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 Home page > Tribuna Libera > NO TAV, senza ideologie

NO TAV, senza ideologie

Un chilometro di alta velocità in Italia costa sei volte più che in Francia.

Non lo dico io, lo scrive Repubblica in un lungo articolo di Franco Cordero.

E questo, ancor più della diatriba nimby (not in my back yard, non nel mio cortile) sulla legittimità o meno di attraversare una valle con un treno, a me pare la questione numero uno (o il pericolo pubblico n. 1, se preferite) dell’annosa vicenda TAV (sulla logica nimby invece ho parecchie perplessità).

Forse è vero, un paese come l'Italia non può fare a meno di alta velocità su rotaia per il semplice fatto che siamo stretti e lunghi e se non fai treni ad alta velocità vince l’aereo, più veloce, comodo e perfino concorrenziale ormai in termini di costo. E se vince l’aereo collassano le ferrovie che sulle tratte lunghe e costose ci campano.

Solo che se collassano le ferrovie collassano anche quei tanti e già maltrattatissimi collegamenti locali, regionali e poco più, su cui viaggiano (malissimo, ma viaggiano) tanti pendolari.

La domanda quindi è stata, in brutale sintesi, facciamo fallire la compagnia aerea o facciamo fallire le ferrovie dello stato? La risposta la sapete già e se non ci si fosse messa di mezzo la torbida impennata patriottistica del Cavaliere - che rifiutò l’accordo (su cui sarebbe opportuna un'occhiuta verifica) con Air France in nome di una cordata di baldanzosi cavalierini tutti italiani - la contorta vicenda Alitalia sarebbe stata risolta anni fa a costi umani (e finanziari), molto, ma molto più contenuti.

Fatta fallire la compagnia di bandiera o avendone ridimensionate drasticamente le prospettive e le ambizioni, le Ferrovie italiane navigano ora in acque relativamente tranquille (fatta salva una concorrenzialità sempre ostacolata per tornaconto personale di qualche boiardo e lo stipendio assolutamente fuori da ogni comprensibilità umana e non umana dei suoi massimi dirigenti).

Ma resta il fatto che ogni chilometro di alta velocità costa sei volte che in Francia.

La questione deve essere risolta perché ne va del nostro orgoglio nazionale: non per limitare i danni all'erario, ma perché nessuno può ammettere di essere sei volte più stupido dei francesi, giammai, jamais; scusate l’argomentazione un po’ frivola, ma credo comprensibile.

E quindi delle due l’una: o si fermano questi lavori - ormai chiusa la vexata questio tra aereo e treno, nessuno corre più dietro a nessun altro - oppure si affidano i lavori alle stesse ditte francesi che hanno lavorato oltralpe. E agli stessi costi. E se, per caso, è solo un’ipotesi maligna, a qualche politico nostrano venisse voglia di mettere il becco nella faccenda, potremmo ben sostituire anche lui - per il tempo necessario - con un parigrado francese.

Mi rendo conto che tutto questo può non essere semplice da attuare, quindi comincerei a prendere sul serio la possibilità che la TAV sulla linea Lione-Torino possa essere rimandata a data da destinarsi. E chiederei che il Partito Democratico prendesse una decisione in tal senso essendo ormai organo di governo santificato a furor di popolo (anche se è bene ricordare che il 41% di suffragi non corrisponde al 41% degli italiani, ma a 11 milioni di voti, cioè a un quinto scarso della popolazione complessiva: forse sarebbe meglio che Renzi e le sue Renzettes se lo ricordassero).

Del PD sono note le posizioni a favore della TAV a llivello nazionale e regionale, ma a volte contrarie a livello locale; ora prenda atto che non esiste alcuna urgenza, non c’è alcun accordo sociale, non c'è alcuna convinzione condivisa sulla necessità di velocizzare quella tratta, non c’è alcuna certezza sull’uso dei fondi necessari né sull’entità finale del costo di un’opera su cui esistono, a parte i nimby, pareri parecchio discordanti anche da parte di molti esperti. Inoltre non c'è una lira, comunque la si giri.

Quindi, abbiate pazienza, ma sarebbe opportuno varare un No-Tav non ideologico né per preconcetta opposizione politica. Una moratoria sulle rotaie. Una sospensione per legitima suspicione di inutilità. Un atto di clemenza verso quella valle e verso le nostre beneamate capacità di sopportazione, stremate da scontri fra l'insensata durezza di uno stato, per tanti altri versi assolutamente imbelle, e una selva di sigle di opposizione tutt'altro che sensate, ragionevoli e condivisibili nel loro furore ideologico.

Stremate più che altro dalle notizie quotidiane che ci parlano di bustarelle sempre, ovunque, a qualsiasi livello, per qualsiasi lavoro, per qualsiasi gara d'appalto. Figuriamoci in una megaopera destinata a costare sei volte più della speculare fatta in Gallia.

Quindi fermiamoci su questa faraonica operazione tritaquattrini. Quantomeno per non passare come gente sei volte più scema dei francesi.

Foto: Emanuele/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.42) 21 giugno 2014 12:10

    Caro FDP
    Tu sai che ti leggo sempre con interesse ,un po’ perché spesso mi capita di condividere e un po’ perché apprezzo molto chi se le va a cercare , e devo dire che tu te le cerchi con il lanternino .Non sopporto il conformismo.

    Terminato lo struscio ,passo alle considerazioni .
    Non sono d’accordo sullo stop della TAV . La TAV non è nata ideologica ma è stata resa tale da chi in Italia ha interesse a bloccare tutto a prescindere .
    E’ vero 1Km da noi costa sei volte che in Francia , ma noi abbiamo 6 mafie , una burocrazia 6 volte quella della Francia ,una corruzione 6 volte quella della Francia e i politici peggiori del mondo . Aggiungerei anche i cittadini peggiori del mondo ma qui si imporrebbero dei distinguo ...ecc.
    Questi sono i veri nodi da risolvere e non quello di annullare i lavori . Cosi’ si comporta un paese serio

    Seconda considerazione : La diatriba non è se fregare il comparto ferroviario o quello aereo ,ma quello di fregare il trasporto su gomma che ,oltre ad essere inquinante e pericoloso , è nelle mani delle lobby di trasportatori e incide pesantemente nel costo delle merci trasportate.

    Quindi nessuna clemenza per questa valle , ci sono ben altri siti d’Italia che dovrebbero chiederla . Ciò detto se , come risulta inequivocabilmente e in accordo con le amministrazioni locali (tranne forse un paio ), gli studi di fattibilità e progettualità hanno tenuto in grandissima considerazione l’impatto ambientale proprio in ragione della specificità del sito ,i lavori devono procedere secondo i programmi stabiliti .E se il PD prendesse una posizione diversa , magari per compiacere il M5S ,farebbe un errore gravissimo che annullerebbe , in un sol botto , il mantra del decisionismo di Renzi.
    Vale il principio dell’interesse generale e chi si oppone con atti violenti va spedito dritto in galera . Senza se e senza ma .A cominciare da Perino .
    ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 21 giugno 2014 21:33
      Fabio Della Pergola

      Caro Paolo ti ringrazio per definirmi "uno che se le va a cercare" perché lo ritengo il miglior complimento ricevuto finora !

      Sull’argomento in questione noto che i punti sono tre:

      1-ideologia no tav, cioè logica nimby. 2-costi esorbitanti, cioè il problema mazzette. 3-concorrenza treno-aereo.

      Parto dall’ultima che è facile: sulla tratta ad alta velocità Milan-Napoli si è giocata la partita degli ultimi anni che ha visto sconfitta Alitalia. E la TAV è stata essenziale per la sopravvivenza della rete ferroviaria articolata anche sugli snodi minori. Ma sulla tratta Lione-Torino non mi pare che si pongano problemi di questo tipo. Sulla necessità reale (che non è cosa trascurabile) di fare la TAV sul corridoio 5 rimando a quanto dice Enzo che ne sa più di me.

      Sull’ideologia nimby non ho dubbi di essere molto critico, anche se va visto caso per caso e con molta attenzione alle esigenze locali. La gente non sono "numeri" di cui disporre senza alcuna remora. Ma sono anche dell’idea che lo Stato, per conclamate esigenze di ordine nazionale, non può farsi imbrigliare da una miriade di divieti locali. Resta, come è ovvio, la concertazione, la discussione, il dibattito con cognizione di causa da cui vanno esclusi sia i sì a priori che i no a priori. Cioè le ideologie.

      Sul problema vero, su cui anche tu mi pare convieni, è che il l’Ente Pagatore, che dovrebbe essere anche il Controllore, è esattamente il Problema. Dopo i casi Expo, Aquila e Mose (più tutti i precedenti) si impone un reset di tutto il sistema degli appalti; radicale e risolutivo (per quanto possa esistere una cosa del genere). Quindi uno stop alle operazioni in divenire come, appunto, la TAV di quella tratta; almeno fino a che non si riesca a individuare un modo di affrontare questi megacantieri.

      Il che, oltretutto, avrebbe il non trascurabile risultato di calmare le acque attorno ad un problema su cui si giocano giochi politici poco chiari.

      Ciao, FDP

  • Di (---.---.---.72) 21 giugno 2014 16:44

    D’accordo con FDP, Paolo, mi spiace, tu di trasporti sai "nulla"; parli della TAV corridoio 5 per partito preso: non di trasporto ferroviario si tratta ma di una mega speculazione. Quei 20 miliardi per fare il buco servono a trasportare camion interi su treno da Lione a Torino percorso ovest/est, dove l’Italia è, in particolare, solo un Paese di transito. Tieni presente che doveva essere Lisbona Kiev, ora si sono già sfilati Portogallo-Spagna in parte e, a Trieste, la linea finisce e la Slovenia guarda al collegamento a nord, verso Austria e Germania. 

    La vecchia linea, rinnovata da non molto, è efficiente ma sfruttata assai poco, più che sufficiente. 
    Da nord a sud e viceversa, servirebbero due miliardi per gli interventi urgenti FS, dove l’Italia è il Paese importatore/esportatore diretto (presente Germania Francia Olanda Russia Scandinavia??), ma non ci sono i due miliardi.
    Personalmente, visto che sono un esperto di logistica, preferirei vedere merci dalla Sicilia al nord e viceversa nell’arco di 24/36 ore, con efficiente sistema bimodale strada/rotaia, interventi "politici" sui costi di trasporto ferroviario. 
    Paolo, non farti abbagliare dalla propaganda: l’Italia è un Paese lungo e stretto con al centro gli Appennini: possiamo variare i sistemi di trasporto ma i camion avranno sempre un ruolo preponderante. (lobby dei trasportatori (!), hanno una crisi che te la sogni).
    Un Saluto
    Enzo

  • Di paolo (---.---.---.219) 22 giugno 2014 11:17

    Caro Enzo
    Errore ! Di trasporto su gomma invece mi intendo eccome . Se si blocca l’edilizia ,si blocca tutto e di conseguenza il trasporto su gomma va in sofferenza . Oggi è in tilt . Conosco benissimo trasportatori (di prima fascia di mezza Italia- anche delle tue parti ) alle quali la mia azienda affidava e affida il trasporto dei materiali edili. Hanno dovuto ridurre o dismettere il parco camion . Ma questo , se vogliamo , è la conferma che si è puntato in modo abnorme nel trasporto su gomma sulle lunghe tratte . Il comparto edile drogato degli anni fino al 2007-2008 ha prodotto un surplus di trasportatori.

    Entriamo nel merito TAV . Siccome le versioni sono contrastanti ,io parto dal principio che il controllo democratico sulle grandi opere si fa con il voto . Quando si è votato una maggioranza e quindi un governo , non si può contestare immancabilmente tutte le scelte che fa . .Diventa il caos . Ognuno se la tira come vuole .Un paese cosi’ non ha futuro.
    Il secondo controllo è quello della legalità , e qui spetta agli organi inquirenti e ai magistrati che , a differenza di quanto viene denunciato normalmente in questo paese a illegalità diffusa, sono ampiamente inadempienti ,quando non collusi .
    ciao

