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La rivolta (nascosta) delle Università, così si costruisce il consenso

 

Rimangono tutti straniti, perplessi, disorientati quando verificando i dati dei sondaggi, commissionati anche da organi di stampa di sinistra, si osserva che il gradimento del governo, presso l’opinione pubblica, si attesta sempre su livelli altissimi. Eppure, ci si chiede, non diminuiscono le tasse, l’economia è in recessione, l’inflazione galoppa, i prezzi dei carburanti stentano a diminuire nonostante il petrolio greggio si riduce da giorni e soprattutto i tagli allo stato sociale sono pesanti e dolorosi, come può essere tutto ciò, come può il governo essere così amato, senza dubbi, senza polemiche?

La risposta è piuttosto semplice, questo post al più sarà letto da un migliaio di persone se è fortunato ed il titolo attirerà l’attenzione. Inutile credere che internet ha liberato l’informazione, quei tempi almeno in Italia sono ancora lontani, siamo pochi anzi pochissimi ad informarci in internet e sempre gli stessi. La carta stampata, anche se non il massimo dell’indipendenza e credibilità, ha subito un colpo durissimo con i tagli agli aiuti di stato riducendo ulteriormente le informazioni. Rimangono le televisioni con una platea di milioni di spettatori dove si osserva ogni giorno uno spettacolo deprimente, un costante spot elettorale di questo o quel ministro con una opposizione (?) inesistente e a questo punto credo corrotta (nessun persona sana di mente si suiciderebbe politicamente come i membri del PD). 
 
Lo scandalo ennesimo è l’oscuramento, il ridimensionamento e la banalizzazione della rivolta delle università, sembra quasi di sentire Alberto Sordi che dal telegiornale ridendo dice "so ragazzi lassateli diverti’".
 
Nel 2009 diminuiranno i versamenti statali di 63,5 milioni di euro ma questa cifra salirà fino a 455 milioni nel 2013, per un totale di quasi 1,5 miliardi nell’arco di cinque anni. 
 
Perchè? Perchè dobbiamo sopportare noi il peso della crisi (ma i tagli erano giunti prima dell’avvento di questa maledetta crisi)?
 
Il Governo annuncia la disponibilità di 40, ripeto 40, miliardi di euro da destinare al salvataggio delle banche e poi non ci sono 1,5 miliardi per le nostre università?
 
Il fondo interbancario è in grado di coprire i risparmi di ognuno sino a 103.000 euro nel caso veramente remoto del fallimento collettivo delle banche italiane, allora mi chiedo perchè aggiungere altri soldi? In fondo in Italia, dichiarazione dei redditi alla mano, sono solo 90.000 le persone che dichiarano più di 100.000 €uro. 
 
Forse ho capito, Berlusconi e gli altri furbetti del quartiere stanno usando i nostri soldi di contribuenti per garantire i loro soldi depositati nelle banche!!!
 

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