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"Pedofilia" introdotta nel codice penale. Ratificata la Convenzione di Lanzarote

Ratificata la Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro abusi e sfruttamento sessuale, ci sono voluti più di tre anni e sei passaggi tra Camera e Senato. Viene così introdotta nel nostro codice penale, all'articolo 414-bis, la parola "pedofilia". Questo farà scattare pene più severe per una serie di illeciti, da quelli di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati a sfondo sessuale a danno di minori, fino ai delitti di maltrattamento ai minori.

Introdotti anche due nuovi reati: l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l'adescamento di minorenni. Soprattutto, non si potrà più affermare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa.

La convenzione di Lanzarote è stata siglata il 25 ottobre 2007 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. L'obbiettivo è quello di rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali introducendo importanti novità. Oltre alle fattispecie più diffuse, come prostituzione infantile, pedopornografia, abuso sessuale e partecipazione coatta a spettacoli pornografici, l'attenzione si posa sui reati di grooming, ossia di adescamento attraverso internet e turismo sessuale. Il documento è stato sottoscritto da 41 paesi anche se solo in 10 l'hanno ratificato, gli stati aderenti si sono impegnati a modificare il proprio diritto penale per introdurre le nuove fattispecie..

In una nota l'Unicef fa sapere: "La ratifica della convenzione di Lanzarote approvata oggi è un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori contro lo sfruttamento sessuale e l'abuso dei minori".

L'argomento sembra mettere tutti d'accordo, messaggi di soddisfazione arrivano da tutte le parti politiche. La senatrice del Pd Serafini sottolinea “il cambiamento culturale nella tutela delle persone minori di età“ la Carfagna dedica l'apertura del suo blog ai festeggiamenti per l'approvazione della Convenzione. In aula però c'è ancora chi è ancora molto preoccupata come la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Idv, durante l'intervento in aula ha prima elogiato il nuovo provvedimento sottolineando i passi più importanti: ”Abbiamo infatti inasprito le pene per il reato di maltrattamenti in famiglia con l'estensione ai conviventi con l'aggravante se commesso contro un bambino di età inferiore ai quattordici anni. Inoltre, è prevista la pena dell’ergastolo a seguito di specifiche aggravanti nel caso di omicidio. Il passo ulteriore che dovremmo fare sarebbe quello di prevedere l'ergastolo nel caso l'omicidio fosse conseguenza di maltrattamenti".

Subito dopo però ha ricordato che, proprio poco tempo fa, è stato fatto dall'Italia un grosso passo indietro in tema di protezione di minori. Nella famosa Spending Review figura tra gli enti eliminati proprio l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile. Da qui l'invito della Carlino: “Auspico che il Governo in questa occasione assuma precisi impegni per garantire la prosecuzione delle attività dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, che rientra tra gli enti eliminati con l'ultima spending review, ma svolge un'attività fondamentale per il monitoraggio del fenomeno".

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