• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Onore a Grillo, il Grande Uomo di Stato

Onore a Grillo, il Grande Uomo di Stato

“Onore a Grillo che da grande uomo di Stato ha fatto un passo indietro nella corsa alla Presidenza della Repubblica”.

Ho letto questa frase fra i commenti ad un intervento video di Marco Travaglio sul blog di Beppe Grillo, dove è stato accolto con entusiasmo “è un piaciere (sic) Marco rivederti sul blog” e qualche rimbrotto “Poveri italiani, poveri italiani. Fino a qualche giorno fa tra i grillini la candidatura della Bonino sembrava potesse essere una candidatura vincente, specialmente perché poteva essere la prima donna italiana Presidente della Repubblica ma sono bastate qualche parolina di Travaglio, qualche accusa, che sinceramente non mi sembra neanche tanto fondata (...) che la sua candidatura si sia praticamente sciolta come neve al sole”.

Con una certa dose di secca saggezza uno dice “scusate, ma si è detto che non si davano le percentuali dei primi 10 per non influenzare il voto e poi Grillo mette online l'articolo di Travaglio, Casaleggio dice chi va bene e chi no...” accorgendosi che il famoso detto “uno vale uno” è una frase un po’ così, buttata lì, mica roba da prendere sul serio.

Più incazzato un altro “oggi, giorno delle quirinarie il blog di beppe grillo, propone questo video. Ma neanche in nord corea si demoliscono i candidati durante una votazione. E' questo il concetto di democrazia che avete ?”. Provocatorio; si sarà beccato subito l’accusa di trollaggio.

Quando si tratta di decidere chi, cosa e quando il capopopolo non sta a guardare tanto per il sottile. La democrazia dal basso è, come dire, un’ipotesi, una méta da raggiungere, mica dobbiamo proprio stare a spaccare il capello in quattro, siamo seri. Solo i grillini (anzi: i casaleggini) se la bevono con nonchalance.

Naturalmente tutti sanno che Grillo ha fatto “un passo indietro” perché ha sulle spalle una condanna definitiva per omicidio colposo plurimo (per un incidente "provocato", non "accaduto", in cui morirono tre persone) e non perché è un “grande uomo di Stato”, ma tant’è. Anche qui si va per approssimazioni successive.

Ma se alle Quirinarie casaleggesche i votanti includono ingenuamente Prodi e Bonino nella top ten fra cui selezionare il vincitore (che poi tutti insieme appassionatamente voteranno in Parlamento) ecco che interviene il signor ‘uno vale doppio' Casaleggio che avverte: “Che sia super partes e preferibilmente non venga dal mondo politico e che rappresenti tutti gli italiani”, facilmente traducibile in “Prodi e Bonino, manco a parlarne” (salvo semi-smentite successive).

Quindi togliamo la Gabanelli e Dario Fo che già avevano declinato l’ipotetica offerta, Caselli per le inchieste contro i NoTav decisamente poco amate dal Movimento e Grillo per la manifesta impossibilità di cui sopra; poi mettiamo un asterisco su Ferdinando Imposimato che ha invitato saggiamente il M5S ad allearsi con il PD e che perciò rischia il cartellino rosso. Restano Rodotà, Zagrebelski e Strada.

Niente da dire sulle persone, con un piccolo dubbio sulla scarsa esperienza politico-istituzionale di Gino Strada, bravissima persona, ma probabilmente incapace di gestire, ad esempio, una situazione come quella di queste settimane. Un pesce fuor d'acqua.

I due rimasti sono entrambi ‘primissime scelte’. Sottoscrivo senz'altro uno dei due, anche se tutti i sondaggi - di cui ho già parlato - darebbero ampiamente in testa Emma Bonino.

E se questa è la volontà popolare, un movimento che dice di volere la "democrazia diretta" dovrebbe tenerne conto. O le Quirinarie sono qualcosa di diverso da un banale sondaggio ?

Forse sì, forse sono solo la foglia di fico per nascondere quello che in realtà decide il misterioso signor Casaleggio.

"Il M5S - dice il deputato M5S Giuseppe D'Ambrosio - è democrazia diretta dei cittadini, di tutti i cittadini, quindi se quei nomi sono espressione degli stessi, va rispettato il loro volere. La democrazia è questo. Rispettare il volere della maggioranza". Ma qui non ce n'è traccia.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.201) 16 aprile 2013 13:26

    E dalle con la Bonino. Non ti arrendi eh!

    Voi radicali Siete più sgraditi dei grillini. Avete disseminato il panorama politico italiano di trasformisti. Oggi si possono trovare radicali a destra a sinistra e nel cosiddetto centro. Ma perché non ve ne andate, non avete fatto già abbastanza danni??!!

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 aprile 2013 13:33
      Fabio Della Pergola

      Stia calmo 201.
      Non è colpa mia se la Bonino è in testa a tutti i sondaggi né che sia finita anche fra i 9 nomi selezionati dal M5S. Se poi andiamo a contare i trasformisti scommettiamo che ne troviamo di più fra gli ex socialisti, ex comunisti eccetera ?
      Quanto ai danni sono assolutamente convinto che prima di andarsene i radicali dovrebbero andarsene tutti gli altri. Perché i danni sono venuti da loro, caro amico, si rilegga un po’ la storia degli ultimi settant’anni !

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 aprile 2013 14:08
      Fabio Della Pergola

      Milena Gabanelli è il candidato M5S al Colle.
      Al secondo posto, dietro Gabanelli, si piazza Gino Strada. Seguono Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato, Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Romano Prodi e Dario Fo.