  • Di (---.---.---.50) 22 giugno 2014 23:32

    Caro Paolo,

    Sbagli nuovamente: l’edilizia è ovviamente un settore trainante ma per l’Italia si tratta, nelle quantità, di trasporto interno. Paradossalmente, seguendo il tuo ragionamento anti-gomma e lobby, aggiungi un tassello No TAV Lione Torino: hai idea di quanti trasportatori su gomma serviranno per trasportare i materiali di risulta della galleria? tutti iscritti all’Albo Gestori Ambientali perchè questo materiale è certamente " un rifiuto" speciale: dove verrà depositato qualche anno fa non lo sapeva nessuno, le discariche non erano state individuate......ma,
    io commentavo FDP e TAV Lione Torino. Non mi sono nemmeno sognato di scrivere di trasporto passeggeri e concorrenza TAV - Aereo.
    TAV Lione Torino è trasporto merci internazionale, ribadisco che è una mega speculazione, forse una ulteriore truffa.
    Non sono d’accordo quando parli di versione contrastanti: sulla necessità/utilità di TAV tu hai sentito sempre e solo una voce, peraltro parzialmente falsa: ce lo chiede l’Europa, corridoio TEN 5.......ebbene, inizialmente non era nemmeno previsto: sono state Francia ed Italia ad insistere nell’inserirlo, inoltre,
    cosa ne sai tu delle condizioni delle Ferrovie Italiane, Trasporto Merci, Nord Sud Nord? Nulla, come gran parte degli italiani perchè non c’è alcuna informazione su questo:
    prova a mandare al voto una proposta del tipo Gesù-Barabba: preferite una Tav Lione - Trieste da e per mercati che sono assolutamente marginali per l’Italia a 20 miliardi di costi,e non bastano,...... o Ferrovie Nord Sud Nord, mercati da e per il Nord Europa, imprescindibili per noi, sfogo ai nostri porti da Gioia Tauro a Genova a Venezia, a 2 miliardi di costi ?? allora il voto è equo....! Info serve..... caro Paolo.
    E non ti parlo di cosa penso sullo sventrare una valle, per un buco di m....., prova a chiedere a qualche sudtirolese che non sia io.....nemmeno la terza corsia dell’A22 facciamo; facciamo il buco anche noi, sì, se ne parla e progetta da 30 anni: lì si che c’è utilità, ma si fa alla tedesca..............
    Un Saluto,
    Enzo 
  • Di paolo (---.---.---.219) 23 giugno 2014 08:32

    Vdi Enzo ,io sul TAV mi sono documentato ,per quanto potevo ovviamente. .Ho cercato di capire attingendo a tutte le fonti possibili (Da Pro Natura Piemonte ecc.. alle fonti ufficiali) .
    Ho concluso che al fondo sono prevalenti le motivazioni di carattere ideologico e di egoismo territoriale . E’ inutile girarci in tondo . Volendo si può contestare ,con argomenti validi , qualunque opera che incida sul territorio .Ma deve prevalere l’interesse generale.
    L’unico ragionevole dubbio è effettivamente quello sulla priorità dell’opera , atteso che hai perfettamente ragione nel denunciare la situazione generale del trasporto ferroviario .
    Ma se l’opera fa parte di un piano di trasporto sovranazionale (UE) , non può essere messo in contrapposizione con le opere interne .L’uno non deve escludere l’altro.
    Il trasporto merci internazionale è un capitolo delicato che rientra in una visione strategica di medio lungo respiro . Se sarà una mega speculazione o al limite una truffa , come dici tu , lo diranno soltanto i fatti .
    ciao

  • Di (---.---.---.207) 23 giugno 2014 10:23

    Salve,

    m’inserisco velocemente per appoggiare Enzo, cosa che di solito non mi riesce facile. E’ il motivo è semplice semplice: Enzo parla con la cognizione di causa del problema, la logistica italiana che lui asserisce di conoscere bene. Questa TAV (che non significa alta velocità ma alta capacità, cosa ben diversa) serve o non serve? C’è già una linea, sotto-utilizzata; fino a qualche tempo fa aveva un problema tecnico riguardo alla dimensione dei carichi accettabili, ma ora non più; e in ogni caso il traffico ferroviaro continua a calare e la linea esistente continua a essere sotto-utilizzata. Questa TAV Torino-Lione NON SERVE. Tutti gli altri sono discorsi inutili e sbagliati; non serve mettere amministratori francesi per un’opera inutile, e non vedo bene un’Europa che caldeggia un’opera inutile.

    Ha ragione Enzo quando dice che il nostro sistema portuale ha bisogno di sbocchi; ma non solo. Il nostro trasporto ferroviario nord-sud è roba da terzo mondo. Ma non c’è da stupirsi, se i ministri e altri responsabili dei trasporti sono più bravi a raccogliere voti e amicizie che a capirne qualche cosa di logistica.

    Saluti, Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.219) 23 giugno 2014 11:09

    Si appunto , sono considerazione del tutto legittime ,non metto assolutamente in dubbio la competenza di Enzo , probabilmente ha anche ragione , ma esistono altrettante considerazioni uguali e contrarie .
    Quindi deve valere il principio di responsabilità : Chi fa si assume la responsabilità e poi verrà giudicato sia in sede politica che ,eventualmente , giudiziaria .
    Cosi’ funziona nei paesi più avanzati .

