• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > Gaza | Noi chiunque e l’informazione

Gaza | Noi chiunque e l’informazione

Stavo per chiudere il mio testo da proporre quando ho letto il titolo che alle 10.45 l'Ansa comunica: Attacco su un campo profughi a Gaza, '45 morti a Maghazi. La maggior parte donne e bambini. Un centinaio i feriti'.

Ieri sera tornando da un magnifico concerto gratuito jazz a Palazzo Altieri, eseguito da Gabriele Coen, cognome ebreo sassofono soprano e Francesco Poeti cognome italiano chitarra. Spiegherò poi questa precisazione...ho fatto a tempo a vedere alle 20 e alle 20.30, il Tg1 e il Tg2 fà lo stesso, tutti i disastri accaduti per pioggia e vento e reazioni del territorio in Toscana e non solamente e poi e poi... quanto avviene in Israele, non prima del grande spazio dato alla manifestazione di Milano indetta da Salvini.

Poi ascolto suor Nabila Saleh, delle Suore del Rosario di Gerusalemme ad Acs (Aiuto alla Chiesa che soffre) e preside della scuola, la più grande della Striscia con i suoi 1250 alunni, in larghissima maggioranza musulmani, in una conversazione telefonica da Gaza, nella parrocchia cattolica della Sacra Famiglia dove sono accolti oltre 700 sfollati cristiani. Racconta della drammatica situazione che vive lei e chi è protetto, mentre scorrono le immagini di repertorio della suora che mostra la struttura tutta linda e lei sorridente che mostra la sua sede ordinata e vuota, e le inquadrature nascondono le sue parole,date al Sir, le cerco io oggi: "Questa mattina raid israeliani hanno colpito la nostra scuola delle Suore del Rosario di Gerusalemme nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”. A dare al Sir la notizia è suor Nabila Saleh, Poco fa i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento, purtroppo le comunicazioni sono interrotte in quella zona perché sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare per vedere i danni subiti. La scuola è la più bella e attrezzata della Striscia. Avevamo anche pannelli solari,donati dalla Cei con i fondi 8×1000, che fornivano luce e ci permettevano di fare lezione anche quando non c’era elettricità. Colpire le scuole significa colpire anche il futuro dei giovani di Gaza. Mi chiedo perché distruggere le scuole, cosa vogliono ottenere? A Gaza non è rimasto nulla, la maggioranza della popolazione ha perso l’abitazione, non ci sono più scuole, gli ospedali sono al collasso e non riescono a curare malati e feriti, le strade non esistono più, non c’è più niente... noi cerchiamo di andare avanti. Questa notte è trascorsa interamente sotto le bombe, i bambini sono terrorizzati, gridano e piangono. Abbiamo paura noi che siamo adulti, pensate a cosa stanno vivendo i bambini. Imploriamo le parti in lotta di fermare questo massacro prima che Gaza muoia del tutto”.

Il 24 ottobre aveva dichiarato: "Vogliamo solo pace. Abbiamo avuto sei guerre a Gaza. I bambini conoscono solo la guerra. Restare occupati e aiutare gli altri è il modo migliore per affrontare la devastazione. Nella parrocchia sono arrivati anche cristiani rimasti feriti nel bombardamento del complesso greco-ortodosso. Tra le vittime di questo raid israeliano figurano un’insegnante della scuola di suor Nabila, tutta la sua famiglia e altri bambini che stavano frequentando la catechesi parrocchiale..."

Suor Nabila aveva telefonato anche l'11 ottobre, c'è un video in cui dice: “Gli uomini, le donne e i bambini di Gaza sono persone. Sono umani, non sono cani. I palestinesi sono persone. Dove andrà la gente? Andrà a morire nelle strade? Dov’è la giustizia nel mondo? Voglio credere, voglio gridarlo con tutta la mia voce, dov’è la giustizia? Non c’è acqua, non c’è elettricità, non c’è niente. Dove andiamo?”

