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Percorsi prestabiliti nella società dell’immagine

Grazie al ricatto sociale ognuno segue il proprio percorso nella sua vita, percorso sociale e lavorativo, percorso da cui non è possibile deviare o allontanarsi, percorso prestabilito in cui ci sono regole e norme sociali, percorso che permette di ottenere il proprio “posto” nella società.

Coloro che deviano dai percorsi prestabiliti finiscono per diventare emarginati sociali, reietti, persone che vivono al confine di un sistema rigido e ben strutturato in tutte le sue parti, un sistema che non permette avanzamenti di classe sostanziali, sistema che non permette che sia sovvertito un equilibrio sociale da mantenere a tutti i costi.

Ognuno ottiene il suo posto nella società grazie ad aiuti di politici e “potenti”, grazie a “conoscenze” provenienti dall'alto e sono poche le eccezioni a questo sistema, davvero poche, in un paese come il nostro dove trionfano clientelismo, la logica della casta, preferitismi, nepotismo, segnalazioni, raccomandazioni etc.

Grazie al ricatto sociale ognuno ottiene il suo posto nel sistema-società neoliberista e capitalista: una volta ottenuta la propria “cella nell'alveare” di certo non ci si chiede quali e quante libertà si sono cedute per ottenere il proprio ruolo nella società, il proprio ruolo che significa essere ingranaggio del sistema-società.

Una società dell'immagine che ci “abbaglia” con i suoi supereroi, le sue icone pop, i suoi divi, le sue mitologie, le sue sottoculture, con i suoi innumerevoli incantamenti, con le sue innumerevoli e molteplici verità, una società che ci “intorpidisce” per poterci meglio controllare e manipolare, e soprattutto una società che fa tutto ciò per farci meglio accettare il nostro ruolo sociale, la nostra cella nell'alveare.

Una società dell'immagine che manipola e controlla con manipolazione e distorsione dell'informazione, con la cosiddetta “fabbrica del consenso”, una società che distorce la realtà dei fatti, una \società che inculca il mito dell'informazione, il mito del progresso, il mito della tecnologia e dell'innovazione etc.

Ricatto sociale che ci porta ad ottenere il nostro ruolo nella società, società che organizza la “scenografia” per rendere tutto magicamente bello e appetibile, per rendere tutto come il miglior mondo possibile in cui vivere, il miglior sistema economico e sociale da adottare...

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.232) 3 dicembre 2013 15:54

    La somma di falsa economia ,falsa politica ,falsa informazione,falsa religione dà alla nostra esistenza una tragica irrimediabile inconsistenza .


    Dal frullatore sociale in cui ci è dato di vivere si distilla un quotidiano veleno di pervasiva violenza 
    .
    Eppure niente e nessuno potrà cancellare mai dalla mente umana l’impulso di rivolta e il coraggio di sottrarsi ai condizionamenti letali della pecoraggine collettiva .

    E’ un test di sopravvivenza per l’umanità ?
    E’ la selezione di un nuovo darwinismo spirituale ? 
     

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