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NTV: piatto ricco mi ci ficco

La società Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) recentemente creata da Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle ed Intesa San Paolo, con lo scopo di produrre profitto attraverso la gestione del servizio dei treni ad alta velocità, lungo i 1000km dell’infrastruttura per il TAV italiano, costruita attingendo al denaro dei contribuenti, rappresenta sicuramente un ottimo affare.

Lo sa bene la famiglia Benetton che da molti anni costruisce profitti miliardari raccogliendo i pedaggi delle autostrade costruite con il denaro pubblico e lo sa altrettanto bene lo stesso Montezemolo nato in quella FIAT che da sempre è abituata a “socializzare” i costi privatizzando i profitti, così come lo sanno i gruppi stranieri che aspirano a ritagliarsi un posto sotto l’albero della cuccagna.

 

Montezemolo ha annunciato ieri che saranno le Ferrovie francesi (SNCF) il nuovo partner industriale di NTV, attraverso l’acquisizione di una partecipazione del 20% del capitale della società italiana.

Le Ferrovie francesi sarebbero state preferite a quelle tedesche in virtù della loro grande esperienza nell’ambito dell’alta velocità ferroviaria, esperienza che non ha comunque fino ad oggi aiutato Sncf a migliorare il risultato dei propri conti economici pesantemente in perdita.

L’importo dell’operazione ammonterebbe a circa 80 milioni di euro, un investimento tutto sommato modesto se pensiamo che quando fra qualche anno la tratta ad alta velocità Torino – Milano – Roma – Napoli sarà terminata, grazie all’esborso di 90 miliardi di euro di denaro pubblico, l’azienda francese potrà partecipare insieme ai soci italiani al “bengodi” del Tav rosso Ferrari, pronto sfrecciare sui binari senza avere contribuito economicamente alla costruzione di un solo metro dell’intera linea. Le privatizzazioni (anche quando i privati sono aziende di stato estere) rappresentano davvero un miracolo che non finisce mai di stupire.

Commenti all'articolo

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.173) 11 ottobre 2008 10:01
    Paolo Praolini

    E’ triste dirlo ma le gestioni statali possono essere ancora peggiori di quelle private, fino a quando in Italia non saremo capaci di dimostrare il contrario.


  • Di Dana (---.---.---.11) 11 ottobre 2008 11:48

    il Santa Rita, l’ospedale degli orrori, il supermercato dei pezzi di ricambio umano era o no una clinica privata?
    E quanci casi di malasanità ci sono nelle efficientissime cliniche private?
    Il privato segue la logica del profitto non del servizio, da quando anche l’energia elettrica è stata privatizzata ci sono aumentoi costanti delle tariffe, alla faccia della concorrenza...
    Per quello che si fanno pagare i privati sono lontanissimi da offrire prestazioni adeguate...

    La comunità paga l’infrastruttura e il tizio ci mette il trenino, comodo, facile fare "l’imprenditore" così..

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