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Occhi su Napoli

Napoli... terra di pace, d’onore, di ricchezza, di sole, di prati verdi, di cielo azzurro, d’onestà, di solidarietà, una volta tanto tempo fa, quando il popolo unito, testardo faceva valere i suoi diritti, si ribellava all’ipocrisia, all’accattonaggio, all’estorsione.

Ma ora c’è ancora chi si ribella? Chi da giustizia a tanti eroi morti per la verità? Una verità che tanti conosciamo, ma taciamo omertosi, avvolti nel cancro della città. Napoli... terra disonesta, di malavita, senza speranza, caduta nel silenzio, nelle barbarie, che usa il progresso per uccidere il futuro.

Il declino è qui intorno a noi e come pipistrelli ci aggiriamo per le strade senza essere in grado di far nulla, siamo diventati ciechi ma come si può tacere quando la degenerazione è fuori i nostri usci di casa??

Via Padula, la strada che da Mariglianella porta a San Felice a Cancello sempre trafficata e non solo di macchine che raggiungono gli uffici e gli agriturismi di domenica, ma lì vi è anche il traffico di prostituzione. Sono anni ormai... lo ricorda mio nonno, mio padre e ora io... il luogo è sempre lo stesso, un lungo marciapiede di prostitute di colore, nei loro volti un sorriso nei loro sguardi tanta paura. Chi le porta lì? Arrivano qui in Italia per trovare fortuna invece trovano solo sfruttatori e vigliacchi, basterebbe fermarsi lungo via Padula una sola mattina per vedere chi le trascina in quel posto o aspettare una sera e vedere chi le va a riprendere e dove le conduce...

Perché non si fa nulla?? Gli occhi corrono sulla stessa strada vedono molti alberi, alta erbaccia e... cumuli di rifiuti, montagne di rifiuti buttati lì nei campi dove i nostri contadini coltivano ciò che ogni giorno noi mettiamo a tavola, da un lato il pomodoro mangiato ieri dall’altro quello che mangeremo domani e chissà quanti altri occultati sotto terra...


E’ solo tutta una grande beffa, hanno cambiato solo il posto ma la spazzatura rimane sempre per le strade. Come può tutto ciò non far muovere nessuno? Perché il silenzio è così assordante?

Questa è una piccola strada ma se non si può niente su queste piccole zone come facciamo a salvare Napoli? Se le istituzioni sono inermi di fronte a così poco come possiamo avere fiducia in loro per riuscire a cambiare qualcosa? Chi le ferma? Cosa le ferma? Cosa c’è sotto? Perché un solo occhio riesce a vedere tanto e l’occhio di uno stato non vede nulla?
 
C’è la strana sensazione che la malavita che tentiamo di combattere altro non sia che chi dice che ci aiuta a combattere... Vorrei una voce unita, vorrei 100 mani oneste, che dessero onore alla mia città che lentamente muore.

Caro Padre, lavori per me, per darmi un futuro più tranquillo, ma sai che ti dico, lascia stare, questa terra non mi vuole, non vuole i suoi figli, è ingrata, non dà ricompensa è in lento declino e “io” quel declino non voglio vederlo.

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