autore nel trovare un equilibrio stilistico, per dominare l’intensità delle emozioni, alternando a una dimensione lirica una ironica».

Domenica scorsa, Roberto Marri ha avuto l’occasione di presentare Primavere promesse e Sete al Salone internazionale del Libro di Torino.

Giovedì 17 maggio alle 21, invece, nella Cantina Bonazzi F.lli (in via Badin 10) a Valgatara di Marano di Valpolicella (VR), parlerà delle sue fatiche letterarie nell’ambito della seconda edizione della kermesse “Cin Cin con l’Autore” promossa dalla Commissione biblioteca, dal Comune e dalla Pro loco di Marano di Valpolicella, in collaborazione con la libreria Jolly di Verona e Valpolicella Benaco Banca. L’incontro sarà moderato da Miryam Scandola.

 

 

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