Poi i tg fanno vedere degli israeliani che scappano perché è suonato un allarme. Poi un ' ambulanza distrutta a Gaza perch* sapevano che dentro c' erano terroristi di Hamas e armi. Da ultimo apprendo che Erdogan, attuale presidente della Turchia ha dichiarato che interromperà tutti i contatti con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a causa delle azioni di Israele nella Striscia di Gaza: "Netanyahu non è più qualcuno con cui possiamo parlare.Abbiamo rinunciato a lui anche se non intende interrompere le relazioni diplomatiche con Israele. "Interrompere completamente i legami non è possibile, soprattutto nella diplomazia internazionale". Lo stesso signore il 25 novembre del 2016, sempre al comando della Turchia aveva dichiarato «Non esiste l’uguaglianza tra uomini e donne, piuttosto si può parlare di equivalenza». Ma io conobbi circa venti anni fà una giovane donna curda, proveniente dalla Turchia con i suoi 4 figli, qui in paese,che non conosceva una parola in italiano, poi abbiamo iniziato a parlare tra noi per aiutarci e ho appreso quanto si poteva sapere ma omesso, cercando in prima persona nel web, per accertarmi della veridicità dei suoi racconti: "Nel 1983 una legge aveva rafforzato il ruolo del turco come "lingua madre" di tutti i cittadini e proibito l’utilizzo del curdo nei luoghi pubblici, considerato oltraggio alla Costituzione e alla lingua madre. L'uso del curdo è rimasto illegale fino al 1991, poi è stato ammesso solo in ambito privato e tollerato in alcune limitate occasioni pubbliche. Dal 2005, in concomitanza l’avvio delle trattative per l’adesione della Turchia all’Unione europea il governo ha accolto alcune richieste dei curdi introducendo corsi in curdo e in altre lingue minoritarie nelle università nel 2009. Con la riforma del 2012 per la prima volta le scuole in Turchia hanno potuto insegnare la lingua curda come materia facoltativa; nel 2013, nell’ambito del processo di democratizzazione generale, è stata revocata la messa al bando delle tre lettere dell’alfabeto ed è stato autorizzato l’insegnamento del curdo nelle scuole private e l'uso del curdo nelle aule dei tribunali.La situazione è però cambiata dopo l'interruzione del processo di pace tra governo turco e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nel 2015 e la conseguente ripresa delle tensioni sfociate in scontri tra i curdi e l'esercito nelle province del sud-est."

Su Facebook mi sfogo brevemente di questa disinformazione su canali che paghiamo e allora vengo invitata da persone amiche a collegarmi con la Nove dove è in onda Accordi e Disaccordi, quando arrivo ascolto Marco Travaglio e stamattina dello stesso canale, visto credo 4 volte...leggo su Accordi e Disaccordi Can9


Moni Ovadia : "Dire che Israele è una democrazia è una sciocchezza, una democrazia non colonizza in Cisgiordania da 40 anni e a Gaza da 70 anni."

Ma chi ha tutto questo tempo e voglia di informarsi? Sono certa che la maggior parte della popolazione italiana nulla sappia della storia della Palestina, tantomeno della Striscia di Gaza dove è in atto un inferno disumano. Anche se tutti e dovunque hanno in mano il cellulare, io stessa conoscevo quasi niente della politica estera, negli anni in cui lavoravo, avevo da crescere due bambini, e portare avanti la casa...che ne sapevo della violenza dei coloni israeliani, documentata e spaventosa per chiunque li avesse come confinanti, che ne sapevo della storia di quel Paese e tantomeno avrei passato le mie vacanze in Palestina o in Israele...la tv la vedevo ben poco. Attualmente i miei figli vivono a Marsiglia e vado a trovarli anche mensilmente, facendo notevoli sacrifici economici e ringrazio la compagnia aerea Ryanair che per quanto ha aumentato i prezzi, è l'unica che mi consente di andarli a trovare: hanno meno di sei anni in due, la più piccola ha un cognome arabo, il padre ha la pelle nera, non è mai stato in Africa e subito alcuna offesa per il colore della sua pelle e le origini etniche, ha vissuto in America in Inghilterra e in Finlandia, è tornato in Francia, a Marsiglia dove è nato. L'altro nipotino è biondo come l'oro e ha gli occhi azzurri. Ma come ogni donna credo, tantopiù nonna, temo per il loro futuro in questo mondo folle, dove pochi fanno la guerra e perciò trafficano con le armi e mandano al massacro interi popoli. Sono abituata da quando sono nata a stare in mezzo, non solo a ricordi famigliari agli antipodi ma in un paese attraversato da guerre e da occupazioni , dove sembra che tutti abbiano perso la memoria e spesso anche l' Umanità.

Avevo necessità di puntualizzare alcune cose e confesso di avere paura per quanto l' informazione pubblica mascheri e nasconda ingiustizie spaventose.L'Ansa che non stampa quotidiani e seguo sempre mi chiede l'abbonamento per leggere gli articoli e almeno accettare tutto dalla pubblicità, dicasi lo stesso per tutti quotidiani on line.

" La cosa più grande che mai imparerai è amare ed essere amato, solo amare ed essere amato " è Nature Boy nel 1968 avevo 18 anni, lui Eden Ahbez la compose tanto prima e fu registrata per la prima volta nell'agosto del 1947.

 Ieri all'edicola ho acquistato Internazionale, euro 4.50, lo leggo e poi lo porto a mia figlia che ama leggerlo, lo metto in valigia con la speranza...lascio a chi mi legge di pensare quale.

Doriana Goracci

5.11.2023

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità