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Nasce il Popolo della libertà ovvero l’Italia di cartapesta

Il truman show de’ noantri è iniziato. Seimila delegati di due partiti italiani si fondono per creare il popolo della libertà sotto la guida del suo cesare, il premier italiano Silvio Berlusconi. Già nel nome si respira aria di cartapesta. Non è un partito ma un popolo. Di quale libertà si parli, se non quella di calpestare l’evoluzione italiana, nessuno lo sa. Si parla a vanvera, così perchè è bello dirlo e fa tanta audience ascoltarlo, di valori come felicità, famiglia, bellezza, amore e via dicendo. Ma sono solo involucri vuoti di quello che queste parole significano. Un partito di giovani, belli e bravi, che ricalcheranno le orme del loro vate, tutti uguali a lui.

Dietro, i vecchi filibustieri dell’aggressione selvaggia di quello che resta dell’Italia, degli ex fascisti riciclati a berluscones. Si tenta il colpo d’occhio, il collegamento con il partito popolare europeo, un’impossibile missione salvatrice di un centrodestra che viene dal niente e che ci sta portando al nulla. Un teatrino vuoto che si cerca di far passare per un’epoca nuova di persone nuove e libere. Solo la gestione del potere li tiene insieme, i soldi, la prepotenza e l’ignoranza delle casalinghe li mantiene nel nostro parlamento.

Il truman show però funziona, nessuno dice che il re è nudo, tutto è sotto controllo. Non c’è un bruto ad impedire l’avanzare di un cesare vacuo, millantatore, venditore, corruttore, ma pieno di carisma all’italiana. L’informazione non esiste più, uccisa dai conflitti di interessi imperanti, sigillata con la firma di un nuovo contratto dei giornalisti fasulli che ancora hanno delle garanzie perché asserviti, mentre fuori storme di scribacchini inoccupati e disoccupati guadagnano 3 euro al pezzo.



Un governo di nani e ballerine ci guida. Ci offrono leggi per cementificare il nostro suolo per gratificare i più abbienti, fermo poi ritirarsi indietro al minimo accenno di dichiarata deficienza. Ci obbligano a morire come dice il vaticano, perché i voti e il potere sono il collante di un partito di cartapesta che sarebbe spazzato via dal vento se i numeri degli ignari cittadini non ce lo confermassero in questa democrazia malata.

Accanto a loro la fascista e razzista lega che, in nome della sicurezza e della rozzezza di tempi passati, impone ronde improponibili, emargina altre etnie, ci fa tornare ai tempi dei selvaggi longobardi.

Mentre il resto del mondo progredisce, noi seguiamo un venditore di fumo che sta ipnotizzando l’Italia portandola alla rovina.

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