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Precettati 150 dipendenti pubblici per applaudire la Gelmini

Il consigliere regionale del Prc Luciano Muhlbauer accusa la regione Lombardia di voler "precettare" 150 dipendenti pubblici per partecipare ad un’assemblea pubblica per applaudire, in orario di lavoro, il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. la denuncia di Mimmo Pantaleo, segretario generale Cgil scuola: "Queste cose le faceva il regime"

Lunedí 13 ottobre si terrà al Pirellone l’assemblea pubblica intitolata "La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" in cui si parlerà di scuola; sottotitolo: "Racconti di esperienze educative in Regione Lombardia". Organizza la Regione e interverranno il Presidente della Regione Roberto Formigoni e il ministro Gelmini, oltre all’assessore regionale all’istruzione, Rossoni, e al ministro dei beni Culturali Sandro Bondi.

 

In apparenza, tutto normale. Ma a rompere le uova nel teatrino istituzionale ci pensa Luciano Muhlbauer, consigliere regionale di Rifondazione comunista che denuncia come "a partire dal tardo pomeriggio di martedì i dipendenti dell’Assessorato Istruzione iniziavano a ricevere sul loro computer una nota, a firma della responsabile del personale della direzione generale, che recita: ’il Direttore Generale chiede a tutti la partecipazione all’evento del prossimo 13 ottobre, ... Segnalo l’utilità di essere in loco alle ore 9.00, per ovvie ragioni organizzative, e preciso che la partecipazione è da intendersi, a tutti gli effetti, quale attività di lavoro’".
Secondo Muhlbauer significa, in altre parole, "abbandonate i vostri uffici, venite in assemblea e sarete regolarmente retribuiti". Difficile peraltro immaginarsi che i lavoratori così precettati oseranno contestare il Ministro. Mica sono lì per libera scelta, ma perché‚ l’ha ordinato il principale.

 

Dipendenti pubblici retribuiti non per svolgere il loro lavoro ma per fare la claque al ministro Gelmini. Un’altra, fantasiosa, declinazione del lavoro secondo il centrodestra. C’è da chiedersi cosa ne pensi il "moralizzatore" Brunetta. Le adunate "volontarie" - soprattutto se messe a confronto con l’attacco strumentale del governo ai dipendenti pubblici - ci riportano agli anni bui del secolo scorso.

"Nel paese - denuncia Mimmo Pantaleo, segretario generale Cgil Scuola - c’è la necessità di un grande dibattito libero e pubblico, a cominciare dal sistema universitario con il governo che taglia risorse, trasforma gli atenei in fondazioni, blocca il turn over. Al contrario, si annulla ogni spazio di libertà, ogni spazio critico trasformando momenti di dibattito e confronto in vere e proprie adunate nelle quali osannare il ministro di turno. Queste cose le faceva il regime".

 

Da parte sua, Luciano Muhlbauer chiede che il Presidente Formigoni e l’assessore Rossoni "revochino immediatamente questo ordine di servizio, che rappresenta un autentico abuso, e chiariscano di chi sono le responsabilità". 
"Ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno ricevuto la missiva del Direttore Generale - prosegue Muhlbauer - esprimiamo la nostra solidarietà. Conosciamo per esperienza il loro impegno e la loro professionalità e non si meritano di essere ridotti a uditorio plaudente".
Al ministro Gelmini, infine, auguriamo una platea libera, non artificiosa, che le faccia sentire anche le voci di quei tanti che non sono d’accordo con lei. In fondo, che le piaccia o meno, questa è la democrazia.

 

 

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