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 Home page > Tribuna Libera > Pomezia: sindaco a cinquestelle discrimina a sua insaputa

Pomezia: sindaco a cinquestelle discrimina a sua insaputa

È difficile accettare la delibera del Comune di Pomezia di qualche tempo fa e di cui la stampa ha parlato in questi giorni.

 

È difficile anche pensare che possa essere stata immaginata.

Né vale l’accusa del sindaco targato Cinquestelle di sfruttare la questione per fini elettorali. Se un sindaco - già conosciuto per aver chiesto l'intervento della polizia contro dei lavoratori che avevano occupato una scuola - prende una decisione sbagliata è ovvio che i suoi detrattori la denuncino, prima o poi, anche fosse per sfruttarla a proprio vantaggio.

La cosa è molto semplice e ormai nota. Non tutte le famiglie sono in regola con il pagamento delle quote dovute per la mensa scolastica dei bambini e il sindaco grillino, Fabio Fucci, dopo aver ascoltato le famiglie, ha deciso di “tagliare” il dolce dai piatti dei bambini meno benestanti. Con un risparmio valutato attorno ai 0,4 euro a testa. Capirai.

Riepilogo per chi non avesse capito bene: i figli dei ricchi avranno la torta a merenda, i figli dei poveri no.

Saranno "liberi" di portarsela da casa oppure, come in un libro di Dickens staranno a sedere lì accanto a guardare il ricco che se la gode mentre loro, con i lucciconi agli occhi e il cuore contratto dal risentimento per l’ingiustizia subìta matureranno in sé, forse, sogni barricaderi di un nuovo, futuribile “ottobre rosso” e se ne staranno a sbavare in attesa di prendere le armi.

Fuor di metafora, credo di non aver mai sentito niente di più stupido, insensato, arrogante e violento - per quanto nascosto sotto una coperta di razionalismo da ingegnere informatico con retroterra militare quale Fucci è - di quello che il sindaco seguace di Grillo è riuscito a fare. Uno che probabilmente, fino a ieri, sollevava i cuori e i moti popolari al grido di “nessuno deve restare indietro!”, se non ricordo male gli slogan egalitaristi dei cinquestelle "di lotta".

Sì, ma senza dolce però! E chi rimane indietro sarà "libero" di rimanere indietro: siamo davvero arrivati alla dimostrazione che il "gnente" può essere di lotta, ma anche di governo.

“Il nuovo servizio di refezione scolastica consente quindi alle famiglie di scegliere. Scegliere liberamente tra due tipologie di menu con prezzi differenti. La libertà di scegliere non è discriminazione" si affretta a specificare il sindaco non arrivando a capire - evidentemente non ce la fa - che i bambini stanno lì, tutti insieme, e a uno viene dato un dolce e a quello accanto no. Davvero non riesce a capire - eppure non è così difficile - che al bambino discriminato la cosa possa provocare un senso di frustrazione doloroso?

La "libertà di scegliere" non è discriminazione, dice. Era quasi meglio quel sindaco leghista che disse “chi non paga non mangia”. Almeno quel bambino, figlio sfortunato di famiglia povera, se ne starebbe stato a casa; non a guardare il compagno sbafarsi il dolcetto.

Era ipotizzabile che Grillo ci facesse tornare ai primi del Novecento, quando i futuristi invocavano la guerra come “igiene del mondo” – il suo stile e la sua mentalità sono quelle – ma non era facile pensare che ci precipitasse in pieno Ottocento, con i figli dei ricchi borghesi in inappuntabili completini e stivaletti ai piedi, seguiti da torme di popolani vestiti di stracci e a piedi nudi, "liberi" di girare a piedi nudi, si suppone.

L’immagine che la storia di Pomezia ci porta alla mente è proprio questa.

Ed è bene forse provare a farci un po’ di ironia, per non dover ammettere di trovarci di fronte a un gesto di tragica, violenta discriminazione classista. Allo stupro di due secoli abbondanti di lotte contro le discriminazioni sociali e di politiche (almeno un po’) egualitarie.

Qualsiasi decerebrato arriverebbe a capire che, se vuoi risparmiare qualcosa, puoi tagliare il dolcetto a tutti, che - fra l’altro - sarebbe una misura di igiene alimentare raccomandata da molti nutrizionisti, ma ci vuole qualcuno con una mentalità davvero sadicamente contorta per immaginarsi i menù di prima e di seconda classe, a seconda del censo.

E perché non i servizi igienici puliti e profumati per i privilegiati e i cessi alla turca per chi non porta da casa la carta igienica?

Alle idiozie classiste della giunta laziale, si accoda poi la ministra dell'Istruzione - della "istruzione" ahimé, un ministero già duramente messo alla prova dall'indimenticabile "tunnel" della Gelmini - Stefania Giannini, che cade dalle nuvole: “Non mi sembra che ci siano discriminazioni”. Non le sembra. Chissà che cosa intende con il termine “discriminazione” allora.

Se lei è il governo e il sindaco l’opposizione, stiamo davvero freschi.

 

Foto: Leo-Seta/Flickr

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.191) 23 maggio 2014 18:35

    PaoloM.

    Non è altro che una discriminazione ridicola quanto grave. Mi rifiuto di pensare ad una "economia" di bilancio, perché il comune di Pomezia può certamente spendere 40 centesimi di Euro (!) in più per ciascun bambino che non li paga. Mi chiedo che ne pensa capo del "movimento".

  • Di (---.---.---.139) 23 maggio 2014 18:58

    Non commento!,..... rovinerei un bell’articolo...... è una fotografia,...... però mi piacerebbe il commento di un "grilliano!!

    Un Saluto
    Enzo 
  • Di (---.---.---.148) 24 maggio 2014 09:31

    Il commento del "grilliano" eccolo:

    il sindaco di Pomezia non ha fatto una scelta ponderata e ha sbagliato (questo è il mio parere; magari Monti o la Fornero potrebbero essere meno critici).

    Io pensavo che il M5S fosse la perfezione in terra, invece c’è qualcuno che ha sbagliato, e quindi tutti i grillini devono andare al rogo. Sì, perché è chiaro che sono le idee del Movimento che sono malefiche. E’ chiaro che Grillo sta godendo come un riccio di questa cosa. Per non parlare di Casaleggio che è un tipo strano, avrà qualche patologia che gli porta l’estasi pensando ai bambini senza dolce. E i grillini tutti si staranno facendo grasse risate, a parte me.

    Adesso, sarcasmo a parte, invito a pensare che tutti sbagliano, e che le colpe dei singoli, entro certe percentuali statistiche, non devono essere addebitate all’ideologia del partito politico di appartenenza. In questo caso specialmente: il sindaco di Pomezia è andato chiaramente contro il pensiero fondante del Movimento (nessuno deve rimanere indietro). Ma questo non importa al sig. FDP: l’importante è trovare una magagna da addebitare al movimento, non importa quale.

    E io credo che Enzo si sia data la zappa sui piedi. La sua ("vorrei sentire il commento di un grilliano") è una domanda doppiamente stupida. Stupida perché Enzo sapeva benissimo che tipo di commento aspettarsi. Cos’altro si può dire di questa vicenda, se non dire che il sindaco ha sbagliato? Crede Enzo che i grillini siano degli alieni? Stupida ancora, poi, perché sapendo intimamente che una risposta alla sua domanda non può che prevedere la stigmatizzazione della scelta fatta dal sindaco, non demorde. E’ il contrario dell’ingenuità. Forse (stupidamente) sperava che, chiunque rispondesse, si facesse qualche gaffe ancora peggiore. No Enzo, non ci casco. E non perché io voglia difendere il Movimento a qualunque costo: le mie parole sono sincere. E sinceramente penso che lei abbia fatto una brutta figura, insieme al sindaco di Pomezia.

    Auspico che il sindaco di Pomezia cambi la sua decisione, e penso anche che, se è diventato sindaco, è perché è stato votato dai suoi concittadini: probabilmente avrà anche qualche qualità - la metta a segno per non prendere più decisioni stupide e forse affrettate come questa.

    Cordiali saluti,

    Gottardo

    • Di (---.---.---.98) 24 maggio 2014 10:11

      Salve Gottardo: grazie per avere risposto alla provocazione, risposta che mi aspettavo: un "amorevole richiamo": di fatto spacciate per verità rivelate i vostri slogan, ma quando si tratta, ed in questo caso di bambini, di dimostrare nei fatti che gli slogan hanno "fondamento" e che c’è sostanza in ciò che affermate ecco che diventate come tutti i politicanti che intendono la carica come potere e non come servizio.(e non parlo di stipendi o rimborsi).

