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Per i comunicatori italiani la Rete è ok, ma è meglio il contatto personale

Un’interessante ricerca, realizzata in occasione del Festival of Media Global, a Roma da domenica ad oggi, ha evidenziato che i comunicatori italiani costruiscono le loro relazioni anche attraverso il networking, ma il contatto personale è ancora il preferito.

Il Festival of Media Global 2014, evento importante dedicato ai professionisti della comunicazione che quest’anno fa tappa a Roma. Prendendo il via domenica e terminando oggi, si è voluto indagare proprio per questa occasione come i “comunicatori”, ossia i professionisti della comunicazione italiani curano le loro relazioni e in che modo, mettendoli a paragoni coi loro colleghi di Stati Uniti, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. Lo studio ha intervistato oltre 200 professionisti tra advertisers e professionisti di agenzie di comunicazione.

E diciamo subito, dando una prima estrema sintesi della ricerca, che per i comunicatori italiani, ma vale lo stesso per i colleghi europei, resta e gioca un ruolo importante il contatto personale, quindi la costruzione di relazioni che parta da contatto diretto tra le persone. Mentre i colleghi statunitensi nella costruzione delle loro relazioni professionali, si ispirano più spesso ai principi della “cultura online”, quindi dando più spazio all’online networking. E questo dato si riflette anche nel rapporto che loro gestiscono anche coi clienti.

E proprio in relazione alla caratteristica “personale”, i comunicatori italiani sostengono che il 25% delle nuove opportunità di business proviene proprio dall’attività di networking, quindi grazie alla Rete. Lo stesso dato lo si riscontra tra i loro colleghi del Regno Unito, mentre per i colleghi Usa si passa dal 10% al 25%. Per i professionisti della comunicazione francesi il networking permette loro di ottenere il 10% di nuove occasioni di business, mentre i tedeschi sostengono di ottenere dal 25% fino al 50% di nuove opportunità grazie al networking. Comunque il 36% dei professionisti, dei paesi presi in esame, sostiene di essere spinti ad usare la rete dalle loro stesse aziende.

Altro dato interessante che emerge da questa ricerca, è che gli italiani, insieme ai colleghi spagnoli e britannici, preferiscono mantenere contatti per lo più all’interno di contesti locali, durante meeting. Ma nonostante tutto, anche nonostante il contatto diretto di gran lunga preferibile, l’online networking per i comunicatori italiani è comunque un fattore importante, al quale viene dedicato il 75% del tempo dedito alle relazioni usando gli strumenti della rete per accrescere le loro reti di contatti locali e globali. Il restante 25% è dedicato alle interazioni “face-to-face”. E in relazione a quest’ultimo aspetto, il momento migliore per gli italiani è quello del pranzo, piuttosto che la cena o un altro momento. Il momento del convivio si conferma per i professionisti della comunicazione italiani come momento importante anche per sviluppare relazioni professionali. Gli americani invece preferiscono eventi di settore oppure sviluppare relazioni davanti ad un drink.

Lo studio ha considerato LinkedIn come piattaforma online per stringere relazioni di business e la maggior parte dei professionisti della comunicazione italiani intervistati hanno tra i 100 e i 500 contatti, mentre la maggior parte dei colleghi di Stati Uniti, Francia, Spagna e Regno Unito hanno tra i 500 e i 1.000 contatti. I colleghi tedeschi invece di dividono tra 100 e 1.000 contatti.

I comunicatori italiani hanno dichiarato che i loro contatti professionali si sviluppano tra 2 o 3 paesi massimo, mentre i colleghi di Stati Uniti, Francia e Germania dichiarano di sviluppare contatti in oltre 10 paesi. I colleghi di Spagna e regni Unito sviluppano i loro contatti tra 4 e 10 paesi. E se gli italiani, insieme ai tedeschi, francesi e spagnoli, dichiarano che i loro contatti si sviluppano tra le 50 e le 100 aziende, gli americani e i britannici invece sostengono che i loro contatti si sviluppano in oltre 100 aziende.

La ricerca è molto interessante che ci fornisce spunti importanti, ma anche un quadro più chiaro di come i comunicatori italiani costruiscono e mantengono le loro relazioni professionali e, soprattutto, attraverso quali piattaforme. Per quanto riguarda i professionisti italiani, si nota in maniera abbastanza evidente un approccio ancora molto offline, ma la ricerca evidenzia anche un forte impegno a stringere relazioni professionali usando gli strumenti della rete.

Il Festival of Media Global si è a Roma. Per consultare il programma della giornata potete farlo direttamente sul sito del festival, mentre perseguire le conversazioni, @FestivalofMedia e l’account del festival su Twitter e #FOMG14l’hashtag ufficiale.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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