      Grillo spiega che ’’il nome della giornalista lo sosterremo alla prima votazione, alla seconda e anche alla terza. Dobbiamo aspettare e vedere cosa scelgono gli altri - prosegue - Non so cosa potrà succedere se si arriva alla quarta, prima stiamo un po’ a vedere cosa scelgono gli altri".

    • Di (---.---.---.142) 16 aprile 2013 17:33

      La Bonino è in testa solo nella tua testa

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 aprile 2013 18:14
      Fabio Della Pergola

      Il commentatore qui sopra non sa evidentemente consultare quei sondaggi che ogni quotidiano ha fatto in questi giorni e che diversi istituti domoscopici hanno pubblicato. Pazienza.

      Naturalmente essere "in testa" non significa affatto che l’elezione sia "probabile" né tantomeno "possibile". Tanto quanto la Gabanelli comunque.

  • Di (---.---.---.82) 16 aprile 2013 17:41

    PaoloM.
    Se non sbaglio l’articolo si riferiva al Grande Uomo di Stato (Grillo), che ha fatto un passo indietro.
    Forse, oltre che non poter essere capo dello stato per trascorsi penali, non si sente in grado di fare il capo di stato.

  • Di (---.---.---.204) 16 aprile 2013 19:38

    Depressione >
    Qualcuno aveva sperato in Celentano, con Grillo premier.
    Ora dovrà rinunciare anche alla Gabanelli, magari con Iacona premier.
    E’ questo l’addio alla "lotta contro i poteri forti"?
    Forse è Tutta colpa di Carosello se piovono solo spot ...

  • Di paolo (---.---.---.121) 17 aprile 2013 08:42

    Fabio , la Bonino candidata c’è l’hanno messa per fare "pendant " ,speriamo che non venga presa in considerazione .Poi i sondaggi valgono per quello che sono , la stragrande maggioranza degli intervistati normalmente non sa neanche di che si parla ,vanno a "sensazione" o per pura partigianeria . Mentre la Gabbanelli è una provocazione di un comico che si sta divertendo alle spalle degli italiani e che dal suo camper (regalato) lancia segnali mafiosi per poi sghignazzarci sopra .Speriamo che prima o poi qualcuno lo prenda a calci nel sedere .

    La carica di presidente della Repubblica richiede equilibrio ,quindi tutto meno che una " integralista " come la Emma che può andar bene per le battaglie civili e che ,politicamente parlando , ne ha combinate (con Pannella) di tutti i colori , cosi’ come richiede anche competenza istituzionale e la Gabbanelli stessa è consapevole di essere inadeguata .

    Se invece venissero eletti o Amato o D’Alema (quelli di Silvio non li prendo neanche in considerazione ) ,vendo tutto e me ne vado fuori da questo paese.Ho deciso.
    ciao

    • Di (---.---.---.93) 17 aprile 2013 09:45

       Molto probabilmente hai ragione e alla fine dei giochi la spunterà uno come Rodotà che dà sufficienti garanzie a tutti ed è assolutamente rispettabile.

      Su Amato/D’Alema sono d’accordo con te: sono nomi che preludono ad un ibrido da brivido (e alla progressiva sparizione della sinistra da questo paese), ma la Bonino è meno "fuori dai giochi" di quanto possa sembrare; anche perché è "integralista" su diritti civili che tutti, meno il Vaticano, sono disposti ormai a condividere senza troppe storie (non come Pannella che ha i suoi furori da fuori di testa). E il Vaticano ora come ora conta poco. Aveva puntato tutto su Monti e Casini ed è rimasto a bocca asciutta. E poi ha le sue gatte interne da pelare.

      Vedremo. Ciao

    • Di (---.---.---.93) 17 aprile 2013 10:01

      Aggiungo dal Corriere.it di oggi

      http://seigradi.corriere.it/2013/04...

      "Secondo un’indagine delle conversazioni di Twitter sul tema «Quirinale» condotta da Almawave per individuare i candidati più citati e quelli favoriti Emma Bonino risulta essere la candidata favorita dagli utenti della rete, seguita da Romano Prodi.

      L’analisi è stata condotta su 100.043 i cinguettii"

      FDP

  • Di (---.---.---.6) 21 aprile 2013 19:21

    Iperdemocrazia >

    Quando Prodi è diventato candidato del PD è stato Grillo a sentenziare che “nessuno dei 5 Stelle si è mai sognato di votarlo”. Vero è che Prodi non è salito sul podio dei candidati indicati dagli “Iscritti” M5S, ma è anche vero che ha avuto più preferenze di Dario Fo.

    Appena 3 giorni prima, quando la Gabanelli era la sua prima candidata al Colle, sempre Grillo invitava pubblicamente Bersani a votarla. Precisava: “Date questo segnale e poi vediamo. Sarebbe primo passo per governare insieme”.

    Adesso che ad essere rieletto è stato Napolitano, per Grillo, è stato Bersani a voler incontrare M5S “solo per chiedere voti”. Tiene altresì a precisare che se avesse chiesto di governare insieme, “ci avrebbero pensato”. Per ottenere, ad esempio, di “eliminare i rimborsi elettorali”.

    C’è di più. Grillo è convinto che tutti gli altri partiti “non sono abituati” alla sua “iperdemocrazia”. Per certo sono abituati a quella “normale” democrazia che non prevede che sia uno, Grillo, a dettare l’agenda di governo e che i suoi alleati ci mettano solo i voti.

    Ergo. Si può dire e fare di tutto finchè dura il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares