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Entro 60 giorni il Parlamento dovrà convertire il Dl bis sulla spending review ed i suoi ingenti tagli al sistema pubblico. Dl che il governo, se costretto, potrà riproporre apportando qualche modifica.
Monti ha di riserva, in ogni caso, altri preannunciati provvedimenti.
Dalla “rimodulazione” delle agevolazioni fiscali all’incremento dell’aliquote IMU.
Sempre incombente resta l’aumento dell’IVA sui generi di largo consumo.
Il testimone passa a Grilli?
Può variare la forma, ma non il “memorandum” di un governo “votato” solo al rigore di tasse e tagli.
Ci dicono che è il dazio dovuto alla “credibilità” internazionale ed allo scudo per “contenere” lo spread. Fino a gennaio, precisa Monti.
Nel paese del Barbiere e il Lupo non mancano soluzioni davvero singolari …