• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Nella manovra economica una legge pro Fininvest

Nella manovra economica una legge pro Fininvest

Inserita nella manovra economica una modifica al codice di procedura civile che consentirebbe a Fininvest, quindi a Berlusconi, di non pagare i 750 milioni di euro che deve alla Cir di De Benedetti, come da sentenza di primo grado del Tribunale di Milano sul lodo Mondadori.

Pochi giorni prima che la Corte d’Appello di Milano si pronunci sulla vicenda (la sentenza di secondo grado è prevista per sabato 9 luglio), il governo introduce all’ultimo momento una norma che modifica due articoli del codice di procedura civile (il 283 e il 373) con un unico obiettivo: obbligare il giudice d’appello a sospendere l’esecuzione di una sentenza se la condanna supera i 20 milioni di euro (10 se è in primo grado) e se la parte che deve pagare presta “idonea” cauzione. Il magistrato dovrà prendere tale decisione se la parte interessata ne farà richiesta.

Le due modifiche riguardano l’articolo 283, che nella sua formula attuale prevede la possibilità per il giudice civile – in presenza di «gravi e fondati motivi» – di sospendere, in tutto o in parte, l’esecuzione della sentenza di primo grado, con o senza cauzione. Con la manovra, viene previsto un secondo comma dell’articolo, con il quale si stabilisce che la sospensione dell’esecuzione della sentenza di primo grado «è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a dieci milioni di euro» se la parte ricorrente «presenta idonea cauzione».

L’articolo 373 stabilisce invece che «il ricorso per cassazione non sospende l’esecutività della sentenza» di secondo grado, lasciando tuttavia al giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata – «qualora dall’esecuzione possa derivare grave e irreparabile danno» – la facoltà di disporre «che l’esecuzione sia sospesa o che sia prestata congrua cauzione». Con la modifica dell’articolo introdotta con la manovra, viene meno il potere discrezionale del giudice per le condanne di importo superiore a 20 milioni di euro. La sospensione – dice la nuova norma – «è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a 20 milioni» se la parte presta «idonea cauzione».

Per tornare al Lodo Mondadori, dunque, in caso di conferma o di riduzione della condanna di Fininvest ad una cifra comunque superiore a 20 milioni di euro, la Corte d’appello di Milano, sezione civile, su istanza dei legali di Fininvest, sarebbe obbligata a disporre la sospensione dell’esecuzione della sentenza, a condizione che la stessa Fininvest presti un’«idonea cauzione». Naturalmente molto inferiore ai 750 milioni per la quale è stata condannata.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares