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Manuale pratico dell’oppositore al regime Monti: consigli, suggerimenti e precetti

Regole di sopravvivenza per l’oppositore al regime bank-o-kratiko. Un gioco di domande e risposte per capire cosa sta succedendo nel nostro Paese.

Monti, tecnici e professori: che tipo di governo sta sedendo a Palazzo Chigi?

Il governo fortemente voluto dal Presidente Napolitano è un esempio di governo tecnico, formalmente legittimo, ma nella pratica è quanto di più lontano possa esserci dal concetto di democrazia rappresentativa. Il governo Monti è stato presentato dai mass media come l’unica speranza che l’Italia aveva per uscire da una crisi ben diversa da quelle cui la storia ci ha abituato. Non una carestia biblica ma il depredare le tasche dei cittadini. Questo compito non poteva essere portato a termine da un governo “politico”, uno di quelli che esce dalla maggioranza che vince le elezioni, per intenderci. Sarebbe stato un vero e proprio suicidio elettorale.

Quindi possiamo dare la colpa dell’aria pesante che si respira nel nostro Paese all’attuale premier?

No, sarebbe ingiusto ed inesatto, Monti in fondo è solo un fantoccio dei poteri finanziari. Sicuramente i vent’anni di malgoverno post “Tangentopoli” hanno avuto il loro peso. La sinistra, dal canto suo, non è mai stata in grado di produrre un’opposizione politica credibile, né di governo con gli esecutivi di Romano Prodi. Ha fatto più volte il gioco della destra, che pure aveva dalla sua parte la maggioranza dei media…

Tasse, tasse, solo tasse: c’è davvero bisogno di tutto questo massacro?

Partiamo da un presupposto irrinunciabile: l’uomo, per vivere, ha bisogno di pane, non di spread, di bund, di btp. L’utilizzo di queste parole serve soltanto a distogliere l’interesse dai veri effettivi problemi. Quando il governo Monti rinuncia ad applicare una patrimoniale, sta fallendo miseramente il compito per cui era stato “assunto” (visto che nessuno lo ha eletto…). Sta ammettendo placidamente di non riuscire a limitare la fuga dei capitali all’estero e pertanto segue il pensiero di Ettore Petrolini: prende ai poveri, che hanno poco e sono tanti. E ricordiamoci che Monti non sarà soggetto al giudizio delle urne, dove probabilmente non prenderebbe nemmeno il voto di suo figlio.

Ma lo stato sociale?

Smantellato, anacronistico. Come il posto fisso, noioso e monotono, soprattutto quando a volerlo sono quei laureati sfigati, che arrivano alla pergamena dopo i 28 anni e pretendono il lavoro vicino casa, per stare con mamma e papà. Questo è il tenore delle dichiarazioni dei membri dell’Esecutivo. Espressioni simili sono utilizzate per rivolgersi a quelli che, ormai è evidente, sono considerati “sudditi”. Simili toni indicano che non hanno la minima idea di quello che innescano con le loro dichiarazioni. Dilettanti, forti esclusivamente dei poteri occulti che li mantengono su una poltrona.

Cosa rispondo a chi mi dice che la rivoluzione e l’avversione al regime non deve trovare spazio solo su Internet?

Ti direi di rispondere facendoti raccontare le azioni sovversive cui ha preso parte, le grandi battaglie combattute e vinte. E ricordandogli che “un quattrin di carta, una penna e un danaro di inchiostro, fanno apparir d’un uomo un mostro”. Con la violenza si risolve ben poco sebbene, continuando di questo passo, è lecito attendersi gesti dimostrativi dettati dalla disperazione.

Che ruolo ha l’informazione in questo contesto?

L’informazione ha un ruolo centrale: deve catalizzare il dissenso, deve dar voce alla protesta. Ricordiamo che il mezzo telematico ha dato ampia prova delle sue capacità nella campagna referendaria contro il nucleare, facendo rodere il fegato a Stracquadanio, un altro turpe personaggio abituato ad offendere quelli che gli permettono di fare la bella vita senza sudarsi il pane.

Come cambierà l’associazione partitica dopo questo allontanamento dei cittadini?

Gli italiani hanno le scatole piene, i partiti sono ormai visti come gruppi d’affari al vertice di un potentato di cui difendere gli interessi. Berlusconi si è fatto i fatti propri per vent’anni, la sinistra moderata si è guardata bene dal fare una opposizione strenue ed aggressiva. I sindacati hanno svenduto i diritti dei lavoratori, sono pronti a calarsi le braghe ai tavoli di trattativa. L’ultimo vero sindacalista italiano è Maurizio Landini (FIOM). La Camusso prova a fare del suo meglio ma temo debba sempre dare spiegazioni a chi “di dovere”.

Perché quando si parla di Grillo si parla di antipolitica, qualunquismo, populismo?

Beh, la denigrazione dell’avversario è la prima mossa per screditare gli oppositori: Grillo fa paura, la disaffezione per i simboli storici, per la logica dell’appartenenza, potrebbe creare un movimento d’opinione non disposto a piegare ancora la testa a chi è foraggiato da un sistema di finanziamento pubblico abolito col referendum e reinserito nell’ordinamento con le solite alchimie della politica.

Ma allora era meglio quando c’era il "nano folle"?

Assolutamente no! E’ solo una riscrittura delle logiche di appartenenza. Nessuno crede che Grillo sia la panacea per i mali del Paese. Come non poteva esserlo Celentano a Sanremo. Se ciascuno stesse al suo posto, la crisi si risolverebbe in un paio di settimane: i cantanti a far canzoni, i comici a far ridere, i rappresentanti di una certa classe politica in galera. Bisogna ripartire con un nuovo corso che non veda schierati i responsabili dello scempio che stiamo sopportando.

La riforma del lavoro è ispirata da ragioni di natura economica: bisogna riattrarre nel nostro Paese gli investitori stranieri.

Ah sì? In primis bisognerebbe evitare che le imprese italiane, anche quelle che hanno ricevuto nel passato sostanziosi aiuti dallo stato (leggi FIAT), emigrino verso altri lidi. La strategia è chiara ed evidente: Marchionne minaccia, lo stato si regola di conseguenza. La riforma del lavoro è stata concepita in un paio di settimane: le cose serie richiedono tempi più lunghi di meditazione.

Perché inserire il pareggio di bilancio nella costituzione?

Carta straccia per carta straccia, tanto vale far le cose per bene: è un metodo per rassicurare l’Europa dei banchieri. Le finanze statali non sono certo i bilanci di una società semplice. Avete letto il nuovo testo? Non è molto sensato: nello stabilire il pareggio di bilancio, tiene conto delle fasi avverse e favorevoli dell’economia. Ditemi un decennio in cui non c’è stata una fase avversa. Quando ci sarà, le camere prenderanno le distanze dal pareggio di bilancio. Creeranno un buco difficile da colmare. E’ una clausola messa lì per essere sicuri che l’Italia sia sempre asservita all’Europa dei banchieri.

Benzina e assicurazioni sono ormai alle stelle, i generi di prima necessità aumentano ogni giorno. Perché? Colpa dell'euro?

Sicuramente anche la moneta unica, quella in cui si doveva per forza entrare, ha le sue colpe. Se l’euro fosse stato indispensabile, pensate che Regno Unito, Svezia, Norvegia, Danimarca non avrebbero aderito? Invece i Paesi più progrediti si resero conto che entrare nell’euro sarebbe servito soltanto a farsi fagocitare da Francia e Germania. Cambiare moneta era la cosa più stupida che si potesse fare. Purtroppo ormai l’effetto domino è inarrestabile: aumentando il prezzo dei carburanti è ovvio che aumentino anche quelli dei generi di prima necessità, di tutto quello che viene trasportato su gomma. I continui aumenti comporteranno una contrazione dei consumi, la contrazione dei consumi comporterà nuovi licenziamenti. Le assicurazioni più care d’Europa scoraggiano l’immatricolazione di nuovi veicoli e l’industria che dovrebbe trainare il nostro Paese, farà nuove vittime: Pomigliano d’Arco farà la stessa fine di Termini Imerese.

Cosa ti sentiresti di dire a chi va via dall’Italia per cercare fortuna?

Direi loro di andare a vivere in un paese mediamente civilizzato, che al giorno d’oggi non c’è motivo di sentirsi fieri di essere italiani.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.16) 26 aprile 2012 19:55

    Sopra e sotto >

    Anche Monti ama ripetere che l’enorme Debito è stato frutto dell’illusione di “poter vivere al di sopra delle nostre possibilità”. Dove sono gli “illusi”?

