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Oggi le coniche

Le inutili secanti mentali degli amministratori pubblici, attraverso le loro mancanze, il mettersi accanto e l'andare oltre sfolgorano come il faro di Alessandria, considerato all'epoca in cui lo studio delle coniche si cominciava a trattare diffusamente una delle sette meraviglie del mondo.

Mary Pickford. Una che pesa 2 Oscar. Come migliore attrice nel 1930, alla carriera nel '76. Una grande attrice del cinema muto, soprannominata "America's sweetheart" (la fidanzatina d'America). Il conto dei soprannomi oggi non lo si tiene più a mente e si confondono pure con nomignoli imbarazzanti. La ragazza della porta accanto che apre subito se bussa l'uomo che non deve chiedere mai perché è nato in padania e ce l'ha duro di natura al contrario di quei tronisti piagnucolosi che non sono buoni neanche per una burlesque tra olgettine ed escort vestite da suora.

Le prossime elezioni politiche potrebbero essere paragonate a questi personaggi divenuti un must dopo l'antropomorfizzazione al referendum istituzionale sulla scelta fra monarchia e repubblica. Il 24 febbraio prossimo sarà il giorno del nostro destino politico. C'è chi vorrebbe metterlo in mani sicure. Inizia il riscaldamento degli aspiranti “Peones”. Politicanti da strapazzo roteano il capo muggendo in equilibrio sul fondoschiena prospiciente a 90°. Viaggiano in coppia per farsi coraggio, come Ciccillo e Ninetto nel film diretto nel 1966 da Pier Paolo Pasolini, Uccellacci e uccellini, a cercare falchi e passeri da evangelizzare. Parabola, iperbole in una ellisse da “Le Coniche di Apollonio” (225 a.C. circa). Un visionario è tutto quanto e se non siete d'accordo prendetevela con Pasolini.

Nella teoria del Grande Geometra sulle coniche nello spazio a tre dimensioni, l'inclinazione del piano secante determina il tipo di sezione. Con questo processo propositivo si ha una “ellisse” quando il piano secante incontra entrambe le generatrici contenute nel piano assiale; si ha una “parabola” quando il piano secante è parallelo a un lato del triangolo assiale; si ha una “iperbole” quando il piano secante incontra un solo lato del triangolo assiale. Invece, le secanti mentali dei politici di provincia convergono tutte sulla “Festa de Noantri”, che si celebra in onore della Beata Vergine del Carmelo a Trastevere in Roma.

Apollonio fu anche il primo ad attribuire alle coniche i nomi di “ellisse (mancanza)”, “parabola (mettere accanto)” e “iperbole (andare oltre)”. Le inutili secanti mentali degli amministratori pubblici, attraverso le loro mancanze, il mettersi accanto e l'andare oltre sfolgorano come il faro di Alessandria, considerato all'epoca in cui lo studio delle coniche si cominciava a trattare diffusamente una delle sette meraviglie del mondo. Le folgori si scagliano contro il barellato incastrato in un angolo retto di un Pronto Soccorso sempre in emergenza personale a fiato corto ma rigorosamente risanato dalla spending review.

Una allampanata nelle eccellenze sbandierate da politicanti che poi però portano a curare i loro cari in luoghi più sanitariamente sicuri e soprattutto a distanza di sicurezza da nomine di primariato acefalo. Non tralasciando di disapprovare la mobilità passiva nelle ASL di cui sono responsabili. Le eccellenze di paesaggi sublimi e ammalianti, di mari e monti, per poi andare a comprare case di villeggiatura in una precisa porzione orientale del Mediterraneo a sud delle coste della Turchia. E Dio solo lo sa perché!

La scuola pubblica a pezzi, comunque la migliore. Sebbene senza una lira, un'altra eccellenza. Ma anche in questi casi i leader non rinunciano di avviare agli studi la propria prole all'estero non prima di avere postato un ammonimento su Facebook riguardo le allarmanti statistiche sui modelli statalisti, corporativi e protezionisti che, secondo Baverez dell'École nationale d'administration publique, porteranno presto a una inquietante proletarizzazione dei popoli. Scriveva il senatore Fabrizio Di Stefano: "Apprendo dalla fantasiosa penna dell'amico Sebastiano Calella di aver abbandonato il Pdl, così come apprendo della vocazione da “novello Catilina” del Presidente Chiodi. Mi sorprendono entrambe le affermazioni, poiché non ne ero a conoscenza...". 

"Lucius Sergius Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque. Lucio Catilina, nato da nobile famiglia, fu di grande forza sia d'animo sia di corpo, ma di indole malvagia e corrotta. Furono gradite a questo le guerre civili, le stragi, le rapine, la discordia civile fin dall'adolescenza e in esse impegnò la sua giovinezza. (...) bramoso dell'altrui, prodigo del suo, ardente nelle passioni. Ebbe abbastanza eloquenza poco accorgimento. L'animo insaziabile bramava sempre cose smisurate, incredibili, troppo alte. Dopo la dittatura di Lucio Silla, un desiderio grandissimo di impadronirsi dello stato lo aveva invaso; né aveva nessuna remora nel modo in cui lo conseguisse, purché si procurasse il potere. (...) Inoltre lo incitavano i costumi corrotti della popolazione, che mali pessimi e diversi fra loro, lussuria e avarizia, travagliavano." 

La voce che si pone sempre di sbieco rispetto al mondo, al reale, a se stessi. Il primo giorno dopo una perdita, la nuova assenza resta sempre lì; dovremmo essere l'uno dell'altro attento, e gentili anche, finché ci resta un po' di tempo.

“Il ricordo di una giovinezza non è un tesoro perduto. Una possibilità mai esistita”. (Philip Larkin)

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