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Ocse: l’Italia è sulla giusta strada, ma la disoccupazione salirà

L'ultimo rapporto dell'Ocse parla di noi come di un paese duramente colpito dalla crisi e a farne le spese sono sostanzialmente i giovani e intanto la produzione industriale cala del 6,9%

I rapporti non sono di certo incoraggianti, da Parigi si registra un calo in tutta l'Eurozona dell'occupazione, mai così bassa, i senza lavoro sarebbero di poco superiori all'11%, in più il tasso non sarebbe distribuito in modo uniforme, a pagare le spese della profonda crisi che ha investito il vecchio continente sarebbero per la maggior parte i giovani nel lungo periodo e i lavoratori non qualificati.

La nuova riforma sul lavoro è stata accolta in maniera positiva, anche perché era da tempo che molti dei paesi membri spingevano per una riforma del sistema lavorativo italiano, in modo da realizzare un'incidenza minore del costo del lavoro attraverso la flessibilità ed espandere gli ammortizzatori sociali ad un ventaglio più ampio, ma l'organizzazione avverte che l'applicazione della riforma deve essere realizzata il più celermente possibile.

Infatti le previsioni danno il Pil in calo per tutto il 2012 e solo nel 2013 si stabilizzerà la crescita allo 0%, questo si tradurrà effettivamente in una nuova contrazione dei posti di lavoro che dovrebbe, però, essere contenuta dalle riforme e dalle manovre anti-crisi. Il settore industriale cala in generale di quasi sette punti rispetto a un anno fa, ma alcuni compartimenti sono stati più colpiti di altri, basti pensare all'industria automobilistica con una discesa folle del 20%, insieme al settore tessile e della moda (meno 11%).

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.96) 11 luglio 2012 12:35
    Damiano Mazzotti

    Io ho sempre saputo che chi non ha i soldi non può comprare niente...

    L’aumento dei precari e dei disoccupati nel mondo darà presto il colpo di grazia a questo sistema debitalista truffaldino bancario, mascherato da capitalismo finanziario multinazionale, che con il vecchio e sano capitalismo econonomico e familiarie non ha niente a che fare!

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.96) 11 luglio 2012 13:47
    Damiano Mazzotti

    Detto da un italiano figlio di generazioni e generazioni di italiani traffati e truffatori prima che un solo americano inventasse i computer truffaldini della Goldman Sachs e dei loro amici di merende che gli reggono ingenuamente il gioco, come nel gioco italianissimo delle tre carte. Lo sapevate che questi banchieri godono di questi computer esclusivi proprio all’interno della borsa americana, fianco a fianco con quelli "onesti" di tutti gli altri?

    Forse è proprio per questo motivo che le più grosse banche private americane assumono un sacco di italiani nei loro ranghi... Sanno che sono i più esperti del settore!

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