    Il salario netto medio degli italiani è al 23° posto tra i paesi dell’Ocse ed è più basso del 3% rispetto alla media dell’Eurozona. Ancora peggio stanno 12 milioni di pensionati.
    Per contro sappiamo che il 50% della ricchezza nazionale è in mano al 10% delle famiglie. Come è noto che l’evasione fiscale fagocita oltre 150 miliardi l’anno e che ingenti patrimoni sono “occultati” al fisco.
    E’ la parte minoritaria e “privilegiata” del paese che ha moltiplicato la propria “ricchezza” ed il livello di vita a scapito delle finanze pubbliche.
    A carico quindi di milioni di famiglie di dipendenti e pensionati che, secondo l’Istat, da più di un decennio vedono calare potere d’acquisto e capacità di risparmio.

    Chi vive “al di sopra”?
    Di verità “artefatte” e di enunciati “paludati” trabocca un qualsiasi Dossier Arroganza

  • Di Nicola Spinella (---.---.---.71) 26 aprile 2012 21:23
    Nicola Spinella

    Ciao PV21, grazie dell’intervento.

    Io credo che Monti sappia bene di dover colpevolizzare una parte della popolazione, per farle accettare quel genere di misure assurde che questo governo sta adottando.
    Il problema è che ci si trova dinnanzi ad un governo "arrogante coi più deboli e zerbino coi potenti". Praticamente hanno detto "non riusciamo a fare una patrimoniale, perché i ricchi porterebbero i capitali all’estero. Quindi ammazziamo i pensionati, che tanto son vecchi e ne hanno per poco..."

    Grazie per il tuo link! Lo trovo molto interessante.
    a presto
    N.

  • Di (---.---.---.198) 3 luglio 2012 21:07
    LE AZIENDE CHIUDONO, LA DISOCCUPAZIONE AUMENTA, LE MISURE PER LA RIPRESA VENGONO PUNTUALMENTE IGNORATE, NEL PARLAMENTO EUROPEO I FIGLI DELLE NAZIONI NON SI BATTONO PER RENDERE LA BCE PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA, I POLITICI NON VEDONO, NON SENTONO, NON PARLANO ED INVECE DI DIFENDERCI FANNO SPUDORATAMENTE GLI INTERESSI DELLE STESSE BANCHE CHE HANNO FATTO A PEZZI LA GRECIA. 2 luglio 2012

    Egregio prof. Mario Monti,
    dovrebbe sentirsi offeso per il bailamme adulatorio e scomposto dei soliti ipertrofici “pennidondolo” della carta stampata che La esaltano per una semplice proposta da Lei formulata in Europa che oltretutto ha portato a un nulla di fatto. Perché Lei è perfettamente a conoscenza del baratro verso cui stiamo precipitando per la perversa determinazione di impedire l’ utilizzo degli euro-bond e dei project-bond da parte di noti centri finanziari che temono la ripresa avendo da tempo programmato di distruggere l’ economia europea bloccando il credito alle aziende, creando disoccupazione, gettando le popolazioni nell’ incertezza del domani e nella miseria per poi comperare a prezzi di liquidazione le aziende attive e mettere le mani sui depositi aurei dei vari stati artatamente indebitati con la collaborazione degli assoldati delle varie nazioni, autentici traditori dei loro popoli.

    Alcuni editorialisti, affetti da servilismo sublimato, in quanto la loro testata annovera fra i maggiori azionisti banche ed assicurazioni, si sono spinti al punto di definire l’ euro moneta democratica benché gravata d’ interessi imposti da privati, notoriamente costruita fuori degli stati da gruppi di potere finanziari che nessuno conosce e nessuno ha votato ed attualmente affidata alla gestione di fidelizzati alle strutture della grande finanza, imposti senza alcuna consultazione democratica a gestire questa moneta straniera a debito che ha devastato la vita e l’ economia del popolo greco, erode pesantemente le conquiste sociali della società spagnola ed incombe sulla testa di noi Italiani destinati alla stessa fine se non reagiamo con misure urgenti che ostacolino l’ avvitamento recessivo.

    La invitiamo a dare prova di volere aiutare concretamente la ripresa italiana prendendo urgentemente provvedimenti fattibili ed a costo zero:

     arginare da subito la moria e il fallimento di piccole e medie aziende, che continua senza sosta privando il paese della ricchezza prodotta da questi virtuosi microcosmi, con il ricorso immediato alla liquidità inutilizzata e giacente presso la Cassa Deposito e Prestiti, per pagare quanto dovuto alle aziende creditrici dello stato. L’ immissione di liquidità farebbe riprendere e rilanciare le produzioni, assumere manodopera, attivare la domanda di beni innestando la ripresa;

     riformare a costo zero la funzione delle banche, imponendo loro di collocarsi in ruoli speculativi o in ruoli ordinari finalizzati a finanziare le piccole e medie aziende, tessuto portante del nostro paese. Le banche ordinarie debbono svolgere la funzione sociale di fornire crediti per lo sviluppo alle imprese e finanziare le famiglie;

     interrompere il predominio della Germania e della Francia che non hanno più diritti degli altri paesi europei ed affermare la democrazia convocando le nazioni aderenti a votare per approvare con le maggioranze legali decisioni ed interventi;

     denunciare i veri motivi per cui il presidente Angela Merkel prima ha lasciato affondare le Grecia ritardando i soccorsi finanziari, danneggiandoci direttamente per decine di miliardi ed oggi impone austerità. Non vi sono motivi nobili ma quelli disumani di calpestare la vita dei Greci per favorire spudoratamente gli interessi delle banche tedesche piene di titoli assicurativi che incassano i premi solo se alla Grecia si farà fare una brutta fine. La denuncia di questa aberrazione è avvenuta per bocca del coraggioso prof. Paolo Savona, che con giovanile vitalismo si batte per indicare soluzioni alternative per evitarci di entrare nel tunnel della recessione e del fallimento;

     far valere la Sua esperienza affinché la BCE non stampi moneta per prestarla all’ 1% alle banche che a loro volta la prestano agli Stati al 4 o 6 % ed alle aziende ed alle famiglie al 10-12% , ma diventi banca degli stati europei prestatore di ultima istanza per bloccare la recessione che sarà fatale sia per gli incolpevoli popoli europei che per l’ Italia già esposta alla rapacità di coloro che mirano, tramite questi vessatori ed impuniti giochi finanziari, a ridurci in miseria per acquistare a prezzi fallimentari le nostre aziende di cui Lei pare abbia già approntato un elenco apprezzato dai Tedeschi;

     approvare la legge che preveda la responsabilità diretta e personale dei pubblici amministratori per i danni procurati a chi vuole iniziare un’ attività che produca ricchezza ed occupazione, perseguitati da eccessive richieste certificatorie spesso pretestuose ed offensive perché inutili e demenziali, e per le ingiustificate lungaggini nelle risposte che al coperto dell’ impunità spesso sono frutto di indolenza e protervia. Tali comportamenti scoraggiano soprattutto gli investimenti di imprenditori stranieri che fuggono inorriditi dall’ Italia sapendo che i loro stati invece incoraggiano, agevolano e finanziano le imprese.
    La responsabilità diretta dei pubblici amministratori non è problema secondario ma nodale che solo il governo tecnico può affrontare poiché la classe politica, essendo incapace di formulare regolamenti ed articolati, lascia alla libera fantasia dei Direttori dei vari distretti l’ emanazione di testi applicativi astrusi ed oppressivi. Egregio prof. Mario Monti, oggi il confronto fra continenti rende sempre più necessaria la costruzione dell’ Unione Politica dell’ Europa affinchè si possano far valere i postulati della sua profonda civiltà dei diritti che pone l’ uomo al centro della storia e dell’ evoluzione. Questo postulato urge che sia applicato anche alla moneta, strumento per promuovere il progresso e la pacifica convivenza delle comunità e non arma per miserabili e subdole azioni espropriative contro altri popoli.
    Nel Suo attuale percorso di condurre fuori dalla crisi l’ Italia distrutta da una classe politica incolta, corrotta ed inconcludente, Le auguriamo di immergersi nello spirito dei Padri Costituenti che hanno vergato la nostra Carta fondamentale e rivivere la determinazione di coloro che hanno riscattato il nostro paese dall’ abiezione fascista mettendosi in gioco e sacrificando la propria vita.
    Metta a frutto per il bene comune del Suo paese, alla cui Costituzione è vincolato da un giuramento di fedeltà, la Sua esperienza acquisita presso la Trilaterale, il gruppo Bilderberg e la Goldman Sachs ed imponga scelte congrue per la salvifica ripresa che difenda non solo l’ Italia ma l’ Europa da scorribande predatorie di gruppi di potere finanziario di cui nessuno meglio di Lei conosce i volti e le intenzioni.
    Distinti saluti
    Francesco Miglino
    segretario del partito internettiano

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