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Matrix parla di libertà

La fortunata trilogia di Matrix parla, tra l’altro, della libertà dell’individuo. Vediamo come e in che modo. Nel primo film Neo si “risveglia” dalla neuro-simulazione grazie alla collaborazione di Morpheus, Trinity e altri. La neuro-simulazione di Matrix, surrogato del mondo vero, realtà fittizia e ingannevole, rappresenta la metafora della contemporanea manipolazione mediatica presente nella società odierna. Manipolazione mediatica che ti rende schiavo proprio come fa Matrix, schiavo di una simulazione, schiavo impotente, passivo, controllabile… Neo, l’eletto, si libera dalla schiavitù della manipolazione per vivere nel mondo vero, un mondo post-apocalisse dove vige una guerra tra uomini e macchine. In questa guerra le macchine tengono gli uomini collegati a Matrix per sfruttare l’energia da essi generata. Nella nostra società gli individui perdono la loro libertà e diventano ingranaggio del sistema-società.

Nel secondo film il discorso sulla libertà dell’individuo si approfondisce introducendo “la scelta”. Essa viene vista come un’opzione finta e illusoria che concede chi detiene il potere. Anche il secondo film parla, in modo velato, della società contemporanea: nella nostra società dei consumi tutti gli individui possono godere di una finta libertà, ossia la libertà di scegliere cosa consumare e nel farlo cedono ogni loro libertà a favore del sistema-società capitalistico e neoliberista che offre tutta una serie di beni, offre una sovrastruttura ideologica (la società dell’immagine che propone icone pop, divi da adorare, mitologie, supereroi etc.), offre sicurezza sociale…

Nel terzo film la guerra tra uomini e macchine ha fine: Neo collabora con le macchine per sconfiggere l’agente Smith, capace di clonarsi all’infinito in Matrix e capace di creare il caos nella neuro-simulazione. L’agente Smith è sconfitto e Neo torna alla sorgente nella città delle macchine. Gli uomini ottengono di poter vivere in pace e di poter scollegare altri uomini dalla neuro-simulazione. Gli uomini alla fine del terzo film hanno ottenuto la libertà nel loro mondo fittizio creato dalla trilogia di Matrix. Invece nella nostra realtà è fattibile una cosa del genere?

Sembra proprio di no…

Il mondo di oggi, globalizzato, neoliberista e capitalista si contraddistingue per essere un vero e proprio totalitarismo: un totalitarismo che sfrutta la potenza della sovrastruttura ideologica della società dell’immagine, un totalitarismo che sfrutta la manipolazione mediatica, un totalitarismo che non pone alternative ad esso. Forse anche il terzo film di Matrix vuole trasmetterci lo stesso messaggio perché sia Trinity che Neo “muoiono” alla fine del film e il loro amore finisce con loro.

Matrix è una trilogia molto complessa che pone tanti interrogativi di tipo filosofico ed esistenziale. Matrix sembra anche suggerirci, tra l’altro, che una sorta di libertà forse esiste: essa è una condizione mentale, una disposizione naturale, che però allo stesso tempo risulta impotente in relazione al sistema-società contemporaneo. Una libertà da costruire ed edificare nella nostra interiorità, nella nostra spiritualità, una libertà individuale che rende speciale ogni uomo e soprattutto lo rende diverso dalla massa, alla quale, il sistema-società vuole che tutti dobbiamo in un modo o nell’altro appartenere.

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