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Nucleare: la Cassazione ammette Referendum

Il subdolo boicottaggio architettato dal Premier Silvio Berlusconi, per stoppare il giudizio popolare sull'energia nucleare, ha fatto flop. La Cassazione boccia la decisione del Governo dando via libera al voto referendario. Giustizia è fatta.

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Sarebbe stato assurdo, impedire al Popolo Sovrano di esprimere comunque il proprio giudizio sul nucleare. Moratoria o no, gli italiani hanno il diritto di esprimersi su una questione così delicata e così importante per l'umanità, che se la Cassazione avesse detto no, si sarebbe dimostrata antidemocratica. E invece la Suprema Corte si è appena pronunciata, ammettendo il quesito sull'energia atomica.

"Si afferma la forza serena della Costituzione contro il tentativo giuridicamente maldestro di raggirare il corpo elettorale, cioè 40 milioni di cittadini", ha commentato l'avvocato Gianluigi Pellegrino che ha sostenuto le ragioni referendario davanti alla Cassazione.

Ora, è nostro compito andare a votare per raggiungere il quorum e impedire che disastri sottostimati come quello di Fukushima, di cui non ci raccontano tutta la verità, ma che sono certa arrecherà enormi danni all'umanità, si ripetano. Tutti i Paesi intelligenti stanno facendo dietro front, ultima la Germania, che ha deciso di dismettere tutte le centrali entro il 2022.

In Giappone la siituazione è gravissima e peggiorerà col tempo. Sembra che le nocive radiazioni emesse da Chernobyl, al confronto, siano barzellette. Credo che le conseguenze si ripercuoteranno a livello planetario. E ancora non basta per dire basta, per rifiutare ragionevolmente un'energia troppo, troppo pericolosa?

Se questo scellerato governo pensa di fare il bello e il brutto tempo, andando contro i nostri interessi, si sbaglia di brutto. Abbiamo l'arma del voto, non la sprechiamo. Diciamo di nuovo NO al nucleare, votando SI all'abrogazione di leggi approvate da questi sciacalli. Peccato che la campagna sul referendum sia stata davvero fiacca e anch'essa boicottata spudoratamente, creando ulteriore confusione negli elettori. Bene fa l'Agcom a richiamare subito la Rai  che deve incrementare la scarsa informazione. Dobbiamo recuperare divulgando, perchè c'è ancora il rischio del non raggiungimento quorum. Passiamo parola.

Come si vota:

I referendum si terranno in tutta Italia Domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e Lunedì 13 giugno dalle 7 alle 15. Si voterà nel proprio Comune di residenza, nella sezione elettorale indicata sulla propria tessera elettorale. Gli elettori dovranno esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento e riceveranno da un componente del seggio 4 schede di diverso colore ognuna con un quesito e due caselle con su scritto “SI’” e “NO” sulle quali bisognerà apporre una croce: per votare “SI’”, e quindi per abrogare la norma oggetto del quesito, bisogna barrare la casella del “SI’”. Viceversa, per votare “NO” e mantenere la norma già esistente, bisogna barrare la casella del “NO”.

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