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Porto Turistico di Miseno: ennesima truffa ai danni della cittadinanza bacolese?

Eccovi una durissima accusa fatta nel Consiglio Comunale bacolese....


Riportiamo parte della relazione, riguardante il protocollo d’ intesa tra il Comune di Bacoli e la Regione Campania sul Porto Turistico di Miseno, letta durante l’ ultimo Consiglio Comunale del 18/5/2009, dal Consigliere Comunale indipendente, avv. Giacomo Perreca.

Per la lettura integrale del documento vi rinviamo alla sezione "Documenti" del nostro blog.....www.freebacoli.blogspot.com

Sono costretto a contestare integralmente ed a DENUNCIARE il gravissimo tentativo di un ennesimo colpo di mano ai danni della cittadinanza bacolese, che rischia di essere definitivamente privata del godimento della rada di Miseno, del Lago Miseno o "Maremorto" e delle spiagge che affacciano sulla rada di Miseno, costituita per realizzare una speculazione a vantaggio di quei pochi privilegiati, professionisti, imprenditori e politici, che ne fanno parte.

Quel progetto, denominato PRO.MIS., tutela soltanto gli interessi privati di numerose imprese e di singoli cittadini in società con vecchi e nuovi amministratori pubblici del Comune di Bacoli. Infatti, esso ha previsto la costituzione di una società consortile denominata MARINA di MISENO S.r.l. con sede in Via Lucullo n. 43 – BAIA – BACOLI, alla quale sarebbero affidate "le successive fasi operative ed attività gestionali". Il capitale di quella società è di € 81.545,84 ed è ripartito fra le seguenti società:
POSIDONIA YACHT CLUB S.r.l.,
MISENO MARE S.r.l.,
AGRIPPA S.r.l.,
SVILUPPO MISENO S.r.l.,
RESEARCH S.p.A.,

SV.IMM. SVILUPPO IMMOBILIARE S.r.l.,
NEREIDE S.a.s..
Soci di queste società sono altre società, in un sistema di scatole cinesi, sicchè molti dei titolari effettivi non possono essere individuati in quanto, nascosti dietro compiacenti intestazioni.

In ogni caso, la costruzione e gestione del più grande porto turistico del Mediterraneo sono nelle mani di alcuni soggetti, i quali perseguono il loro esclusivo interesse economico. Invece, da tale gestione è rimasto volontariamente escluso il Comune di Bacoli, che così è venuto meno non soltanto al suo dovere di tutelare l’interesse dei cittadini bacolesi ed il rispetto della regolarità del procedimento amministrativo, ma ha perfino rinunziato ad una importante occasione di rimpinguare le magre casse comunali.

In definitiva, quel progetto non ha un fine pubblicistico, ma è volto a fare realizzare soltanto quello affaristico dei soliti politici in società con alcuni amici. Sono vivamente preoccupato che in tal modo possa essere realizzato soltanto un interesse privato, senza alcun vantaggio per la collettività.

Il Lago di Miseno fa parte dei beni del Centro Ittico Campano che, come più volte denunciato, gestisce i suoi beni patrimoniali secondo regole meramente privatistiche; in conseguenza, nonostante che essi siano stati oggetto di regolamentazione per legge il Comune di Bacoli non riesce - come invece dovrebbe – ad esercitare su di essi il controllo urbanistico, funzionale ed amministrativo.

Invece, sarebbe opportuno seguire l’esempio del Comune di Capri, che ha realizzato da tempo una società mista denominata Comune di Capri S.p.A. con il 51% delle azioni di proprietà del Comune per la gestione del porto turistico di Capri, portando alle casse comunali ingenti risorse fda destinare a vantaggio della cittadinanza.
Perché invece, il Comune di Bacoli ha rinunziato a costituire anch’esso una società mista per la gestione del Porto Turistico del Misero, che non avrebbe nulla da invidiare a quello di altri comuni del comprensorio flegreo ?
Pertanto, in via prioritaria richiamo il Sindaco ed i Consiglieri tutti affinché intervengano immediatamente e, ognuno per la propria competenza, facciano tutto quanto in loro potere per impedire qualsiasi pregiudizio all’interesse della collettività, evidenziando che la ulteriore colpevole inerzia è fonte di loro responsabilità, non soltanto politica.

In ogni caso si chiede la partecipazione del Comune in società di gestione del porto turistico del Miseno, nonché la previsione, progettazione, costruzione e gestione di un grande scalo pubblico nella rada di Miseno, allo scopo di far attraccare aliscafi e traghetti che finalmente possano collegare, via mare, la città di Bacoli con Napoli e le isole del Golfo, e produrre ricchezza per l’intera cittadinanza bacolese

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