    E questo principio dovrebbe anche servire a responsabilizzare l’elettore quando sceglie la classe politica .
    saluti a tutti

  • Di (---.---.---.207) 23 giugno 2014 14:49

    Scusami Paolo,

    potrei riconoscere che, rispetto a quanto dice Enzo, ci possano essere considerazioni uguali e contrarie. Su queste "argomentazioni uguali e contrarie" si potrebbe discutere, se solo non fossero "l’ha detto l’Europa" oppure "l’ha deciso il governo"! Sì, perché io altre argomentazioni valide non ne ho mai sentite, se non generici slogan contraddetti nei fatti.

    Ma è il secondo paragrafo che mi sconcerta: "Deve valere il principio di responsabilità". Tu sai che le cariche istituzionali non hanno responsabilità nell’esercizio delle loro funzioni. Se si facesse la TAV e il giorno dopo si scoprisse che è stato un sommo errore, non ci sarebbe alcun colpevole.
    Ma non possiamo neppure parlare "del giorno dopo": si tratta di 20 miliardi di euro e 20 anni di lavori che non potrebbero essere cancellati con un "scusate, ho sbagliato e mi dimetto". E’ la più grande e costosa opera pubblica dall’Unità d’Italia.

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.219) 23 giugno 2014 15:44

    Gottardo !! ma come le cariche istituzionali non hanno responsabilità ? Le hanno sia politiche che amministrative ( o penali se nel caso ) .
    Forse ti riferisci al Presidente della Repubblica nei suoi atti formali , che però centra nulla .
    Semmai il problema è chi e cosa determina che è stato un errore .
    Secondo te un sindaco della Valsusa che ha sottoscritto l’opera , dovesse emergere che è stato un flop gigantesco , lo rivotano ? Per non parlare poi di eventuali irregolarità amministrative , risvolti penali ecc..
    ciao

  • Di (---.---.---.98) 23 giugno 2014 17:21

    Caro Paolo, così non è bello! Purtroppo in Italia di disastri al territorio ne abbiamo fatti fin troppi, mi riferisco a quanto è successo per la 3° corsia A1 BO-FI, a interi quartieri di paesi e città costruiti in zone di esondazione di fiumi, restringimento di argini senza zone di laminazione, cementificazione di tutto senza previsione/sistemi di deflusso acque; il famigerato controllo democratico proprio non so dove cavolo lo vedi o il principio di responsabilità, ma quando?dove? Ho accennato alla galleria Vipiteno-Innsbruck dicendo che anche noi facciamo "il buco" nella Provincia di Bolzano che di certo ha a cuore sia la parte ecologia/territorio che l’interesse generale e lo dimostra: quella è la linea e l’Autostrada più intasata del mondo: la Provincia in considerazione di ciò ha scelto: la A22 rimane a due corsie, la Soc. A/22 entra nel comparto ferroviario "bimodale", fanno il buco perchè serve farlo, così come serve la linea Genova-Gottardo. Queste sono davvero opere di interesse Europeo e Italiano; ribadisco, la Lione Torino NON ERA inizialmente inserita. Finisco qui, non ti ho convinto a studiare la "parte economica e tecnica" della Lione Torino, pazienza: avere il conforto di Gottardo invece, è una gradita sorpresa.

    Un Saluto
    Enzo
  • Di (---.---.---.3) 23 giugno 2014 17:37

    "un sindaco della Valsusa che ha sottoscritto l’opera ... lo rivotano?"

    ASSOLUTAMENTE SI’! Non è forse vero che è già successo ben di peggio?

    E poi, non sei tu il primo a dire che non dovrebbero essere i sindaci a decidere ma l’Europa, il Governo, il PD?

    Infine, insisto. Non sto parlando di irregolarità; sto parlando della responsabilità - politica, naturalmente - di decidere se quella TAV serve, o se serve il Ponte sullo Stretto o l’Expo o che altro. Per il Ponte abbiamo già visto: prima serviva, poi non serviva più, intanto le penali son state pagate ma nessuno ha sbagliato - ne’ chi l’aveva proposto (18% di voti ancora, mi pare, con tutto quello che ha combinato OLTRE al Ponte) ne’ chi l’ha cassato (41% di voti, mi pare).

