• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Peggio dell’Italia? Il Brasile

Peggio dell’Italia? Il Brasile

Nel paese carioca l’aborto è considerato un crimine e metà dei parlamentari sono sotto processo

Tralasciando ogni commento sul vergognoso Lodo Alfano, di cui hanno parlato e discuteranno ampiamente autorevoli giornalisti ed esperti, almeno una piccola consolazione per il nostro povero paese possiamo trovarla dall’altra parte dell’Oceano.
Pare che
il Brasile su certi temi civili e sulla pulizia della classe politica sia messo peggio di noi. Per l’ennesima volta, dopo 17 anni d’attesa, la Commissione Costituzione e Giustizia dei deputati brasiliani ha respinto il progetto di depenalizzazione dell’aborto, chiedendo di non considerarlo più "un crimine".
30 voti contro e appena 4 a favore
, con una cornice di frasi a dir poco "moderne": "La donna può aver diritto ai suoi capelli e alle sue unghie, ma non al feto che trasporta nel suo ventre".
Purtroppo i diritti civili si scontrano con l’intransigenza e la chiusura della Chiesa locale, più evangelica che cattolica.
Se in Brasile i parlamentari sono sempre pronti a sbandierare un senso etico supremo sul corpo femminile,
lo stesso non si può dire per la loro condotta morale. Come afferma il prestigioso quotidinao "O Estado de S.Paulo", ben 268 dei 513 deputati sono sotto processo. Uno in particolare, Mario de Oliveira, del partito social-cristiano, è accusato addirittura del tentato omicidio di un collega.


L’immunità dei parlamentari brasiliani si trasforma in vera e propria impunità, con la complicità di colleghi e dei vertici giudiziari (solo il Supremo Tribunale federale li può giudicare).
Ai cittadini però importa soprattutto che i propri politici si dichiarino religiosi (secondo le statistiche
il 98,5 dei brasiliani non voterebbero per una persona non credente), ignorando o non ritenendo fondamentale il proliferare della corruzione.
In Brasile si può essere allo stesso tempo duri e repressivi con i diritti delle donne, proclamarsi profondamente religiosi e concedersi tranquillamente le ruberie del potere.

Prendi tre, paghi uno.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares