• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Istruzione > Manifesto per la difesa della Scuola Pubblica Statale Libera e (...)

Manifesto per la difesa della Scuola Pubblica Statale Libera e Democratica

Dopo Rossana Rossanda, ha appena aderito Citto Maselli, partigiano e regista di film notevoli come Il sospetto e Storia di un operaio con Volontè. Io non riesco ad essere distaccato – con gli anni è sempre più difficile – e mi sono commosso. L’ho inserito tra i primi firmatari e gli ho scritto che per me e per tutti noi è un onore averlo a fianco in questa battaglia. “Il Manifesto”, che ha pubblicato questo testo, ci dà voce. Le adesioni ci daranno forza per una battaglia riguarda tutti, non solo studenti, personale amministrativo e docenti: la scuola lotta sull’ultima spiaggia. Firmate!

———-

Manifesto per la difesa della Scuola Pubblica Statale Libera e Democratica

La legge n. 107 del 9 luglio 2015 ha soppresso la libertà e la democrazia nella scuola pubblica di Stato.
Nell’approvarla nonostante il netto e pressoché unanime dissenso espresso dal mondo della scuola in tutte le sue componenti, il Parlamento ha compiuto il lungo percorso di dismissione della funzione civile dell’istruzione statale avviato con l’autonomia scolastica. L’autonomia organizzativa e gestionale ha cancellato l’unitarietà del sistema e ha posto i singoli istituti scolastici in competizione tra loro, privando l’istruzione della sua natura di diritto/dovere e trasformandola in una merce, soggetta alle leggi della domanda e dell’offerta.

Amputata della propria funzione civile, l’istruzione pubblica è stata ridotta alla mera funzione economica, per il controllo della quale si è istituito il Sistema Nazionale di Valutazione, che determina gli obiettivi didattici e commissaria gli istituti scolastici che ad essi non si conformino.

Con la legge n. 107/2015 il Parlamento è intervenuto su materia di rango costituzionale, qual è la scuola, malgrado la sua composizione risultasse delegittimata oltre l’ordinaria amministrazione dalla sentenza n. 1/2014 della Corte Costituzionale.

La legge n. 107/2015:

 ha sottoposto i docenti precari al ricatto della scelta tra lavoro e diritti;
 soggioga i lavoratori alle scelte arbitrarie del Dirigente scolastico che può di fatto a propria discrezione collocarli in mobilità, demansionarli, sanzionarli con procedura monocratica;


 con l’Alternanza Scuola-Lavoro, ha piegato il diritto allo studio in sfruttamento del lavoro minorile, attribuendo alle scuole l’esercizio di un caporalato istituzionale;
 ha espropriato i docenti della propria autonomia professionale trasferendo all’INVALSI la titolarità dei parametri di giudizio dell’attività di insegnamento.

La legge n. 107/2015 palesa nel suo stesso articolato, che consta di un unico articolo con 212 commi – di cui 11 di deleghe generiche al Governo – la violenza esercitata sulle procedure legislative previste dall’Ordinamento.
La manifesta violazione dei principi costituzionali dell’identificazione del lavoro come valore fondante della Repubblica (Art. 1), dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge (Art. 3), del diritto al lavoro (Art. 4), del diritto alla manifestazione libera del proprio pensiero (Art. 21), della libertà di insegnamento (Art. 33), del vincolo per l’iniziativa economica privata a non potersi svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla libertà e alla dignità umana (art. 41), della perequazione contributiva (Art. 53), del diritto del Parlamento di definire principi, criteri direttivi e validità temporale della delega affidata all’Esecutivo (Art. 76), dell’imparzialità dell’Amministrazione (Art. 97) impone alle cittadine e ai cittadini che si riconoscano nei valori della Repubblica nata dalla Resistenza, di contrapporsi con ogni mezzo lecito all’attuazione della suddetta legge, in virtù di quel principio non scritto, mai rigettato e pienamente vigente, che nei lavori dell’Assemblea Costituente si condensò nella seguente formulazione:

Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino.” (onn. Giuseppe Dossetti e Mario Cevolotto).