    Lo ripeto: ammesso che la TAV si faccia, e supposto che tra vent’anni più un giorno si scopra che abbiamo buttato via venti miliardi, credi che qualcuno pagherà? Credi che un M5S o chi per lui prenderà una manciata di voti in più, o il PD o chi per lui una manciata di voti in meno come punizione per aver sostenuto, vent’anni prima, questo progetto? Suggerimento: rispondi "no" - hai cinquant’anni di storia a supporto di questa risposta.

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.219) 23 giugno 2014 19:33

    E se lo rivotano sono cavoli loro ! Anzi a questi punti hanno fatto bene a fregarli, non meritavano altro.
    Ma che razza di modo di ragionare è ? Il fatto che sono cose successe o che succedono non vuol dire che dobbiamo andare avanti sempre cosi’ .
    L’esempio del sindaco è riconducibile a tutta la catena politica o progettuale che ha deciso l’opera . Chi sbaglia deve pagare e se finora nessuno (o molto pochi ) hanno pagato non significa che dobbiamo continuare cosi’ in eterno.
    Parla con un francese (ho amici) o un tedesco e nessuno ragiona in questo modo , solo da noi viene costantemente rimesso in discussione tutto . Lo abbiamo fatto con il nucleare ,con i termovalorizzatori , con l’autostrada ,con i ponti ,con tutto . Lo so benissimo che siamo un paese di delinquenti , che i controlli non funzionano o sono collusi , che rubano tutti , ma un punto di partenza ci deve essere . Nei paesi " normali " i cittadini scelgono chi li rappresenta e poi si rimettono alle loro decisioni . Chi sbaglia paga . Punto.

    Ma vogliamo diventare cittadini o rimanere sudditi ?
    saluti

  • Di paolo (---.---.---.219) 23 giugno 2014 19:42

    P.S. Gottardo , ci sono gli ambiti di competenza . Il sindaco fa il sindaco ,il governo fa il governo e l’Europa fa il suo .
    Mi risulta che il progetto TAV è stato ampiamente contrattato con le amministrazioni locali ,ha subito varianti in corso d’’opera anche importanti (vedi galleria di Chiomente ) ,ci sono sindaci Valsusa a favore (maggioranza ) e sindaci contrari . Domani si rivela un flop ? A casa i sindaci a favore . Si rivela un’opera utile ,a casa i contrari .Si sceglie con il voto ,altrimenti .....

    Criptico : ( Io sarei per portare a 20 ore settimanali la matematica nelle scuole )
    Saluto Enzo ,Gottardo e FDP che riesce sempre a stuzzicarmi -chiudo

    • Di Il Gufo (---.---.---.115) 23 giugno 2014 23:02

      Questa dei "sindaci a favore" è l’ennesima velina di regime; a proposito di eliminare l’ideologia e la propaganda. In Val di Susa alle ultime elezioni amministrative ha STRAVINTO il Movimento 5 Stelle, unico caso in Italia, fermamente contrario all’opera. Chissà perchè hanno perso TUTTI i sindaci del PD in zona? Era difficile col partito al 40% ma un’idea sulla ragione ce l’avrei...

      Ma anche se fossero tutti favorevoli l’opera serve? Se c’è uno AL MONDO che preveda un aumento di traffico merci su quella linea presentatemelo: sono davvero curioso di sapere come economie in piena stagnazione incrementeranno i loro scambi materiali nei prossimi vent’anni.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 24 giugno 2014 08:10
      Fabio Della Pergola

      Non è del tutto vero: "l Pd ha invece vinto in una zona che storicamente stava a destra e dove la lotta alla Torino-Lione è poco sentita: l’alta Val di Susa con comuni come Bardonecchia e Cesana. Questo risultato non basta a ‘consolare’ Antonio Ferrentino, ex presidente della comunità montana ed ex leader del movimento No Tav passato poi ai Sì Tav" - da http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

      Altro punto in cui non sono molto d’accordo: "sono davvero curioso di sapere come economie in piena stagnazione incrementeranno i loro scambi materiali nei prossimi vent’anni". Uno Stato ha tutti i diritti di progettare ed eseguire opere infrastrutturali anche in ottica ben più ampia di vent’anni (che conoscendo i nostri polli sarebbe fra l’altro il tempo minimo necessario per finire la tratta).

      Resta il fatto che forse la linea esistente potrebbe essere sufficiente e che ora - non in assoluto - io soprassiederei.

      Saluti, FDP

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 23 giugno 2014 19:49
    Fabio Della Pergola

    Un saluto a tutti anche da parte mia.

