• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Oscuriamo il parlamento?

Oscuriamo il parlamento?

Il Sen. Giampiero D’Alia (Messina,22 settembre 1966) appartenente al partito politico dell’ Udc.

Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n.143 del Senato della Repubblica, promuove e ottiene l’inserimento di un emendamento (Art. 50-bis) nel ddl da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet", che porterebbe alla chiusura di portali come YouTube o Facebook, quest’ultimo considerato «indegno».

La rete oggi è il più potente mezzo che la gente ha a disposizione per accedere rapidamente alle fonti di informazione che ritiene più opportune. In una parola è oggi, probabilmente, uno dei mezzi che onorano il concetto della democrazia. Il senatore D’Alia assieme ai propri compari hanno deciso che oggi questo potente mezzo di informazione e di democrazia diretta deve essere messo a tacere.

Chiunque si servirà di tale mezzo per criticare, dissentire o invitare alla disobbedienza di un provvedimento di legge ritenuto ingiusto o nei casi più estremi, così come è accaduto su Facebook riguardo la costituzione di un gruppo che inneggiava a Provenzano, si provvederà con la repressione di tale attività (reato d’opinione) con l’oscuramento di quel determinato blog o portale che sia. Premesso che condanniamo fermamente gli imbecilli che costituiscono tali gruppi inneggianti a "cosa nostra" vorrei ricordare al senatore D’ Alia che, all’interno del proprio partito, militano alcuni personaggi in stretto contatto con la mafia.

Accanto al senatore D’ Alia siedono difatti Salvatore Cintola, 67 anni uomo che Giovanni Brusca, il capomafia killer del giudice Giovanni Falcone, considerava “un amico personale". Il Senatore Cintola non è mai stato condannato ma i suoi rapporti con uomini d’onore e l’appoggio da questi ottenuto nelle sue candidature sono provati da dichiarazioni ed intercettazioni. Nel processo per le ’talpe’ alla Direzione distrettuale antimafia, l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro, oggi membro della commisione vigilanza Rai, era imputato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto i pm avevano chiesto otto anni di reclusione (condannato poi per favoreggiamento semplice). La lista sarebbe ancora lunga ma vi posso assicurare che è molto interessante. Basta navigare un po in rete per ottenere tutte le informazioni di cui si abbisogna. Senatore D’Alia che facciamo oscuriamo il parlamento?

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares