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Pasqua è bello viaggiare ma è crisi in Italia per le vacanze

Pasqua 2011 segno di crisi per le vacanze con una contrazione del 19% sul giro di affari  per gli italiani che non hanno scelto mete estere, anzi circa 50 milioni non si muoveranno dalla loro casa. A denunciarlo Federalberghi che rileva una forte frenata anche a causa della coincidenza della festività del 25 aprile con la pasquetta ed i vista della domenica del 1 maggio. Ma i consumi si fermano anche a causa della preoccupazione della crisi economica globale. Alla luce di tutto questo, sempre Federalberghi invita il Governo ed le imprese ad una riunione di confronto in vista della imminente stagione estiva. 

L’istituto Acs Marketing Solutions ha condotto così un’indagine prendendo a campione 3.000 italiani maggiorenni, che sta a rappresentare circa 50 milioni di cittadini, ed ha stabilito che seppur il nostro sistema alberghiero non abbia assolutamente aumentato le tariffe per venire incontro così alle difficoltà delle famiglie italiane, si ha ugualmente un decremento del giro d’affari dei consumi turistici interni del 19% rispetto al 2010. Secondo questa ricerca, per le vacanze di Pasqua, almeno il 17% degli italiani si concederà di dormire una notte fuori casa, e circa il 90% dei cittadini si accontenterà di una meta italiana e non straniera. Mentre 50 milioni di italiani non trascorrerà neppure un giorno di vacanza per così direfuori porta, la causa principale? Mancanza di soldi.

Per fare una statistica completa sui vacanzieri, malgrado la crisi, al primo posto si conferma come meta turistica il mare, a seguire montagna, lago e località termali. Si conferma così un calo di turismo nelle città d’arterispetto allo scorso anno. Il mare primo in classifica anche nelle destinazioni straniere, ma il successo maggiore rimane sempre per le capitali europee. Rimane stabile anche l’albergo come destinazione d’alloggio. A seguire la casa di parenti o amici, quella di proprietà e l’indiscusso agriturismo. Ogni italiano affronterà in media una spesa pro-capite di 309 Euro e la durata media dei pernottamenti si attesa intorno a 3 notti fuori casa. Che dire quindi delle brevi vacanze? La crisi c’è senza ombra di dubbio, ma l’italiano medio non rinuncia di certo ad un po’ di relax.

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