Le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori che si riconoscono in questo Manifesto, dichiarano di dare immediato avvio a tutte le pratiche di corretta informazione, resistenza e di disobbedienza civile intese a disarticolare l’impianto della scuola disegnato dalla suddetta legge, nella chiara e convinta consapevolezza di agire nell’interesse della comunità, per la difesa dei principi di uguaglianza, libertà e di giustizia sociale a cui sono stati educati e in cui professano fede, su di un fronte che non consente alcun margine di compromesso e nel quale a ciascuno viene chiesto di scegliere di collocarsi in solidarietà alla lotta, fino alle ultime conseguenze.
Contestualmente, le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori che si riconoscono in questo Manifesto si impegnano, nelle istituzioni scolastiche e nella società civile, ad elaborare e sperimentare esperienze di didattica collaborativa, inclusiva, egualitaria e criticamente formativa per la costituzione della scuola in comunità educante libera e democratica.

Ludovico Chianese, Lucia Fama, Mauro Farina, Ferdinando Goglia, Marcella Raiola, Massimo Montella, Teresa Vicidomini, per il gruppo di lavoro Cobas Scuola Napoli, Coordinamento napoletano per la difesa della Scuola pubblica e Coordinamento Precari Scuola Napoli.

Primi firmatari:
Giuseppe Aragno, storico, Piero Bevilacqua, ordinario Storia Contemporanea Università La Sapienza, Roma; Giuseppe Caliceti, docente e scrittore; Roberto Ciccarelli, giornalista del Manifesto e filosofo; Erri De Luca, scrittore; Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli; Angelo D’Orsi, ordinario di Storia del pensiero politico, Università di Torino; Elio Dovere, ordinario di Istituzioni e Storia del Diritto Romano presso l’Università “Parthenope” di Napoli; Cristiana Fiamingo, Storia delle relazioni internazionali, Università Statale, Milano; Ferdinando Imposimato, Magistrato; Citto Maselli, partigiano e regista; Ugo Olivieri, docente di Letteratura italiana, Università Federico II, Napoli; Valeria Pinto, docente di filosofia teoretica Università Federico II, Napoli; Rossana Rossanda, giornalista e scrittrice; Sara Sappino, storica, Enzo Scandurra, ordinario di Urbanistica Università degli Studi La Sapienza, Roma, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

Per aderire scrivere a [email protected]

Adesioni:

