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Pietruccio

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  • Di Pietruccio (---.---.---.186) 7 febbraio 2012 23:39

    Non è vero che Rifkin è un Nobel
    http://it.wikipedia.org/wiki/Jeremy_Rifkin
    vai pure a vedere la lista dei premi nobel,
    né è vero che sia il consulente energatico di Obama

    Qui, quando parla delle risorse dell’italia cita le biomasse del Trentino
    http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/ambiente/rifkin-idorgeno-italia/rifkin-energia/rifkin-energia.html
    che sarebbero i nostri boschi.

  • Di Pietruccio (---.---.---.186) 5 febbraio 2012 13:05

    Ottimo, ma ....

    Manca un’informazione importante: anche le centrali a gas emettono polveri sottili, quelle sotto gli 0.1 micrometri, che in peso sono poca cosa ma sono molto più cancerogene delle altre.

    Anche il gas ha i suoi lati negativi: non dimentichiamolo.

    Se nel Lazio Nord avessero accettato la centrale nucleare di Montalto di Castro avrebbero avuto infinitamente meno inquinamento e tanta energia elettrica senza bisogno di ricorrere ai sopracitati affari di sorgenia & c. spacciati per "eco" e sovvenzionati con soldi nostri, alla faccia dell’inquinamento che fanno.

  • Di Pietruccio (---.---.---.186) 5 febbraio 2012 12:46

    I conti non tornano, così come non tornavano nel progetto di Venezia, anche allora salutato come la soluzione finale del problema energetico (che fine ha fatto? non se ne sente più parlare.)

    900 tonnellate in 10 ettari (100000 mq) vuol dire 9 kg di combustibile all’anno per metro quadro, cioè 90 kWh al mq all’anno, cioè una potenza media assorbita di 10W pari a 20-100 volte quella ottenuta dalle colture attuali, mentre qui si dichiara di estrarre 5-8 volte il biodiesel di una coltivazione a colza.

    Come al solito quando si parla di rinnovabili i numeri volano in totale libertà.

    Bisogna poi specificare bene a quanto ammonta l’energia spesa per questo tipo di processo, perchè quando si ha a che fare con fonti così diffuse si rischia di spendere più kWh di quelli che si ricavano, come succede ad esempio col biodiesel USA.

  • Di Pietruccio (---.---.---.186) 5 febbraio 2012 12:14

    Un paio di anni fa la pagliacciata del nord ricco di foreste (insieme ad altre uscite dello stesso tenore) la "spargeva" un signore di nome Jeremy Rifkin, da posizioni ambientaliste in chiave antinucleare, e veniva celebrato come un grande economista, un vero "guru" (tanto per capirci dopo il suo intervento in sicilia a una conferenza sull’energia promossa dal governatore dalla regione Lombardo, lo stesso governatore ha cambiato linea assestandosi su posizioni molto vicine al "guru", e anche qui in trentino è stato chiamato ai massimi livelli a "pontificare" il "verde").

    Io ho impestato il web a destra e a manca per spiegare come stanno le cose: conti alla mano (numeri, non solo discorsi) è evidente che l’energia da biomasse non può dare che un certo contributo, importante sì, ma nel suo piccolo, e solo se ben regolata e ben gestita. Notare che sulle rinnovabili il problema principe è non far travolgere il paese dalle speculazioni che a questo punto cominciano a pesare in modo insopportabile: a titolo di esempio ricordo che il PV finora è costato almeno 40 miliardi di € - soldi finiti buona parte all’estero - e solo quello già installato costerà tramite tasse ai tartassati cittadini 80 miliardi di €. La differenza finisce nella speculazione italiana: interessi bancari e grossi investitori (quelli che mettono il PV al posto dei campi coltivabili). Il tutto per avere sì e no il 3% dell’energia elettrica pari allo 0.5% del fabbisogno di energia totale.

    Com’è che solo adesso che quella cosa (che diceva Rifkin) la dice Bossi appare chiaro che sia una scemenza?

    Non è che
    in italia manca un po’ di competenza e la gente parla solo per ideologia (senza sapere, in realtà, cosa dice)?


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