      Te lo dico perchè il sindaco di Pomezia ha riaffermato la giustezza della sua decisione..........e dopo questo, voi non vi siete nemmeno incazzati sul serio!!
      Si fa presto a processare chi non la pensa come voi e sottacere ciò che vi riguarda: io purtroppo ricordo quando qualcuno affermava che "sono compagni che sbagliano": parlando di chi.......? Si è visto come è progredita la cosa, nonostante il nucleo storico fosse composto da persone istruite, addirittura usciti dall’Università di sociologia!
      Un saluto
      Enzo
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 24 maggio 2014 10:17
      Fabio Della Pergola

      Caro Gottardo, il sindaco di Pomezia ha sbagliato in maniera plateale, ma ancora oggi si difende via web imbastendo uno sconclusionato discorso per autoassolversi. Ergo, non solo ha sbagliato, ma insiste nel pensare di essersi comportato bene. Ahinoi e ahivoi.


      La sua stizzita risposta all’invito di Enzo però va discussa. Io lo farò per quanto mi compete; Enzo lo farà, se vorrà, per conto suo.

       

      E la mia risposta è semplice: sono anni che Grillo (fino a definire stupidi o coglioni gli elettori del PD ), Casaleggio (di comporto) ed ogni singolo grillino a partire dai parlamentari (“siete gnente”) fino a quelli che ho potuto conoscere nei commenti ai miei articoli (quasi sempre astiosissimi) e a quelli che ho conosciuto personalmente... sono anni, dicevo, che urlate contro tutto e tutti. Sono anni che offendete chiunque si permetta di criticare. Sono anni che il Vaffa è onnicomprensivo (non solo rivolto a chi ha effettivamente rubato, truffato, fatto giochi sporchi, inciuci, manovrine eccetera che io critico da ben prima di voi tutti) ma a tutta la classe politica indistintamente. Sono anni che qualsiasi attivista di sinistra (della destra non mi importa) impegnato politicamente è accomunato al “regime” da abbattere, nonostante – e questo lei lo sa benissimo – ci siano migliaia di persone che operano nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni ed anche, ohibò, nel Parlamento e in Europa con dedizione, onestà e impegno.

       

      Personalmente conosco Ilaria Bonaccorsi, PD di area Civati, che si è candidata alle europee nella circoscrizione centro; e so benissimo che è una persona attiva, intelligente, colta, sensibile, appassionata e così onesta e trasparente che sono pronto a mettere non una, ma entrambe le mani sul fuoco. E ho deciso che voterò per lei, non per il PD di Renzi, ma per il PD di Ilaria Bonaccorsi.

       

      Ebbene voi, di questo enorme patrimonio, fate un unico fascio da bruciare. Senza dilettica, senza confronto, senza apertura mentale.

       

      Il VaffaDay è venuto ben prima, adesso vengono le risposte.

       

      Adesso, caro Gottardo, vi beccherete, giorno per giorno, ora per ora, lo stesso trattamento per ogni singola cazzata, grande o piccola che i vostri eletti di qualsiasi livello, faranno, diranno e, se mi riesce, perfino penseranno. A partire dall’impresentabile Lombardi, alla "poetessa" Taverna e così via.


      Perché non ci si può presentare urlando come i salvatori della patria, minacciando sfracelli  e poi dire “ebbè lui ha sbagliato, mai noi siamo bravi; non siamo alieni, siamo gente che può sbagliare, ma siamo onesti, intelligenti, eccetera”. Troppo facile: se questo vale per voi, allora vale per tutti.


      Non ci si può presentare urlando che siete i portatori della "democrazia dal basso" dove "uno vale uno" e poi si scopre che il meet up di Palermo vota contro l’espulsione di un parlamentare, ma che l’espulsione poi avviene lo stesso in violazione delle stesse regole del movimento.

      E se poi uno (io) ne fa un resoconto ovviamente critico, ma sostanzialmente corretto, viene pubblicamente minacciato di denuncia da un idiota a cinque stelle.


      Avete aperto un gioco al massacro, non ve ne siete accorti ? E allora, adesso si gioca. E non si venga a lagnare.

  • Di (---.---.---.139) 24 maggio 2014 12:31

    FDP è proprio inc....arrabbiato!, l’importante è che non cada nel buco di d’ogni erba un fascio.


    Enzo ha già risposto a Gottardo. 

    voterò Tsipras, Ilaria Bonaccorsi è sicuramente delusa dalla Sx italiana, non è la sola, qui votiamo per l’ Europa........di Nizza non di Lisbona o del TTIP. Credo che il PSE non sarà una prova facile per lei ma approvo che sfoghi la sua delusione....i suoi ideali non li cambia.....spero!

    Certo che partire da Pomezia, 0,40 cent, uno che assomiglia al Trota, per arrivare qui ce ne vuole..... segno dei tempi?? barbari?

    Un Saluto
    Enzo


  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 24 maggio 2014 13:17
    Fabio Della Pergola

    Non sono del tutto inc. - ho di meglio da fare - ma mi sembra incredibile che dopo vent’anni di idiozie, fatuità, superficialità, malaffare ecc. ecc. del berlusconismo si sia arrivati al punto di dover scegliere tra Renzi i’bomba e questo sfasciacorbelli di Grillo. E, con tutto il rispetto per le scelte di Enzo, credo che Tsipras sia una scelta ottima per la Grecia, ma che in Italia non rappresenti altro che la solita frittura di paranza di una sinistra extra che non ha più niente da proporre significativamente da decenni (a parte i diritti civili dei gay, su cui non si discute).

    Voto Ilaria Bonaccorsi perché la conosco, ne approvo e condivido scelte e idee. Punto. Se non ci fosse stata lei la mia sarebbe stata una impossibilità di scelta: sono uno di quelli che non ha alcuna rappresentanza politica in questo momento. Il che, ovviamente, non mi piace.

    • Di (---.---.---.139) 24 maggio 2014 20:03

      Europa......!

      sulla sx italiana ho commentato a suo tempo: unico esempio di "uno vale uno" = una testa un partito, o poco più!! Sta sfondando una porta aperta;
      il PSE: una volta si sarebbe detto in politichese, "si è appiattito sulle posizioni del PPE con pochi distinguo": io voglio tornare agli ideali fondativi dell’Europa;
      il candidato della Sinistra Europea alla Commissione è Tsipras: già il fatto che la lista, in Italia, si chiami l’altra Europa per Tsipras è sufficientemente indicativo delle condizioni della sx italiana, ma è Europa e poco mi importa se pochi denari andranno ad ingrassare il cortiletto di qualcuno o se continueremo con mille distinguo.............sì, sono d’accordo, ma.... dove l’unica cosa importante è il "ma".

      Syriza è greca, non è un partito "nuovo" ma il lungo percorso di una sx che fu simile a quella italiana, hanno il mio sincero "in bocca al lupo"; che Syriza debba il suo successo alla crisi, beh, è sconfortante comunque, ma queste sono le condizioni.

      Io per "ceto sociale" sono altro, non mi atteggio a progressista, lavoro, sono andato in crisi per pagare pochi stipendi, se devo morire "liberista" ok, ma opponendomi a questa "deriva"; il mio "target" è l’Europa, la dignità di tutti, non una Italietta dove ognuno, italiano o straniero che sia, fa i cavoli propri.
      Un saluto
      Enzo

  • Di (---.---.---.160) 25 maggio 2014 10:01

    Ho ben poco da obiettare a quello che dici. A me la lista Tsipras convince poco, ma questo non ha molta importanza. Quello che mi sembra veramente deleterio - a parte il fatto che a pagare per i misfatti della finanza siano quelli che dalla finanza sono sempre stati lontani - è il ribellismo catastrofista alla Grillo.
    Saluti a te.
    FDP

  • Di (---.---.---.166) 25 maggio 2014 11:01

    Figlioli, mi pare che non abbiate capito un c...zo.
    Il pranzo è uguale per tutti.
    Se qualcuno vuole che il figlio abbia una merendina, bella piena di grassi e di zuccheri, a metà pomeriggio (non dopo pranzo) deve pagarla 40 centesimi.
    Il caso è uscito perchè in origine l’acquisto della merendina era automatico con l’iscrizione in mensa e molte madri, che preferiscono dare ai bambini qualcosa di più sano a merenda, hanno chiesto uno sconto.
    Vediamo per favore di occuparci invece di quelle mense dove CHI È POVERO NON MANGIA.
    E ve lo dice una che non capisce bene che differenza ci sia tra grillini, leghisti e nazisti.

    • Di (---.---.---.160) 25 maggio 2014 11:40

      Madame, senza offesa, mi pare che sia lei a non aver capito un coso....

      La scuola pubblica ha il preciso compito di azzerare le differenze di censo, proprio perché i futuri cittadini si presentino al via con le stesse possibilità. In questo contesto non può permettere che i figli dei più benestanti (alias ricchi) abbiano un trattamento di favore (dovuto al censo) tale da umiliare i figli dei meno benestanti (alis poveri). Perché la tracotanza arrogante degli uni o la rabbiosa frustrazione degli altri non abbiano origine già nella primissima infanzia.

      In questo senso, e solo in questo senso, è tassativo che la scuola offra un identico trattamento a tutti. Se l’acquisto della merendina era parte dell’iscrizione alla mensa e alcune madri preferivano dare qualcosa di più sano ai loro figli (risparmiando), la scuola (e il Comune) dovevano rispondere in modo tassativamente egualitario: o merendina a tutti o pane e marmellata a tutti, se la scelta nutrizionista corretta è questa, ma lo decide casomai un nutrizionista, non una mamma...perché se stiamo dietro alle mamme ogni scuola dovrebbe provvedere a decine di menu diversi! Insomma, la scuola avrebbe dovuto dire: il menu è questo, prendere o lasciare (cioè se non vi piace vi venite a prendere il figlio alla fine della mattinata e gli date per merenda quello che volete).

      Facendo una scelta come quella che è stata fatta si è invece introdotto il criterio per cui ad alcuni a merenda si dà il dolce e ad altri no, perché le mamme volevano lo sconto. Ovvio che i bambini senza dolce saranno ancora lì a guardare quelli che si sbafano il dolce chiedendosi perché a loro non gli è toccato, i bambini mica pensano ai soldi o alla dieta corretta...

      Quello introdotto si chiama discriminazione anche se la parola può non piacere. Cioè introduzione di una differenziazione su base di pecunia (o di dieta) all’interno del sistema scolastico pubblico: dove non può e non deve stare.

      In conclusione il sindaco grillino ha fatto una scelta sbagliata, ma nemmeno se ne è ancora accorto, visto che continua imperterrito ad autoassolversi. Si vede che non è una cima...

      Saluti, FDP

  • Di (---.---.---.148) 25 maggio 2014 13:07

    Due appunti veloci, anzi tre.

    A volte le cose non sono semplici come sembrano, specie a chi si aggrappa sui vetri e a volte ci riesce. FDP, il discorso che fa lei è sensato ma estremo. Il senso dei discorsi dei pentastellati è contro la casta, che indubbiamente esiste; gli insulti volano, sempre rivolti alla casta, oppure contro determinate persone e adducendo motivi (condivisibili o meno). E la cosa è multidirezionale; i grillini insultano (meno di quello che si pensa) e ricevono insulti (più di quello che si pensa).

    Per quanto riguarda la Bonaccorsi, ne ho sentito parlare bene anche io e non faccio fatica a credere a quello che lei dice. Dal mio punto di vista ha anche un difetto: fare parte del PD che oltre alle cose buone fa molte porcate. Ha scelto di essere dentro un partito il cui capo racconta menzogne e prende per il sedere gli italiani - questi sono fatti. Indubbiamente la Bonaccorsi è critica su certi aspetti e ha scelto di cambiare il PD dal di dentro. Auguri.

    Per Enzo (ma anche per FDP): immaginiamo che io sia un inglese, anglicano. Dopo aver avuto notizia di un efferato delitto accaduto in Italia (ce ne sono a bizzeffe), ad opera di un cattolico, immaginate che chieda, in proposito, commenti ai cattolici. E direi: vedete i cattolici come sono? Predicano la non violenza, e poi invece ammazzano brutalmente i propri parenti.

    Cari FDP ma soprattutto Enzo: è quello che avete fatto. Prendere un caso e addebitarne la responsabilità alla corrente di pensiero, quando l’operato stesso è contrario alla corrente di pensiero stessa. Esattamente come incolpare il cattolicesimo dei delitti che può commettere un singolo cattolico. E il sindaco di Pomezia non è stato nominato da Grillo, mentre i parlamentari di PD e PDL sono stati scelti dal partito, prima che votati.

    E poi, non mettiamo sullo stesso piano scelte sbagliate (senza volontà malefiche), con frodi e inciuci e altre corbellerie politiche pianificate attentamente per uno scopo. Sono due cose diverse, come diversi sono gli omicidi colposi (senza volontà diretta) e le frodi fiscali, ragionate e perpetrate per anni. Tanto per mettere le cose in chiaro.

    Lei FDP, faccia il suo mestiere. Può criticare finché vuole - una parte di lettori sarà d’accordo con lei, un’altra parte, che mi comprende, sarà più critica. E’ il gioco della tribuna libera. E la media dell’udienza distingue abbastanza bene tra verità, libero pensiero, faziosità e cazzate (le varie gradazioni insomma).

    Saluti,

    Gottardo

    • Di (---.---.---.160) 25 maggio 2014 13:38

      “vedete i cattolici come sono? Predicano la non violenza, e poi invece ammazzano brutalmente i propri parenti”


      L’esempio è imbarazzante perché storicamente vero: i cattolici predicano l’amore universale e da secoli sono sempre stati in prima fila nelle stragi di massa (ma i protestanti e gli anglicani o i calvinisti non sono stati da meno).


      Il caso di cui parliamo è emblematico perché abbiamo solo tre situazioni di sindaci a Cinquestelle: quello di Parma è stato eletto per l’inceneritore, non ha potuto fare quello che aveva dichiarato di voler fare ed è finito in qualche modo nel mirino di Casaleggio. Del secondo non so niente e del terzo (Pomezia) sappiamo quello che è stato detto; ha fatto una scelta idiota, ma continua a non rendersene conto. Lei invece l’ha capito e questo le fa onore.


      Da questo a estendere l’errore di un singolo alle radici del pensiero di tutto il movimento sarà pure criticabile, ma è legittimo: lei lo fa con il PD (sono pochi quelli che truffano o rubano ma per lei tutto il pd è collettivamente da rifiutare) e io, lei lo sa, da tempo critico il nocciolo profondo del pensiero di Grillo che ritengo un pericoloso "futurista" catastrofico; motivo per cui non mi fido per niente della “corrente di pensiero” a Cinquestelle, al di là degli slogan e dei contenuti che spesso sono condivisibili. Anche di questo abbiamo già parlato.


      Ma la scelta del sindaco di Pomezia va esattamente nella direzione di confermare quello che penso essere il fondo fascistoide del pensiero di Grillo. Mi permetterà dunque di additarlo come esempio di quello a cui io voglio oppormi.

      Il fatto che non sia stato nominato di Grillo non mi pare che significhi alcunché vista la prassi di Grillo di espellere quelli che secondo lui non sono “in linea”.


      Poi non metto sullo stesso piano proprio niente: sono il primo a denunciare le malefatte della casta, sfruttando e appoggiando il lavoro di denuncia e trasparenza che i Radicali hanno egregiamente svolto negli anni, pagandone duramente le conseguenze. Quindi non mi accusi a vanvera.


      Sugli omicidi colposi vediamo di chiarirci. Anche i poliziotti che hanno ammazzato Aldrovandi sono stati condannati per omicidio colposo. Non è un’accusa da poco: se tieni un comportamento potenzialmente deleterio (violento, insensato, pericoloso etc.) e causi un danno fatale, per quello che mi riguarda sei un individuo che con la testa non ci sta tanto. Non sarà come uno che lucidamente compie un reato, ma se mi permette, potessi scegliere sceglierei qualcuno che con la testa ci sta tutto. 


      Per questo ho deciso di votare Ilaria Bonaccorsi che, conoscendola personalmente, so che con la testa ci sta tutta. Ma proprio tutta.


      Saluti, FDP


      n.b. scrivere non è il mio "mestiere"; è solo la mia passione.

  • Di (---.---.---.191) 30 maggio 2014 06:09

    Sig. FDP,

    qui: http://www.agoravox.it/Grillo-e-Ren...

    si dice che questa "discriminazione" sia partita da una proposta di alcuni genitori, e poi votata all’unanimità dal consiglio comunale. Se è vero, la vicenda potrebbe avere un significato totalmente diverso.

