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Non aver paura, firma contro il razzismo

Presentata a Perugia nei giorni scorsi, da Cgil Cisl e Uil la campagna nazionale contro il razzismo "Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti".

La campagna nazionale contro il razzismo NON AVER PAURA, APRITI AGLI ALTRI, APRI AI DIRITTI è stata presentata lo scorso 24 giugno a Perugia durante la conferenza che si è tenuta presso l’Associazione della stampa umbra a cui hanno partecipato i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Manlio Mariotti, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini.

I sindacati umbri, presenti sia a livello regionale che territoriale e provinciale, denunciano, uniti, il pericolo sempre più attuale di una deriva xenofoba e razzista della nostra società alimentata dalla diffusione di informazioni fuorvianti e campagne di criminalizzazione che fanno prima di tutto un danno al Paese. “Il mondo politico vuole diffondere il terrore e strumentalizzare il tema dell’integrazione razziale, ma alimentando questo clima di paura si otterrà un solo risultato: le comunità di stranieri si chiuderanno in se stesse a scapito dell’integrazione”, hanno sottolineato gli esponenti dei tre sindacati.

"L’immigrazione è un fenomeno che dobbiamo imparare a governare, non a rifiutare" aggiunge Manlio Mariotti.

Più di quattro milioni di persone di origine straniera vivono oggi in Italia. L’Umbria, in particolare, con quasi 70mila cittadini immigrati residenti, ha un tasso d’immigrazione dell’8%, di due punti superiore alla media nazionale. La presenza della più grande Università per gli stranieri italiana a Perugia, il ruolo della città di Assisi, simbolo universale di pace e uguaglianza, e la presenza di numerose aziende che ospitano lavoratori stranieri, testimoniano il coinvolgimento attivo della regione in un fenomeno, come quello dell’integrazione, quanto mai attuale e necessario.



Così come recita il Manifesto della campagna “una società che si chiude sempre più in se stessa, che cede alla paura degli stranieri e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica e senza futuro”.

E’ questo il grido di allarme lanciato dalla campagna, promossa insieme ai sindacati da numerose associazioni no profit, laiche e religiose.

Uno sforzo collettivo e concreto che, nei prossimi mesi, vuole dare visibilità ad una realtà che già esiste, creare una rete che colleghi e dia energia all’indignazione e ai sentimenti di solidarietà che faticano ad emergere, coinvolgere il maggior numero di persone possibili, di ogni età, per chiamare tutti all’assunzione delle proprie responsabilità.

A questo scopo, la raccolta di firme per la campagna, già aperta da alcune settimane, proseguirà in Umbria anche nel corso del mese di luglio, per raggiungere il maggior numero possibile di cittadine e cittadini e coinvolgerli nello sforzo collettivo che culminerà nella consegna delle firme raccolte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Commenti all'articolo

  • Di Kocis (---.---.---.116) 9 luglio 2009 12:25
    Contro le nuove leggi razziali
    Lunedì 13 luglio – ore 18.30 –
    Incontro
     - salone Sebastiano Russo presso Cgil, via Crociferi 40 -
    indetto dai promotori dell’iniziativa del 12 maggio
     
     
     
    L’ANPI e la CGIL di Catania, assieme alle associazioni cittadine che hanno attivamente collaborato e partecipato per la realizzazione della grande iniziativa del 12 maggio a Catania – sit-in in Prefettura contro il “pacchetto sicurezza” -, rivolgono un forte Appello a tutte le strutture associative, laiche e religiose, alle forze sociali e politiche, ai cittadini in generale, solidali con gli appartenenti al genere umano, leali difensori dei Diritti Umani e dei Valori Costituzionali, violati dalle nuove norme razziali introdotte con il varo definitivo del “pacchetto sicurezza”, a
    partecipare
     Per la prima volta nella storia repubblicana, dopo i nefandi atti consumatosi contro gli ebrei, con il l’introduzione del reato di clandestinità, vengono considerati rei, da perseguire penalmente e con l’espulsione, non più le singole persone accusate di specifico soggettivo reato, bensì, cumulativamente, gli appartenenti ad una data tipologia sociale ed umana: i “clandestini”.
     Una comunità costituita da tante centinaia di migliaia di persone: uomini, donne, bambini, molte delle quali in attesa da lungo tempo di permesso di soggiorno data l’attività lavorativa in atto o che hanno perso il requisito a seguito di licenziamento, che sono considerati colpevoli perché vogliono sopravvivere, sfuggendo a guerre, alla fame, ai disastri ambientali, alle persecuzioni liberticide.
     Vengono introdotte, inoltre, norme fortemente discriminatorie che, per i migranti considerati irregolari, oltre a prevedere la permanenza, finalizzata all’espulsione, negli appositi centri “galera” fino a sei mesi, negano i fondamentali Diritti Civili, tra l’altro: il riconoscimento dei figli, il ricorso alla sanità e all’istruzione, il diritto di asilo, determinato dalla Costituzione, dalle convenzioni Internazionali e dalle Direttive Europee ( i respingimenti totali operati negli ultimi mesi sono l0 strumento principale).
     
     Proponiamo di costruire insieme a Catania un percorso attivo condiviso, una rete stabile di intervento e contrasto, un urgente iniziativa per esternare pubblicamente dissenso e sdegno, anche in forme innovative….per esempio, tra l’altro, “la catena umana della solidarietà contro il razzismo e le leggi razziali”.
     
    ANPI CGIL  Catania, 7 luglio 09  

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