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Pacchetto sicurezza: razzismo velato

L’effetto sicurezza, inizia a produrre i suoi frutti di velato razzismo. È accaduto a Roma, domenica 12 luglio 2009 alle ore 9,00 presso il Capolinea Cotral Stazione Metro Laurentino.

L’arroganza non ha confine, come ci dimostra questo episodio cui ho personalmente assistito, domenica 12 luglio 2009, ore 9,00 al capolinea Cotral presso la stazione metro Laurentino, per intenderci gli autobus blu che svolgono servizio di trasporto pubblico extraurbano. In questo periodo estivo questi autobus che dalla Capitale portano sulla costa si riempiono di persone che per vari motivi, anche economici, preferiscono viaggiare con i mezzi pubblici per trascorrere una domenica al mare.

La mattina del 12 ultimo scorso alle ore 9,00, al capolinea intenti a prendere il mezzo pubblico che porta a Torvaianica c’era anche un gruppo di ragazzi bengalesi che per motivi di lavoro doveva raggiungere la costa. Un controllore o il responsabile del capolinea, si è eretto a proprietario temporaneo del mezzo pubblico, infatti si è messo davanti la portiera del mezzo come un soldato delle SS per decidere chi di questi ragazzi stranieri meritava di salire sul mezzo, diventato temporaneamente di sua proprietà, e dopo aver fatto la prima selezione, non contento è salito sull’autobus continuando a scegliere chi era meritevole di partire e chi, secondo il suo metro di misura, doveva rimanere a terra. Questi ragazzi, che lo supplicavano di farli salire perché dovevano raggiungere il posto di lavoro, si sono sentiti rispondere no dall’inflessibile paladino dell’arroganza che, non tenendo conto delle suppliche dei ragazzi stranieri, ha esclamato: “Adesso vediamo se riusciamo a far partire i pullman vuoti”.


Premesso che questi ragazzi erano provvisti di biglietto e non avevano al seguito borse ingombranti, ancora cerchiamo una spiegazione plausibile: per quale motivo al momentaneo proprietario del mezzo pubblico, giudice impassibile di quei ragazzi, non è stato ancora comunicato che il pacchetto sicurezza non è entrato in vigore e che, per ergersi a paladino della sicurezza, deve ancora aspettare qualche mese?
 
Il momentaneo proprietario del mezzo pubblico ha raggiunto il suo scopo, infatti l’autobus nonostante durante il percorso abbia effettuato altre fermate per la salita di altri passeggeri, è arrivato al capolinea con i posti (in piedi) ancora disponibili.
 
Speriamo che i vertici del Cotral vorranno fare chiarezza su questo increscioso e deprecabile disguido e prendere i dovuti provvedimenti per il zelante e arrogante personale del Cotral. I fatti sono accaduti domenica 12 luglio 2009, alle ore 9,00 sull’autobus che è partito dal Capolinea Roma Laurentino, per raggiungere il capolinea di Torvaianica alle ore 10,30.

Commenti all'articolo

  • Di peppe (---.---.---.23) 13 luglio 2009 11:56

    Caro Dino,
    quello che dovevi fare era semplicemente farti dare gli estremi di questo zelante controllore e minacciarlo di denunciare tutto alle autorià. Guarda come avrebbe fatto salire tutti, anzi sarebbe pure sceso lui!
    Finchè non avremo il coraggio di denunciare questi episodi questa gente farà sempre come vuole in barba ai più semplici diritti degli esseri umani.
    Purtroppo sembra che di questo coraggio in giro ce ne sia veramente poco...
    Saluti
    Peppe

  • Di Kocis (---.---.---.161) 13 luglio 2009 23:40

    Non voto lo scritto.

    Gentile Dino,

    di fronte ad atti di pratica razzista o di discriminazione a questi o a quelli, condotti da una persona imbecille che esplica un’attività pubblica, il cittadino democratico, in virtù delle leggi ancora vigenti - in specie la COSTITUZIONE - interviene direttamente, con i modi e le maniere energiche ( sempre civili) necessarie per tentare di ripristinare la legalità calpestata.

    Il contrasto alla legge razzista ha bisogno di cittadini coscienti e generosi per pretendere il rispetto dei Diritti Umani.

    Lamentarsi dopo è un atto proprio insignificante, direi codardo di umore democratico.

    • Di DinoBrancia (---.---.---.86) 14 luglio 2009 17:24

      Sig. Kocis, l’ intervento c’è stato e anche energico e qualche risultato è stato ottenuto, non ho riportato la notizia per trovare chi intervenisse al mio posto, ma solo per informare l’opinione pubblica della situazione.
      Grazie per il suo commento.

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