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Molestie sui minori. Non voleva andare a scuola, ma il gioco del silenzio non ha funzionato

Non voleva andare a scuola... ma il gioco del silenzio non ha funzionato. Un insegnante sessantenne "avrebbe" abusato di una studentessa di soli 11 anni (*). Accusa: violenza sessuale aggravata. Dal carcere è passato subito ai domiciliari.

La ragazzina ha subito questo "trattamento" a scuola nell'ottobre scorso, durante la ricreazione. Malgrado la vergogna e la paura (aveva svelato il suo segreto solo a due amiche, una è una compagna di classe) è riuscita a confidarsi con i genitori che hanno denunciato il caso. E così sono state confermate le rivelazioni fatte loro dagli investigatori, che l'hanno ascoltata con audizione protetta alla presenza di una psicologa.

E' stato scoperto che gli abusi sarebbero avvenuti durante la ricreazione anche con le testimonianze di compagni di scuola, insegnanti e dirigenti scolastici, in quanto gli approcci sarebbero avvenuti nelle ore di scuola in un momento di socialità condivisa anche con gli involontari testimoni dell’abuso. "Una umiliazione al quadrato, insomma, inflitta dall’insegnante alla studentessa che, sebbene non accussasse problemi fisici e psicologici, si è ritrovata ad essere comunque indifesa rispetto l’abuso sessuale agito dal proferssore, nei confronti del quale la ragazza si trovava evidentemente in uno stato di sudditanza psicologica. Un elemento, quest’ultimo, confermato anche dalla polizia al lavoro sul delicato caso". A questo punto la giovanissima studentessa è stata iscritta in un altro istituto scolastico.

Il magistrato Ferdinando Baldini nell' ordinanza di custodia cautelare, scrive: "L'uomo potrebbe commettere di nuovo il reato visto il suo ruolo e visto anche che vi sarebbe un precedente simile". Infatti, il professore sarebbe stato indagato nel 2003 per un episodio analogo, ma il reato finì in prescrizione. Non solo. L'uomo sarebbe stato protagonista di altri episodi simili che però sono stati archiviati perché non vennero raccolte prove sufficienti.

Lui, l'avanzo di uomo, ha pronunciato poche parole per dirsi innocente, poi si è chiuso nel silenzio più assoluto: "Sono innocente, sono stupito dall'accusa che mi viene mossa e non ricordo l'episodio". Gli investigatori della Squadra mobile, durante la perquisizione svolta nell'appartamento dell'uomo hanno sequestrato il computer e lo smartphone. Al momento dell'arresto nella casa c'era la compagna dell'indagato, anche lei insegnante.

https://www.youtube.com/watch?v=g9n8J2M4u7o

Niente di nuovo purtroppo per la cronaca nera, era di questa estate la notizia che un professore di religione e tutore di minori stranieri non accompagnati, Giuseppe Abate 50enne, soprannominato il professore orco, fu arrestato per prostituzioni minorie e atti sessuali con minori: approfittava della fragilità di questi ragazzini, giovanissimi, lontani dalla famiglia e spesso senza più contatti con i genitori, proponendo loro regali o denaro in cambio di sesso. A smascherarlo le testimonianze delle vittime. Fu sorpreso in flagranza di reato grazie al lavoro della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, ma soprattutto grazie alle dichiarazioni fatte alla Squadra Mobile di Roma da un migrante minorenne egiziano, arrivato in Italia alcuni mesi fa, dopo l’ennesimo viaggio del terrore attraverso il Mediterraneo.

Non aggiungo altro a queste atroci notizie lette sull'Ansa, ma vorrei sapere se questa persona o presunta tale, merita di continuare il suo "lavoro" nella scuola.
Doriana Goracci

(*) p.s. alcuni quotidiani riportano che la studentessa ha 11 anni, altri 14. Il risultato non cambia ma per correttezza riporto.

https://www.youtube.com/watch?v=HNTEkNskWFk

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