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 Home page > Tribuna Libera > Nuova strategia anti black bloc: "Lasciarli fare"

Nuova strategia anti black bloc: "Lasciarli fare"

In contemporanea alla manifestazione di apertura di Expo 2015, ieri a Milano è andata in scena l'ennesima prodezza distruttiva degli incapucciati vestiti di nero.

Non si sa esattamente quanti fossero e i loro paesi di origine: di sicuro c'erano molti italiani e poi tedeschi, inglesi, spagnoli e francesi. Quindi diciamo una bella rappresentanza europea di belligeranti sfasciatori antisistema, anti Expo, anti TAV, anti BCE: insomma antitutto .

I dati ufficiali parlano di diverse centinaia ma l'impressione visiva, riportata dalle ininterrotte dirette televisive di SKY e RAInews, purtroppo gestite da fastidiose giornaliste logorroiche dal momento che le sole immagini erano eloquenti, è che fossero al massimo un paio di centinaia. Secondo copione ormai consolidato si sono staccati dal corteo principale dei manifestanti, autorizzato a procedere lungo un percorso stabilito dalla prefettura, e hanno dato inizio alla distruzione di tutto ciò che incontravano sulla loro strada e che avesse un minimo di parvenza capitalista .Quindi banche,vetrine di negozi che esponevano merce preziosa, sedi di aziende e ovviamente auto di grossa cilindrata rovesciate e date alle fiamme. Di auto bruciate alla fine se ne contano almeno una ventina, mentre il sindaco di Milano Pisapia promette non meglio precisati "aiut " o contributi del Comune a chi ha avuto ingenti danni. Ho il ragionevole dubbio che anche questa promessa, come in tutti gli altri precedenti, finirà in vacca.

Per l'occasione, dopo i trionfalistici annunci delle giornate precedenti che magnificavano l'opera di prevenzione messa in campo dalle forze dell'ordine e che evidentemente non sono serviti a nulla, è stata inaugurata una nuova strategia per contrastare questi fenomeni di guerriglia urbana, si chiama contenimento.

In sostanza, come le immagini hanno abbondantemente ed inconfutabilmente dimostrato, la polizia si schiera e procede a rispettabile distanza di sicurezza, lanciando lacrimogeni ma senza caricare. Nel contempo i barbari, peraltro tutti dotati di maschere antiga , tute protettive, caschi e mazze procedono a ritroso distruggendo ogni cosa sul loro percorso come le bibliche cavallette, mettendo in campo una chiara strategia di tipo militare. Insomma una specie di surreale balletto a due dove io avanzo e tu retrocedi ma non ci incontriamo mai, neanche ci sfioriamo. Dopo un paio di ore di ordinaria follia, gli icappucciati travisati hanno lasciato i vestiti e tutto l'armamentario sul campo di battaglia e si sono bellamente dileguati. Spariti nel nulla. 

Stamani sento i tg e i commenti sui fatti di ieri, dopo ovviamente averci prima sciorinato l'enfasi per la magnificenza dell'Expo che ha stupito il mondo.Giusto orgoglio nazionale ovviamente, sfruttato dal premier Renzi per bombardare di "signori miei" tutti gli uccelli del malaugurio e i pessimisti cronici di questo paese. Per inciso mi ha sorpreso, visto che di un toscano ed in particolare di un fiorentino stiamo parlando, sentirlo dire "L'Italia è un paese che possiamo farcela, che abbiamo i mezzi...", strano abbinamento di un soggetto al singolare con un verbo declinato al plurale da parte di uno straordinario ed esperto oratore come lui.

Ma passiamo ai fatti seri. L'opinione prevalente nei media di oggi, almeno tutti quelli che ho sentito, è che la nuova strategia messa in campo dalle forze dell'ordine avesse evitato guai peggiori, non facendo il gioco dei delinquenti che cercavano lo scontro fisico. Lo dimostrebbe il bilancio di soli dieci rappresentanti delle forze dell'ordine leggermente feriti. A parte il fatto che bisognerebbe chiedere anche l'opinione di quel pugliese appena sbarcato a Milano in via Magenta che si è visto l'auto incendiata con ancora dentro i bagagli, poco o nulla è stato rimarcato sul fatto che si contano appena una decina di fermati, dei quali solo quattro a rischio di essere incriminati.

C'è da chiedersi come sia possibile che in una città letteralmente tappezzata di telecamere, seppur sapientemente e preventivamente in parte oscurate con vernice spray dai delinquenti, non avere ottenuto un risultato migliore. Misteri italiani.

Altro giustificativo ricorrente è che i fatti di Milano fanno il paio con quanto avvenuto nella recente inaugurazione della nuova sede della BCE a Francoforte (Germania); come dire che ormai ovunque succedono e che dobbiamo aspettarceli ogni volta che qualcuno decide di sfilare per protestare. Ovvio che il diritto di manifestare il proprio dissenso è un diritto inalienabile, ma ho sentito poco o nulla rimarcare il fatto che in Germania, a fronte di una ottantina di poliziotti feriti, sono stati "arrestati", per fatti analoghi, ben 350, e non dieci o venti, disgraziati demolitori. E sicuramente molti di questi arrestati resteranno nelle patrie galere tedesche a meditare sulle loro prodezze. Da noi, malgrado il ministro degli interni Angelino Alfano abbia lanciato una specie di criptica diffida alla magistratura "guai liberarli subito..." ,state certi che in pochi giorni ,forse due al massimo, saranno uccel di bosco come gli hooligans olandesi che hanno semidistrutto Roma, dei quali non uno è in carcere, con l'aggravante che il governo olandese ci ha poi bellamente snobbato.

Rimane il duo Salvini -Grillo ha chiedere le dimissioni di Alfano, ma questo è un copione già visto. A parte l'incoerenza di Salvini che quando Roma fu messa a ferro e fuoco ed il Ministro degli interni era Maroni (Lega) non proferì parola, ovviamente Alfano non solo non si dimetterà ma andrà in televisione a magnificare l'eccellente risultato ottenuto con la nuova inaugurata strategia di polizia ,ossia "il contenimento".

Come sempre siamo dei campioni di inventiva, su questo terreno non ci batte nessuno, ha ragionissima il premier Matteo Renzi. 

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