Occhi su Napoli
Napoli... terra di pace, d’onore, di ricchezza, di sole, di prati verdi, di cielo azzurro, d’onestà, di solidarietà, una volta tanto tempo fa, quando il popolo unito, testardo faceva valere i suoi diritti, si ribellava all’ipocrisia, all’accattonaggio, all’estorsione.
Ma ora c’è ancora chi si ribella? Chi da giustizia a tanti eroi morti per la verità? Una verità che tanti conosciamo, ma taciamo omertosi, avvolti nel cancro della città. Napoli... terra disonesta, di malavita, senza speranza, caduta nel silenzio, nelle barbarie, che usa il progresso per uccidere il futuro.
Il declino è qui intorno a noi e come pipistrelli ci aggiriamo per le strade senza essere in grado di far nulla, siamo diventati ciechi ma come si può tacere quando la degenerazione è fuori i nostri usci di casa??
Perché non si fa nulla?? Gli occhi corrono sulla stessa strada vedono molti alberi, alta erbaccia e... cumuli di rifiuti, montagne di rifiuti buttati lì nei campi dove i nostri contadini coltivano ciò che ogni giorno noi mettiamo a tavola, da un lato il pomodoro mangiato ieri dall’altro quello che mangeremo domani e chissà quanti altri occultati sotto terra...
E’ solo tutta una grande beffa, hanno cambiato solo il posto ma la spazzatura rimane sempre per le strade. Come può tutto ciò non far muovere nessuno? Perché il silenzio è così assordante?
Questa è una piccola strada ma se non si può niente su queste piccole zone come facciamo a salvare Napoli? Se le istituzioni sono inermi di fronte a così poco come possiamo avere fiducia in loro per riuscire a cambiare qualcosa? Chi le ferma? Cosa le ferma? Cosa c’è sotto? Perché un solo occhio riesce a vedere tanto e l’occhio di uno stato non vede nulla?
Caro Padre, lavori per me, per darmi un futuro più tranquillo, ma sai che ti dico, lascia stare, questa terra non mi vuole, non vuole i suoi figli, è ingrata, non dà ricompensa è in lento declino e “io” quel declino non voglio vederlo.
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