Omicidio Basile: ancora nessuna svolta nelle indagini
AgoraVox ha seguito in passato la storia di Peppino Basile, consigliere comunale dell’Italia dei Valori di Ugento, un piccolo paese del Salento, assassinato con 19 coltellate la notte tra il 14 ed il 15 giugno 2008.
I media si affrettarono a liquidare il caso come “omicidio passionale”, deviando l’attenzione dal reale movente dell’assassinio: le battaglie scomode di Basile in difesa dell’ambiente e contro “’o sistema”, la devastazione del territorio ad opera dell’amministrazione comunale di Ugento, con la complicità di imprenditori e affaristi locali.
Le sue agguerrite audizioni nell’aula del consiglio comunale di Ugento e nell’amministrazione provinciale di Lecce non risparmiavano nemmeno la gestione del parco della Marina, gli interessi della Erg nel mega parco eolico di Ruffano, l’abusivismo edilizio nel villaggio turistico Orex e presunte irregolarità nella concessione della Pineta comunale.
Uno di questi è il nipote di Eugenio Ozza, il sindaco di Ugento.
Per ora non ci sono arresti e gli unici due indagati sono i vicini di casa di Basile, tra cui un ragazzo di 17 anni interrogato in qualità di testimone dell’omicidio e indagato insieme al padre per false dichiarazioni (avrebbe mentito su alcuni dettagli dell’omicidio per coprire qualcuno).
Dopo la quinta audizione il giovane si trova anche accusato di favoreggiamento dal pm Simona Filoni, della Procura per i minorenni di Lecce.
Altri minori sono ascoltati in queste ore dalla Procura, nomi nuovi, non ancora iscritti nel registro degli indagati, che potrebbero riferire altri particolari della notte in cui Peppino Basile venne brutalmente assassinato.
Per approfondimenti:
http://www.iltaccoditalia.info
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