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Non esiste una sola via praticabile...

 

 

Monti ha dichiarato che l'Italia sta attraversando un percorso di guerra. La suggestione massmediatica è sempre più marcata per farci credere che non ci sia alternativa alla cura propinata dai tecnici. Una buona parte dell'Europa è ostaggio dei mercati e della finanza e l'imperativo è uno solo: non c'è alternativa, è questa l'unica strada percorribile. Non c'è alternativa al neoliberismo e alle sue crisi cicliche: è il miglior sistema economico possibile. Non si può sostituirlo perché va avanti da secoli...

Molti in Europa e nel mondo invece propongono un “Green Deal”, un piano di crescita che sia mirato alla parziale sostituzione delle energie non rinnovabili con quelle alternative, ad una conversione ecologica e, tramite tutto ciò, la creazione di nuovi posti di lavoro e quindi l'agognata crescita che da tempo si insegue. Bisogna cominciare ad investire in strade alternative a quelle percorse fino ad ora: c'è bisogno di una rigenerazione del sistema economico mondiale vigente.

Una maggiore moderazione di un “capitalismo sfrenato”, una moderazione dell'eccessiva globalizzazione dei mercati e, come ultima, una moderazione dei consumi energetici da attuarsi con politiche volte al risparmio energetico. Sono strade difficili da percorrere perché da tempo ci hanno inculcato che esiste una sola via praticabile. Sono difficili da percorrere perché i governi e i vari partiti politici sono “granitici” nelle loro posizioni in relazione all'elettorato. Sono strade difficili da percorrere perché coloro che hanno potere grazie allo sfruttamento delle varie energie non vogliono perderlo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.160) 13 luglio 2012 19:51

    Montingham >

    Entro 60 giorni il Parlamento dovrà convertire il Dl bis sulla spending review ed i suoi ingenti tagli al sistema pubblico. Dl che il governo, se costretto, potrà riproporre apportando qualche modifica.

    Monti ha di riserva, in ogni caso, altri preannunciati provvedimenti.
    Dalla “rimodulazione” delle agevolazioni fiscali all’incremento dell’aliquote IMU.
    Sempre incombente resta l’aumento dell’IVA sui generi di largo consumo.

    Il testimone passa a Grilli?
    Può variare la forma, ma non il “memorandum” di un governo “votato” solo al rigore di tasse e tagli.
    Ci dicono che è il dazio dovuto alla “credibilità” internazionale ed allo scudo per “contenere” lo spread. Fino a gennaio, precisa Monti.
    Nel paese del Barbiere e il Lupo non mancano soluzioni davvero singolari …

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