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Morti sul lavoro: è già accaduto 471 volte

Quattro operai muoiono intossicati da sostanze chimiche. Questo è il titolo dei giornali. E poi l’aggiunta si tratterebbe di errore umano, per fortuna il procuratore, in prima battuta, ha dichiarato: “Non sono state rispettate le norme di sicurezza”.

Le vittime sono Nicolò Bellato, 28 anni, Paolo Valesella, 53, Marco Berti, 47 e Giuseppe Valdan, 47. Padri, figli che non tornano a casa mentre per la politica il lavoro sembrerebbe essere solo: bonus di 80 euro, facilità di licenziamenti. Se si muore sul lavoro non servono questi accorgimenti: serve una vera politica volta alla prevenzione degli infortuni, della salute nei luoghi di lavoro. Carlo Soricelli scrive sul suo blog sono 471 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno +6,8 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Non si muore solo in una ditta che si occupa di rifiuti speciali. È già accaduto all’Ilva perché si cade da una impalcatura, perché si respirano sostanze tossiche, si muore nei campi per ribaltamento del trattore, si muore in fabbrica perché un muletto ti schiaccia, si muore nelle cisterne per aver respirato esano, si muore in ferrovia, si muore mentre si effettuano lavori di manutenzione delle strade, delle metropolitane, di tutto ciò che ci circonda, si muore nell’edilizia, si muore per strada.

La sicurezza è solo un costo, una percentuale da inserire negli appalti, poi di fatto la si può non rispettare. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si mostra dispiaciuto, come nel 2007 di fronte alla tragedia della ThissenKrupp. Di cosa si devono accontentare gli orfani, le vedove? Di parole? Dobbiamo essere contenti che ci siano almeno quelle? Non basta, il dolore non si placa con il tempo, anzi, ad ogni infortunio mortale torna a farsi vivo, così come torna la rabbia perché passano gli anni e non cambia nulla. Ecco qualche commento di chi ha perso un familiare.

Patrizia Perduno: “Figli che crescono senza il papà? Madri addolorate per il resto della loro vita?... È già accaduto! Silvio Murri. ILVA 2004” Valeria Parrini Toffolutti ha perso il figlio: “Ruggero Toffolutti, 17 marzo 1998 – Magona di Piombino. E troppi, troppi altri”

Daremo l’ennesima medaglia, un mazzo di fiori e tante condoglianze o c’è ancora speranza che qualcosa si possa fare?

 

Foto: instagram/f_barca

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