Abati VelioAbbruzzo PaolaAcerbi Luisa, Milano; Acerbis GiuliaAiello Giulia IreneAlbarella Giuliana, Federico II Napoli Lettere Moderne, Anacapri;Amato MarcellaAquaro Giovanna, liceo classico “Socrate”, Bari; Arcangeli Pier Giuseppe, musicologo, ex direttore del Conservatorio di Terni; Arpaia Giampiero, impiegato autoferrotranviere; Balzanelli Patrizia, autrice radio, tv, teatro. Barbieri Daniele, Imola; Benedetti GiorgioBenedetti MircoBenedetti NiccolòBianchi Loredana, assistente amministrativa precaria; Bosso Raffaella, docente Istituto Superiore Statale “Pitagora”, Pozzuoli; Buiano RobertaBuono AntonioCaccese ErmenegildoCalvino PaolaCanavese Mauro, pres. Comitato scuola famiglia, Scuola materna “Vittorio Veneto”, Torino;Cara PaolaCasadei Maria Grazia, pensionata; Cascone Ciro, precario II fascia GI; Casulli Stefano, ricercatore Università di Macerata ed educatore sociale; Ciliberto Cosimo Antonio, Docente, Liceo Classico “Orazio”, Roma;Cobas scuola CuneoCocchi Giovanni, insegnante e papá; Colantuono GaetanoCoppoli Franco, insegnante ITT TERNI; Corsi Anna, collaboratrice scolastica di ruolo; Costa Maria, maestra; Craus Cinzia, architetto, madre single, classe A025 e A028 dal concorso del 99, per tutta la vita; Curatola AdelaideD’Amato Anna Paola, insegnante; D’Agnes Carmen, Docente, I. C. Maiuri, NA; Famà Valeria; Docente, I. C. Maiuri, NA; Dalla Giovanna Massimo, Genova, Ingegnere; De Carlo Sara, docente, Liceo italiano, Istanbul; De Lucia Mariarosaria, Assistente Amministrativa; De Nitto CosimoDe Stasio Pino, Consigliere Municipale Napoli; Dionisi Gabriel Maria, prof. a t. indeterminato al J.von Neumann Sc. sup. di II° grado, Roma; Donadio AristideDonatello ElisabettaEgitto MarcelloFadda DonatellaFalcone AnnaFanti Claudia;Fiorini Lara, mamma e partigiana della Costituzione; Fontanelli Monica, Insegnante Scuola Primaria Carducci, Bologna; Franzina Emilio, Storia contemporanea Università degli Studi di Verona; Gabrieli GiorgioGallo LorellaGardani RomanaGarofalo Maria Antonietta, docente Liceo delle Scienze Umane, Castelvetrano ( Tp); Gavazza Maria Teresa, insegnante e storica; Gentile Gemma, docente in pensione; Giammatteo Luigina;Giannattasio Anna, docente Scuola Superiore; Giuliano Maria, docente precaria secondaria di II grado; Grieco Paola, Docente, I. C. Maiuri, NA; Guaccio MariannaGuarrera Alfio, assistente amministrativo di ruolo; Guastavigna MarcoGuida Antoniohttp://insegnanticalabresi.blogspot.it/Iacovella NinoIannacci G. CamillaItaliano Annunziata, docente in pensione, Messina;Kaiser FerdinandoLo Fiego Maria, docente scuola secondaria I grado e genitore; Lonardi Giorgio, insegnante di filosofia e storia; Malaponte Giuseppe, pensionato; Marotta Carla, docente di matematica, scuola secondaria I grado, Ist. Comprensivo 2 Anagni FR; Melchionda Gerardo, Libera (Basilicata); Mele Antonia F., docente di inglese scuola secondaria di II grado, Francavilla Fontana (Br); Melito Maria Rosaria, docente di ruolo sostegno superiori; Melito MariellaMeloni Vito, responsabile nazionale scuola PRC-SE;Meterangelis AnnamariaMinarda MarioMorelli SilviaMoretto Bruno, Comitato bolognese scuola e Costituzione; Moscato Maria Stefania, Assistente amministrativo precario; Musto Rosaria, assistente amm.va di ruolo; Nardello GiulianaNave AntonelloNegri Fiamma, attrice, genitoreNobili Marcello, docente di ruolo Italiano e Latino, Roma; Padoan ManlioPalladini Isabella, assistente amministrativa, precaria; Palumbo MariaPandolfi Francesca;Paolozza Marcello, pensionato; Pastore Mariaclaudia, Docente, I. C. Maiuri, NA; Pavan Beppe, gruppo Uomini in cammino di Pinerolo e associazione nazionale Maschile Plurale; Pellini DarioPerrone Daniela, Coordinamento ATA precari, Cobas RomaPetrone Maria LauraPianta Lopis Barbara, NapoliScuole – Zona Franca; Pipicelli Ivan, artigiano; Pisani Gianfranca;Piscopo PaoloPivato ClaudiaPizza Antonio, assistente amministrativo, I. C. Maiuri, NA; Pompejano Paola, Istituto tecnico agrario “P. Cuppari”, Messina;Pozzolese Mattia, docente; Ratto PietroReale LucianaRiccio Gianluca;Riccio Immacolata, docente di ruolo; Rispoli Maria GraziaRocchino VincenzoRoncuzzi Cristiano, educatore; Rossi Elvira, psicologa e psicoanalista; Rovito MassimoRuzza CristinaSabin Alfonso, insegnante in pensione; Sarli Maria TeresaSchibeci MariaSchibeci PaoloScotti Aureliana, insegnante a tempo indeterminato; Selvaduray Steave, Dottorato di ricerca in Matematica; Spallotta Umberto, insegnante precario; Stazio Jone AdrianaTedesco Maria Teresa, Assistente amministrativo; Traversa Rosa, psicologa, ricercatrice, artista; Tudisco DanielaTullio Enrica, insegnante precaria; Turci GabrieleUlliana Stefano, insegnante; Urso AntonioValente Adelaide, assistente amministrativo precaria; Verdecchia Carla, IPSEDOC “Crocetti-Cerulli”, Giulianova (Teramo); Vernaleone Maria GiovannaVerrone MarisaViolante Sergio, Milano; Vitali Giancarlo “Ambrogio”, Assemblea genitori docenti scuole di Bologna; comitato Lip Bologna; Vollono Giuseppe;Volpe Vito Nicola, Docente scuola sec. di II grado; Zampini AngelaZanoli Nara.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità