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Per l’amor di dio fermiamo i partiti che si preparano alle elezioni. Meglio un Monti bis

I partiti dello sfascio stanno per riprendere il timone. L'argomento di fondo è il seguente "dobbiamo ridare un governo legittimato dal voto popolare al paese". Basta con il governo tecnico.

Sacrosanto, ineccepibile, però a rifletterci un attimo di più appare subito chiaro l'imbroglio. A chi bisogna ridare legittimazione? Chi sono coloro che devono essere legittimati, quelli che sono i principali, se non unici, responsabili dello sfascio economico, etico e morale del paese? Curiosa teoria, il popolo più politicamente sodomizzato del mondo dovrebbe riaffidare ai propri stupratori la bacchetta del comando. Ma per fare che? Per rimettere gli stupratori della democrazia in condizione di poter continuare la loro opera. Esatto, è proprio questo che vogliono e come quelle vecchie baldracche che non si rassegnano al tramonto, stanno ripassandosi il trucco per rendersi di nuovo presentabili se non proprio credibili. Ma sotto gli strati di belletto e di cerone ci sono sempre gli stessi pronti a ripartire come nulla fosse.

Si sono inventati le primarie e ne parlano con l'entusiasmo di chi ritiene di aver fatto fare un salto in avanti alla democrazia, PD in testa che ne è stato il precursore. Nella serata di SKY, condotta da un coordinatore a dir poco inadeguato, la domandina preconfezionata e per tutti uguale, con risposta contingentata nei due minuti ai 5 rappresentanti della coalizione in "lotta" per la vittoria, posta in maniera sequenziale e graffiante come un petalo di rosa, come unico "patos" ha determinato l'attesa di cosa si sarebbe inventato chi veniva dopo per non dare la stessa risposta di chi lo avveva preceduto. Ovviamente il format della trasmissione tipo X Factor ha avvantaggiato Renzi che ha lingua sciolta e battuta pronta per dire in due minuti quello che alla Puppato piuttosto che a Tabacci avrebbe richiesto mezz'ora.

In due ore di noia mortale si è sentito Bersani dire che trae l'ispirazione politica da Papa Giovanni XXIII, chiaro tentativo di cooptare il voto cattolico e dare il contentino alla componente margheritina del PD, scaricando nel contempo come fossero appestati figure nobili del vecchio PCI come Enrico Berlinguer, da contro altare Renzi che ha fatto riferimento a Nelson Mandela che con lui c'entra come i cavoli a merenda. Questi i padri spirituali dei due contendenti più accreditati, soltanto Tabacci, con un minimo di coerenza per il suo trascorso di democristiano, ha citato De Gasperi. Di Vendola e Puppato ricordo poco o nulla. Siamo al trasformismo puro.

Sulla scia del PD, anche il PDL si appresta a disputare le sue primarie entro il mese di gennaio 2013, così dice il segretario, ma se le premesse sono nelle scaramucce tra il padre padrone del partito Silvio Berlusconi e "l'enfant prodige" semiripudiato Angelino Alfano, ne vedremo delle belle, sempre ammesso e non concesso che il cavaliere, in pauroso deficit di riconoscenza da parte dei suoi cortigiani, non decida di "fondare" un nuovo partito. Nel frattempo si vocifera di un suo nuovo candidato da introdurre nella competizione, ossia l'avvocato e finanziere Gianpiero Samorì, che Silvio ha piazzato come competitor al rientro da una delle sue sempre più frequenti pause ristoratrici nel Resort super esclusivo di Briatore in Kenya. Un condannato in 1° grado a 4 anni che scorazza per il mondo con il suo passaporto intatto. Altra perla della giustizia italiana.

Quello che sta per succedere, comunque vadano a finire le primarie, ce lo ha ben rappresentato la puntata di Porta a Porta dove ospiti di Bruno Vespa erano Maurizio Lupi, Roberto Colaninno, Matteo Salvini e Felice Belisario dell'IDV, tutti rappresentanti di partiti che hanno inquisiti per reati di vario tipo con particolare predilezione per quelli contro il patrimonio pubblico. Sembrava di assistere ad una puntata estratta a sorte tra quelle degli ultimi venti anni. Matteo Salvini ci ha regalato una perla di coerenza quando alla domanda di un indispettito Vespa sul perché la Lega si è resa protagonista (assieme all'API di Rutelli) di un emendamento al Senato sulla carcerazione per reati di diffamazione a mezzo stampa, chiesta a votazione segreta e che spedisce in galera entro il mese di novembre Alessandro Sallusti, ha detto che si tratta di una "porcata". Proprio così, esattamente come Calderoli con la riforma elettorale da lui congegnata, ovvero il "Porcellum". Prima la fanno e poi la sconfessano. Ci sarebbe da ridere se non fosse che lo facciamo sulle nostre disgrazie.

Infine a chiudere, dopo il provvedimento del governo di procedere alle elezioni regionali contestualmente nelle regioni sotto inchiesta nel prossimo mese di febbraio, il PDL, la Lega e il globe trotter della politica italiana Pier Fredinando Casini pretendono che il tutto si faccia in un "election day" ad aprile che accorpi il voto regionale a quello delle politiche. La motivazione è quella del risparmio di un centinaio di milioni di euro, commovente boutade ad uso dei babbei che se la bevono, la verità invece è che hanno bisogno di maggior tempo per riorganizzarsi dopo i disastri combinati, quando è del tutto evidente che non si possono lasciare ancora nelle mani degli stessi le istituzioni che hanno devastato. L'alternativa proposta è quella di anticipare il tutto a febbraio, ottenendo così di far smammare con due mesi di anticipo il governo Monti. Il PDL su questo punto ha minacciato di far cadere il governo, ovverossia siamo alla disperata ricerca di un pretesto per sbarazzarsi dell'ingombrante Mario Monti.

Siccome ritengo questa accozzaglia indegna di riprendere in mano le sorti del paese, mi sto convincendo che all'astensione è preferibile il voto al M5S, con la speranza che questo porti alla totale incapacità di governo politico del paese. Meglio, con tutte le riserve e le mancanze di questo governo, un Monti bis, pensando che forse neanche un ter basterebbe a far spurgare a sufficienza questi lumaconi arraffatori.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.137) 17 novembre 2012 18:47

    Da Berlinguer a Grillo per un Monti bis. E’ evidente la più totale confusione nella quale un autentico e qualificato (nel senso di persona intelligente) esponente della sinistra è precipitato.

    Questo articolo è di per se un modello esplicativo del come e perché la sinistra italiana ad ogni crisi di regime riesca sistematicamente a non vincere e a consentire alla destra di riorganizzarsi per poi riprendere le redini del comando.

    Dall’assai discutibile "modello Berlinguer" si passa a sostenere un uomo della parte più oscura e avventurista del padronato italiano - Grillo- per poi convergere sul più qualificato Monti, intorno al quale si va aggregando l’area meno retriva e autoritaria della destra economica.

     

     

  • Di (---.---.---.4) 17 novembre 2012 20:08

    Marasma >

    La libertà di stampa non ha niente a che fare con l’accusare falsamente un Giudice tutelare di aver sconvolto una tredicenne “ordinando” l’aborto.
    Non c’è diritto di opinione nel mancare di rettificare tale falsa notizia e consentire all’autore di continuare a scrivere sotto pseudonimo (Dreyfus).

    E’ perfino riduttivo parlare di diffamazione quando bersaglio è un Magistrato nell’esercizio delle sue funzioni ed oggetto della menzogna è l’ordine di sopprimere una vita.
    In casi analoghi altri Stati occidentali prevedono il carcere o, in subordine, di fare pubblica ammenda e sborsare risarcimenti vertiginosi.
    Ergo.
    Sollevare un marasma serve a riassestare, secondo convenienza, la scala dei valori civili. E’ lo scopo di Riflessi e Riflessioni calibrate su soggetti sensibili alla fascinazione mediatica …

  • Di paolo (---.---.---.134) 18 novembre 2012 15:07

    Sono d’accordo con xxx.137 ,però più che confusione è disperazione .E non credo di essere solo.

  • Di paolo (---.---.---.134) 18 novembre 2012 18:20

    Dicevo disperazione , ma lucida e consapevole , di confusione non esiste la minima traccia .Il mio è un freddo calcolo a minor danno .Ho anche preso in considerazione che ,per un accidente imprevisto che scattasse nella testa degli italiani (improbabile ma non impossibile),il M5S possa diventare forza di governo (nel senso di essere chiamato a formare un governo come partito di maggioranza relativa) .Anche in questo caso , che sarebbe un vero e proprio salto nel buio , sarebbe sempre meno augurabile che rimettersi nelle mani degli sfascisti patologici . Insomma ho considerato tutte le opzioni e resto convinto di quello che ho scritto.

    Piuttosto sono incredibilmente meravigliato della vostra assoluta sottovalutazione del pericolo di rimettersi nelle mani di coloro che ci hanno portato sull’orlo del baratro .State scherzando con il fuoco .

    • Di (---.---.---.133) 18 novembre 2012 20:16

      Io invece sono meravigliato dalla tua assoluta sottovalutazione del pericolo rappresentato da Grillo e chi gli sta dietro, nell’ombra.

      Propongono la fuoriuscita dall’euro e già questo sarebbe più che sufficiente. Propongono di massacrare stipendi e pensioni per consentire agli imprenditori di galleggiare.

      Propongono un sistema istituzionale - cosiddetto di democrazia diretta - che mette i brividi solo a pensarci, Ma dove esiste una cosa del genere e cosa comporterebbe ?

      Non hanno alcuna proposta per risolvere i problemi reali, economici, istituzionali, amministrativi dell’Italia

      l’unica cosa che propongono è di cacciare i vecchi politici per insediarsi al loro posto, una cambiale in bianco che con le premesse che ci sono è come infilare il collo in un cappio.

       

      Molto più serio mi sembra l’azione che ha avviato subito il neo presidente siciliano Crocetta, che in pochi giorni ha deliberato tagli di sperperi dell’ordine di un miliardo di euro, e non ha ancora finito.

  • Di (---.---.---.64) 18 novembre 2012 18:23

    Una proposta semplice semplice, per far capire ai partiti quanto sono amati.
    "Un numero di parlamentari proporzionale al numero di italiani che vanno a votare"

  • Di paolo (---.---.---.134) 18 novembre 2012 18:37

    ovviamente "più augurabile " .

  • Di (---.---.---.191) 18 novembre 2012 19:59

    Bi .. sMonti >

    Dopo un anno di governo il Debito è cresciuto di almeno 97 miliardi ed il Pil è sceso di 3 punti. Il costo della spesa quotidiana è aumentato del 4% e la disoccupazione è salita di 3 punti.
    Il “rigore di bilancio” è diventato l’austerità di un paese più povero.
    Dei “pilastri” equità e crescita si sono perse le tracce.
    Con le riforme sin qui varate per lo sviluppo rivedremo il Pil del 2007 solo a partire dal 2023.

    Da tempo il governo dei “tecnici” ha perso smalto e spinta.
    Della tanto citata Agenda Monti resta solo la copertina. Grilli avverte che “il peggio non è passato”.
    Continuare a dissertare sul dopo Monti non serve.
    Non serve al paese reale e neppure alla politica.
    Per i partiti la “chiamata alle urne” è l’unica vera sfida politica di capacità progettuali.
    Indicare subito un possibile “percorso d’uscita” è la sola prova di senso di “responsabilità”.
    Governare è anche assunzione di “rischi”. Nulla è finora cambiato.
    Già due anni fa la crisi si stava avvitando come Se fosse stagnazione

  • Di paolo (---.---.---.134) 19 novembre 2012 09:22

    E mica sto dicendo che Monti sia l’elisir ,sto dicendo che in questo momento e fino a quando gli italiani non saranno civilmente e civicamente più consapevoli ,Monti è il male minore .Stiamo procedendo a minor danno.

    "Capacità progettuali " ," senso di responsabilità " , spero che tu stia scherzando . Guarda che i rischi non sono per chi ci governa ma per noi poveri cristi .
    State sottovalutando la pericolosità sociale di questa classe politica ,compiendo lo stesso errore di sopravalutazione delle possibilità di Monti di cambiare in un anno le sorti di un paese scardinato alle fondamenta .O siete in buona fede (peggio) o siete conniventi ,delle due l’una.
    Monti ci serve per avviare l’Italia in un cammino di "normalità" istituzionale e sociale e per mettere in quarantena questi squallidi politicanti .E’ come un corso di rieducazione per bambini ritardati ,mi sono spiegato?

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