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Povero Battiato, «schiacciato dagli abusi» di genere

 

La solita canea bipartisan pseudofemminista ha fatto fuori un artista e una persona perbene che lavorava gratis per lo Stato. Ma si può firmare on line per il suo reintegro 

«Povera patria! / Schiacciata dagli abusi del potere / di gente infame, / che non sa cos’è il pudore» recitava nel 1991 Franco Battiato. A distanza di più di vent’anni la situazione è di molto peggiorata. E ha fatto una nuova vittima. Lo stesso musicista catanese.

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Poche ore fa il governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, l’ha destituito dall’incarico di assessore al Turismo della stessa Regione, incarico che, tra l’altro, Battiato svolgeva a titolo gratuito, avendo rifiutato il lauto compenso spettantegli. La sua colpa? Aver definito martedì 26 marzo, a Bruxelles, durante un incontro istituzionale presso il Parlamento europeo, «troie» i parlamentari italianiSi è subito sollevata, come sempre avviene in questi casi, un’immonda canea bipartisan pseudofemminista. Tutte affratellate (anzi assorrellate): dalla Boldrini alla Santanchè, dalla Finocchiaro alla Mussolini, dalla Fornero alle deputate Pdl-Pd, finalmente unite, non nel governo da formare, ma nella lapidazione del nemico maschio. Per non mancare al festoso massacro, hanno scagliato su Battiato le proprie pesanti pietre anche deputati e senatori maschietti, sempre bipartisan. E si leggano i commenti sui giornali di stamattina: un’esecuzione sommaria da pare dei giornalisti più proni del mondo al potere. Quelli italiani.

A nulla è servito il successivo chiarimento dell’artista siciliano: «Mi riferivo a chi si vendeva, uomini e donne, nella scorsa legislatura». Ormai quella follia isterica che Wilhelm Reich definiva «peste emozionale» si era propagata come un incendio. Con l’odierno esito finale. Si è mai vista la cacciata immediata di un politico platealmente corrotto? Ma il reato di Battiato è peggiore di quello di corruzione, concussione, peculato, associazione mafiosa, ecc. È la colpa più grave prevista dal politically correct (vedi I tanti, troppi pregiudizi dei “progressisti” bigotti): la lesa maestà dei luoghi comuni, del “rispetto di genere” e altre simili sciocchezze. Eppure l’ormai ex assessore al Turismo della Sicilia ha detto quello che il 99% degli italiani onesti pensa.

battiato ridotto

Ma, nel regno dell’ipocrisia e degli inciuci, affermare ciò che è sotto gli occhi di tutti, vale a dire che “il re nudo”, è ancora quanto di peggio si possa fare. Del resto, solo ai bambini, ai pazzi e agli artisti forse – forse – dovrebbe essere lecito proclamare la verità. E Battiato è un artista. A nulla è valso che egli svolgesse il proprio incarico politico a titolo gratuito, senza stipendio, mentre nessuna/o delle accusatrici si è mai sognata di tagliarsi i circa 20.000 euro al mese (diverso il discorso dei parlamentari del Movimento cinque stelle, che si sono decurtati gli stipendi e, infatti, hanno taciuto). Nel linciaggio massmediatico, Battiato è stato degradato da musicista a «cantautore». Intanto, le corrotte restano al loro posto e le femministe generalmente tacciono. Su di loro.

«Quest’Italia – aveva affermato ieri il musicista a Bruxelles, quasi citando Povera patria – da una parte fa schifo, è inaccettabile, servi dei servi dei servi. Almeno noi siamo onesti, anche se io non m’intendo di politica». Appunto, Battiato è una persona perbene, un grande artista ed era altresì un assessore regionale onesto, ma non s’intende di politica, di ipocrisia, di politicamente corretto verso la lobby bipartisan femminile. Cacciato, dunque, a pedate, a furor di popolo e di veterofemminismo per aver usato la parola «troie». Ripetiamo: troie. Di regime. E, nonostante le speranze da noi espresse (Primavera italiana), «La primavera intanto tarda ad arrivare».

Il parere di Marco Travaglio a favore di Battiatohttp://www.cadoinpiedi.it/2013/03/28/marco_travaglio_difende_battiato.htmlTra l’altro, afferma il giornalista: «Non si accorgono neppure che il loro finto sdegno non fa che confermare le parole di Franco. Se uno accenna ad alcune troie e si offendono tutti/e, la gente penserà: “Però, guarda quante sono! Credevo di meno…”». 

Per firmare in favore del reintegro di Battiato ad assessorehttp://firmiamo.it/franco-battiato-rinominato-ancora-assessore/aftersign#signatures.

Le immagini: composizioni apparse sui gruppi facebook di sostegno a Battiato (ad esempio, http://www.facebook.com/groups/345611292207072/ o il nostro http://www.facebook.com/groups/487554987977647/).

Rino Tripodi

(LucidaMente, anno VIII, n. 87, marzo 2013)

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