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Massimo Bordin, ovvero l’arte della rassegna stampa (su Radio Radicale)

Friedrich Hegel diceva che la preghiera dell’uomo moderno è la lettura del giornale al mattino. Un rituale laico, antico, che oggi è stato rimpiazzato dalla lettura sbrigativa del sito di Repubblica o dal controllo dell’homepage di Twitter.

Quella preghiera - che per Hegel era la cifra della modernità - oggi sopravvive solo in alcuni inguaribili romantici, amanti della carta e dell’approfondimento, o in certi appuntamenti che resistono al fascino della tecnologia e della frenesia digitale.

La forma più compiuta di questo rituale laico, rigorosamente mattutino, è senza dubbio la rassegna stampa mattutina di Radio Radicale condotta da Massimo Bordin, ‘Stampa e Regime’. Romano, romanista, ex trotskista, Radicale sui generis ed ex direttore della radio pannelliana, Bordin incarna l’ideale del cultore della notizia. Un culto che diviene arte quando la lettura dei fatti del giorno non è esposizione meccanica e asettica della notizia ma diventa elaborazione, interpretazione e rappresentazione. La voce roca, l’arguzia dialettica, i colpi di tosse, il dono dell’ironia catturano l’attenzione dell’ascoltatore come in una nenia ritmica dove non s’invoca San Tommaso ma i fatti del giorno. Una pièce teatrale dove il primattore espone i fatti con la sigaretta o il sigaro in mano.

La rassegna stampa di Radio Radicale dura quasi un’ora e mezza, un minutaggio pauroso in un’era in cui gli spazi, grazie al web, sono infiniti ma dove il tempo del lettore o dell'ascoltatore resta limitato e prezioso. In cui il successo dell’informazione consiste nell’abilità di concentrare il maggior numero di notizie nel minor tempo possibile tramite la semplificazione, l’omissione e la velocità. Il notiziario come una lettura televisiva del bugiardino medico.

In questa epoca pazza e frenetica la rassegna stampa di Massimo Bordin resta dunque una piccola Eldorado, dove poter ascoltare le notizie e allo stesso tempo assistere a una rappresentazione scenica. Non è contraria alla tecnologia e alla modernità, anzi: si può riascoltare sul web e vedere in streaming, il suo conduttore è piuttosto attivo sia su Facebook che su Twitter. E forse un giorno anche su Instagram. 

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