    Ho seguito i vostri commenti, ma ho evitato di intervenire perché davvero non avrei saputo che cosa dire di più. Resto della mia idea che è, in generale, concorde con quella di Paolo (un governo non può accettare di essere limitato da opinioni locali in casi di interesse generale), ma - nel particolare della Val di Susa - piuttosto scettica. Sia sulla necessità, sia sui costi, sia sulla opportunità di impegnarsi in un’opera di questa fatta in questo momento.

    • Di (---.---.---.206) 24 giugno 2014 09:22

      Sono d’accordo sulla limitazione dei localismi. Ma metto sulla bilancia anche il cattivo funzionamento dell’organo che sarebbe preposto a pianificare (bene) le opere pubbliche di questa portata. Il punto non è se questa TAV debba passare di lì, o 100 metri più in là, o in Liguria. Il punto è che questa TAV è uno spreco assurdo. Male fa Paolo a insistere sui sindaci, quando la materia è di competenza centrale, ed è qui che casca l’asino. Si arrabbiano i valsusini, per primi, perché ai liguri importa poco della TAV in Val di Susa - ma invece dovrebbe importargliene. La responsabilità politica andrebbe addebitata alle strutture centrali, non ai sindaci, ma questo non avviene perché questo problema, fuori dalla Val Susa, è percepito come distante. Fra vent’anni più un giorno potrà essere che tutti i sindaci della valle siano grillini, ma questo non cambierebbe di una virgola la politica centrale.

      Saluti, Gottardo

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 24 giugno 2014 09:55
      Fabio Della Pergola

      Sì, è giusta una corretta informazione ed è giusta un’ampia discussione in merito a opere di vasta portata e gravosa per le popolazioni locali. Ma resta indiscutibile il fatto che lo Stato centrale ha il diritto/dovere di imporre le esigenze generali su quelle locali. Altrimenti non avremmo mai avuto nemmeno l’autostrada del sole e per andare da Roma a Reggio Calabria ci sarebbe voluta una settimana.

  • Di Enrico D’Urso (---.---.---.168) 23 giugno 2014 20:09

    una sola domanda: quanto costa 1km di TAV in pianura ed uno in galleria? come addendum cercare: km di gallerie ferroviarie in italia e km di gallerie ferroviarie in francia. la bologna-firenze è quasi tutta in galleria (sarebbe la più lunga galleria al mondo se non fosse spezzata in 3 tronconi da 300m di non-galleria), quanta della linea parigi-marsiglia è in galleria?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 26 giugno 2014 10:07
      Fabio Della Pergola

      Le domande sono complesse e non ho idea di come rispondere. So solo che la tratta Lione-Torino prevede 57 km. di gallerie, di cui 47 in territorio francese e 12 in quello italiano. Se fosse vero che i costi in Italia sono sei volte maggiori che in Francia i 12 km italiani costerebbero quasi il doppio dei 47 km. francesi. Magari ci sono delle ragioni che non conosco che spiegano questi costi, ma bisognerebbe chiederlo all’autore del pezzo di Repubblica da cui ho tratto la notizia.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 26 giugno 2014 10:02
    Fabio Della Pergola

    Nell’articolo avevo scritto: "oppure si affidano i lavori alle stesse ditte francesi che hanno lavorato oltralpe". La mia era platealmente una battuta.

    Pare invece che le cose si stiano mettendo proprio in questo modo, vedi un po’!

    Repubblica oggi 26 giugno, http://www.repubblica.it/cronaca/20..., scrive: "scavare anche i 12 chilometri di galleria del versante italiano partendo dalla Francia" seguendo quanto già fatto a suo tempo per il raddoppio del Frejus quando la ditta italiana incaricata "ha preferito pagare le società francesi che scavavano sul loro versante in modo che proseguissero il lavoro fino a sbucare in Italia".

    Resta il fatto che ad oggi il governo francese, a differenza di quello italiano "non ha ancora messo a bilancio i 2,2 miliardi di euro necessari a pagare la quota di Parigi nell’opera".

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.204) 23 luglio 2018 15:03
    Fabio Della Pergola
    Ad ulteriore integrazione di questo articolo aggiungo il fatto che il Movimento 5 stelle, da sempre apertamente contrario alla TAV, appena arrivato al governo ha cambiato opinione...https://www.ilmessaggero.it/primopi...

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