    Io, prima di lanciarmi in voli pindarici preferisco chiedere a lei: le risulta? Oppure l’articolista si sbaglia o mente di proposito?

    Saluti,

    Gottardo

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 30 maggio 2014 07:15
      Fabio Della Pergola

      Caro Gottardo,

      posso sbagliarmi, a volte è successo, ma non è mia abitudine mentire di proposito per portare a casa la bella soddisfazione di aver fatto un articolo falso. Che ci creda o no, non me ne importa niente.

      Alla sua obiezione, che è la stessa di una lettrice poco sopra, ho già risposto indirettamente, rispondendo a lei. Il compito della scuola pubblica in Italia non è quello di confezionare trenta menù diversi a seconda delle scelte di trenta mamme, ma di garantire un unico menu nutrizionalmente sano, ad un prezzo basso e senza discriminazioni. La scelta fatta - che sia all’unanimità o meno non mi interessa, è la giunta che si prende le responsabilità politiche delle scelte - introduce una disparità di trattamento fra i bambini. In quella scuola qualcuno avrà la merendina e qualcuno una fetta di pane o chissà che altro. Questa disparità non doveva essere introdotta, a prescindere dalla volontà dei genitori. O tutte merendine o tutte fette di pane, sennò qualche bambino ci si inc.zza o ci rimarrà male.

      Non è così difficile da capire.

    • Di (---.---.---.178) 30 maggio 2014 15:22

      "che sia all’unanimità o meno non mi interessa" dovrebbe farla pensare, invece.

      Passi che la proposta è partita da alcuni genitori: sicuramente ci saranno stati altri genitori totalmente in disaccordo, e non sempre si può accontentare tutti. Ma non passi nell’indifferenza che la giunta è stata unanime - vorrebbe dire, se è vero, che quella era semplicemente e indiscutibilmente la decisione giusta. La giri come vuole, la democrazia è giusta anche se fa scelte che, col senno di poi, possono risultare sbagliate. Lei non crede che nella giunta comunale di Pomezia non ci sia almeno uno, dico un, giusto e corretto come lei FDP?

      Avrei preferito che lei avesse detto "non sapevo, davo per scontato che le decisioni di un sindaco grillino non possono essere altro che sbagliate". Sarebbe stato più onesto.

      Saluti,
      Gottardo

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.2) 30 maggio 2014 16:36
      Fabio Della Pergola

      Questo suo argomentare non è condivisibile, Gottardo.

      Il fatto che la giunta - cioè la compagine che sostiene il sindaco - fosse unanime non mi sorprende; mi sorprende che lei da questa informazione deduce che quindi " quella era semplicemente e indiscutibilmente la decisione giusta". Perché così vuole la democrazia.

      Con questa logica qualsiasi decisione - anche la TAV, anche l’acquisto degli F35, anche bombardare l’Iraq - sono state "semplicemente e indiscutibilmente la decisione giusta" perché sicuramente la "giunta" nazionale (che si chiama compagine di governo) era unanime nella scelta.

      Ma questo è ridicolo. Ci sono decisioni a maggioranza o anche all’unanimità che sono criticabili (voi non fate altro e siete nati proprio con l’intento di criticare radicalmente quello che le varie maggioranze di governo fanno o hanno fatto). E anche decisioni all’unanimità che sono delle emerite stupidaggini.

      Quindi la democrazia non è, come sostiene lei, "giusta" a priori; è semplicemente la decisione della maggioranza che qualsiasi minoranza è legittimato a criticare (come fate voi e come ho fatto spesso io con qualsiasi governo, compresi quelli locali a guida m5s). Lei ha un’idea un po’ strana della democrazia.

      Che poi nella giunta di Pomezia ci sia o non ci sia un giusto "come me" non ne ho idea. La proposta dei menu diversificati mi pare una balordaggine palese; se nessuno si è opposto per me vuol dire che non ci sono "giusti".

      Anche ammesso che lei si sia sbagliato nei termini e che invece di "giunta" intendesse dire "consiglio comunale" (dove siedono maggioranza e minoranza) il discorso non cambia. Questa decisione io la reputo sbagliata, chiunque l’abbia appoggiata. E mi riservo il diritto di criticarla.

      Lei la prende come un partito preso contro il "suo" sindaco; faccia come crede. Ma non mi chieda di condividere questa sua balzana idea di democrazia.

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